Trattato di litografia e moderne applicazioni - Toni Pecoraro
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completamente.<br />
In un altro bicchiere metterà grammi 1½ <strong>di</strong> cromato o bicromato <strong>di</strong> potassa. Può anche sostituirlo con acido<br />
cromico o bicromato d'ammoniaca.<br />
Quando le due soluzioni sono ben sciolte, si verserà quella cromica nell'altra ed all' istante si formerà un<br />
brillante precipitato <strong>di</strong> giallo <strong>di</strong> cromo. L'acido cromico si combina col piombo e forma del cromato <strong>di</strong> piombo<br />
insolubile nell'acqua che deposita sul fondo del recipiente, mentre l'acido acetico combinandosi colla potassa<br />
od altro sale solubile viene asportato col liquido me<strong>di</strong>ante il filtro.<br />
Il deposito si lascia asciugare perfettamente per avere un bel giallo <strong>di</strong> cromo secco.<br />
Trattandolo mentre è ancora sul filtro con poca acqua <strong>di</strong> calce, <strong>di</strong>venterà giallo chiaro citrino, calcinandolo<br />
leggermente in un crogiuolo <strong>di</strong> terra refrattaria aumenta <strong>di</strong> tono e dà i gialli intensi.<br />
Quando non è bene lavato, e che conserva tracce <strong>di</strong> bicromato, è suscettibile <strong>di</strong> alterazioni alla luce e dà<br />
quei gialli che si cristallizzano come vetro, rifiutando o rilasciando tutti i colori che si sovrappongono.<br />
Tale <strong>di</strong>fetto si ripete con tutt i gialli cromo che contengono materie estranee, <strong>di</strong> conseguenza è bene fare<br />
acquisti presso quelle case che presentano serie garanzie, non badando ai prezzi bassi poiché, per regola<br />
generale, tutti vogliono e devono guadagnare e nulla regalano per amore del prossimo.<br />
Molti gialli possono sostituire il cromo nella stampa, come il giallo <strong>di</strong> Cadmio, il giallo d'Ammonio <strong>di</strong> Napoli, il<br />
giallo <strong>di</strong> Firenze, il giallo Baltimora, ecc., tutti più o meno coprenti e stabili, ma alcuni sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />
stampatura, altri hanno un prezzo almeno doppio, per modo che il più pratico e preferito è sempre il cromo.<br />
Come tutti i colori la serie dei gialli è duplice o meglio triplice. Si <strong>di</strong>vidono in coprienti, cioè quando tendono<br />
ad eliminare i colori sottostanti, <strong>di</strong>struggendo completamente o quasi, la tonalità e si chiamano a corpo.<br />
In semi-opachi, quando coprono <strong>di</strong> una velatura senza mai rinforzarne i toni, e trasparenti, quando sommano<br />
il loro colore con quelli sottostanti, aumentandone sempre la forza, per modo che ne possono alterare i toni<br />
senza <strong>di</strong>struggere gli altri colori.<br />
Fra i gialli trasparenti vanno annoverate tutte le lacche. La loro derivazione è sempre vegetale, generalmente<br />
<strong>di</strong> facile stampa, ma raramente <strong>di</strong> grande stabilità.<br />
Si estraggono per mezzo della pressione i succhi acquosi <strong>di</strong> certi semi, fiori, cortecce, ra<strong>di</strong>ci, lasciati prima<br />
macerare in acqua per parecchi giorni, trattati poi con allume, sali <strong>di</strong> stagno, alcool, calce, creta, ecc. Se ne<br />
separa la parte colorante che filtrata o decantata, vien posta negli essicatoi per l'asciugatura.<br />
Alcuni sono bellissimi, ma quasi tutti vanno soggetti all'azione decolorante dell'aria e della luce.<br />
LACCA GIALLA.<br />
Uno dei più belli e luminosi gialli trasparenti, viene estratto dal Quercitrone (Quercis Tnctoria), dal Moro,<br />
albero delle Antille, dalla Curcuma, dalla ginestra Tinctoria, dal Cartamo, dallo zafferano, dalla gomma gotta,<br />
dalla ra<strong>di</strong>ce del Rubur Tincitoria (Robinia), ecc. Si devono macinare con vernici debolissime per evitare il<br />
facile coagulameto al quale vanno soggetti, precauzione necessaria e talvolta insufficiente per eliminarne la<br />
causa.<br />
L'allume, col quale vengono trattati i succhi acquosi, essendo uno dei più energici astringenti delle materie<br />
organiche, è la causa principale del coagulamento, però aggiungendovi poche gocce <strong>di</strong> olio non essicativo,<br />
oliva o ricino, si può ritardarne gli effetti e facilitare la stampa.<br />
Sotto la denominazione <strong>di</strong> lacche gialle, talvolta si smerciano colori derivati dallo zolfo, dalla naftalina, che<br />
sono pure trasparenti, ma <strong>di</strong> cattiva stampatura, e molto meno stabili delle lacche.<br />
Il volume dei colori trasparenti è per lo meno quintuplo <strong>di</strong> quelli pesanti ed a parità <strong>di</strong> consumo danno un<br />
tiraggio numericamente superiore.<br />
Il loro posto nella progressione della stampa deve essere protratto il più possibile verso la fine per poterne<br />
avere il maggior ren<strong>di</strong>mento colorante, anzi nella tricromia generalmente si stampa per ultimo <strong>di</strong> tutti.<br />
Una prova <strong>di</strong> stabilità dei gialli è alla portata <strong>di</strong> tutti i litografi senza aspettare l'azione solare. Si stampa sopra<br />
un pezzo <strong>di</strong> carta naturale o math un fondo, in<strong>di</strong> lo si mette ad asciugare per 3 o 4 ore.<br />
Si fanno <strong>di</strong>luire in un bicchiere 20 grammi <strong>di</strong> acido ossalico in 100 <strong>di</strong> acqua, immergendovi il pezzo <strong>di</strong> carta<br />
stampata. Il giallo cromo, il cadmio, la terra <strong>di</strong> Siena naturale, la terra gialla non vengono alterate. La lacca<br />
gialla, il giallo in<strong>di</strong>ano si decolorano alla metà dei loro valore. Il giallo picrico, il giallo naftol imbiancano<br />
completamente. Il giallo allo zolfo regge alla prova, ma non è stampabile.<br />
I ROSSI.<br />
I rossi sono pure <strong>di</strong>visi in tre categorie: opachi, semi-opachi e trasparenti. Se ne trovano dei resistenti e non<br />
resistenti in tutte e tre le <strong>di</strong>visioni. Alcuni sono naturali, altri prodotti chimici e derivano da tutti i tre regni della<br />
natura. Quelli a basi metalliche sono lutti resistenti' senza eccezione, ma non hanno luminosità; i derivati da<br />
materie vegetali (lacche) sono più brillanti, ma <strong>di</strong> soli<strong>di</strong>tà assai varia; quelli tratti dal regno animale sono a<br />
prova secolare, ma <strong>di</strong> costo eccessivo e non mai molto brillanti.<br />
I più belli sono prodotti dalle aniline, la cui vivacità pareggia quasi i colori degli esseri viventi, ma la stabilità è<br />
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