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Trattato di litografia e moderne applicazioni - Toni Pecoraro

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Anche l'aceto <strong>di</strong> vino serve benissimo allo scopo.<br />

Le soluzioni troppo forti sono dannose ed anche pericolose per i lavori e bisogna essere previdenti per<br />

evitare tutto ciò che costituisce incertezza per la buona riuscita dell' operazione.<br />

ACIDO FOSFORICO.<br />

È fosforo combinato con cinque equivalenze d'ossigeno, <strong>di</strong>luito in tre volumi d'acqua. La sua formola è:<br />

Ph + O5 + 3 H O2<br />

ed è chiamato tribasico. Ustiona fortemente dove tocca, inoltre venendo prontamente assorbito dai vasi<br />

capillari delle materie organiche, le bruciature tendono ad espandersi.<br />

Nella <strong>litografia</strong> non è usato, mentre la zincografia e l'algrafia lo impiegano come uno degli aci<strong>di</strong> <strong>di</strong> uso<br />

comune.<br />

Il fosforo puro s'infiamma spontaneamente al contatto dell'aria, perciò deve essere conservato entro vasi<br />

chiusi pieni d'acqua. Questa dopo alquanto tempo si trasforma in acido fosforoso ed in certi casi può servire<br />

per togliere macchie dall'alluminio.<br />

ACIDO MURIATICO (lDROCLORICO).<br />

In commercio vien chiamato Spirito <strong>di</strong> Sale. È un idracido dove le equivalenze dell'ossigeno sono sostituite<br />

dall'idrogeno. La sua formola è:<br />

CI + H5 + H O2<br />

È fortemente acido ed arrossa, come tutti gli aci<strong>di</strong>, la tintura <strong>di</strong> tornasole. Nella <strong>litografia</strong> non viene<br />

adoperato, ma ha largo impiego nella zincografia e nell'algrafia.<br />

Mescolato in parti uguali coll'acido nitrico fumante è l'unico <strong>di</strong>ssolvente dell'oro e del platino, formando dei<br />

sali usati nella fotografia e nella doratura della porcellana.<br />

BITUME O ASFALTO.<br />

È un idrocarburo, specie <strong>di</strong> resina minerale, nera lucente, a frattura concoide, fonde a + 110 e brucia con<br />

fiamma fulliginosa.<br />

Diluito nell'acquaragia a calore moderato, dà una vernice essicativa al massimo grado. Allo stato naturale si<br />

scioglie completamente nell'etere, nel cloroformio, nel petrolio ed anche nella benzina.<br />

In strato leggero esposto alIa luce viva ed anche solare <strong>di</strong>venta insolubile nella ragia, nel petrolio e nella<br />

benzina e non si scioglie che nell'etere e nel cloroformio.<br />

Si adopera nella <strong>litografia</strong> per preparare liqui<strong>di</strong> <strong>di</strong> grande aderenza alla pietra col nome <strong>di</strong> litofine. Queste<br />

servono anche per il <strong>di</strong>segno, anzi nell'oleografia si ottengono certe finezze e certe sfumature <strong>di</strong> grande<br />

resistenza che non si potrebbero ottenere con altri mezzi.<br />

Era <strong>di</strong> largo impiego nella fotomeccanica, ma è stato sostituito da materie più rapide e più sensibili ai raggi<br />

chimici della luce.<br />

Si importa dal Caucasò ove esistono vasti giacimenti, dalla Palestina (Asia Minore) e da altri luoghi <strong>di</strong><br />

formazione vulcanica.<br />

Le qualità migliori vengono adoperate nell'arte della stampa, il resto serve ai verniciatori per i lavori in ferro,<br />

specie se <strong>di</strong> mole gran<strong>di</strong>osa e che devono stare esposti all'aria libera.<br />

ACIDO NITRICO OD AZOTICO.<br />

È il più potente <strong>di</strong> tutti gli aci<strong>di</strong>. Combinazione <strong>di</strong> nitrogeno od azoto con cinque equivalenze d'ossigeno<br />

sciolte in quattro volumi d'acqua, la cui formola è:<br />

N + O5 + 4 H O2<br />

Quando è puro contiene sempre almeno un volume d'acqua pari all'acido e si chiama fumante od acqua<br />

forte. Intacca tutti i corpi formando sali e basi, eccettuatone alcuni, come il platino, l'oro, il quarzo, la selce ed<br />

il vetro.<br />

Scaldato leggermente con l'argento, forma i suoi sali, adoperati nella fotografia, nella galvanoplastica ed in<br />

me<strong>di</strong>cina come cauterizzante.<br />

Unito ad un equivalente d'acido cIoridrico (idroclorico) forma la così detta acquaregia che intacca anche l'oro<br />

ed il platino, l'unico acido che intacca questi metalli, se si eccettua il mercurio allo stato naturale, che però<br />

non è un acido, ma un corpo semplice.<br />

Largamente adoperato in gran parte delle industrie chimiche per produrre sali nitrati e nitrosi, è quello che<br />

occupa il primo posto nella <strong>litografia</strong> e nella zincotipia (fotom.) Esposto alla luce si decompone svolgendo i<br />

vapori rossastri e piccanti dell'azoto e gas idrogeno dell'acqua nella quale è sciolto.<br />

Si fabbrica su vasta scala, producendo prima acido solforico colle piriti <strong>di</strong> ferro (solfuro <strong>di</strong> ferro) aggiungendo<br />

poi nitrato <strong>di</strong> potassa naturale (salnitro) che sostituisce lo zolfo eIiminandolo nella reazione (1).<br />

II suo peso è <strong>di</strong> Kg. 1,520 al decimetro cubo (litro) a gra<strong>di</strong> 54 all'areometro <strong>di</strong> Beaumè e <strong>di</strong> Kg. 1,400 a gra<strong>di</strong><br />

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