Trattato di litografia e moderne applicazioni - Toni Pecoraro
Trattato di litografia e moderne applicazioni - Toni Pecoraro
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VIOLETTI.<br />
Tutto ciò che è viola è quanto per regola più instabile, tanto all'azione luminosa come alla verniciatura. Più<br />
sono brillanti e maggiormente sono soggetti a questa legge, mentre più si allontanano dalla nitidezza e più<br />
acquistano in resistenza. Questo si riferisce esclusivamente all'arte litografica.<br />
Per la stampa tipografica e la pittura possono raggiungere la massima stabilità che non è altro che questione<br />
<strong>di</strong> quantità. È naturale che se la <strong>litografia</strong> vuoi raggiungere o meglio risolvere il problema, basta ripetere la<br />
tiratura tante volte quanto ne occorre per creare uno spessore che non venga attraversato completamente<br />
dai raggi luminosi. I più stabili vengono combinati con bleu oriente e lacca garanza, ad<strong>di</strong>zionandovi una<br />
piccola quantità <strong>di</strong> viola d'anilina, ma si stampano però con una certa <strong>di</strong>fficoltà e non sono mai brillanti.<br />
Il più bello dei viola è l'Offmann ed è anche resistentissimo: inoltre ha tal potenza colorante che alla luce<br />
tende a rinforzarsi. Solo è instampabile in <strong>litografia</strong> essendo solubile nell'acqua. Viene adoperato per<br />
rinforzare e dare vivacità ai vari viola aggiungendone più o meno secondo la tonalità che si vuole ottenere.<br />
È un colore superbo, ma che i chimici dovrebbero cercare <strong>di</strong> rendere insolubile senza togliergli quelle qualità<br />
che formano il suo pregio. È il primo colore che si ottenne dai prodotti secondari del gas, toluolo e benzolo e<br />
porta il Dome dell' inventore.<br />
Viene usato largamente nella tintoria e, unendovi gomma arabica e zucchero, per la fabbricazione degli<br />
inchiostri copiativi.<br />
TERRE ED OCRIE.<br />
Questa serie <strong>di</strong> colori non si alterano a nessun reagente chimico eccettuato il calore. Sono <strong>di</strong> essenza<br />
organica perché generalmente derivanti da ligniti o torbe. Non hanno mai colori vivaci e si possono stampare<br />
se la macinazione è perfetta. In caso contrario lasciano un forte deposito sui rulli <strong>di</strong> carica, non danno colore<br />
e rovinano presto <strong>di</strong>segni e trasporti. Uniti con biacca si amalgamano benissimo senza alterazioni, riescono<br />
<strong>di</strong> facile stampatura e danno toni morbi<strong>di</strong>ssimi e simpatici.<br />
Si usano a preferenza nella oleografia per la loro stabilità e per dare una preparazione <strong>di</strong> tinta sottostante ai<br />
colori me<strong>di</strong> e forti. Si devono adattare sulle carte naturali quando trattasi <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> che devono essere ben<br />
stabili e quando ad<strong>di</strong>zionati alla biacca non coprono i colori più importanti che costituiscono la base<br />
principale del lavoro.<br />
Fra questi si annoverano la terra <strong>di</strong> Siena calcinata <strong>di</strong> un bruno dorato splen<strong>di</strong>do inimitabile colle<br />
composizioni <strong>di</strong> tavolozza, quella naturale giallo citrino che abusivamente, per economia, si introduce nelle<br />
lacche gialle o nei gialli trasparenti.<br />
La terra <strong>di</strong> Cassel, la terra d'ombra, la terra gialla più opaca e meno colorita <strong>di</strong> quella <strong>di</strong> Siena naturale.<br />
BRUNI.<br />
Alcuni sono veramente belli. Eccettuato il bruno seppia che si estrae da una borsa membranosa della<br />
seppia, dei calamari e dell'argonauta (molluschi marini) che rappresenta la loro arma <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, gli altri sono<br />
colori fabbricati chimicamente.<br />
Si preferiscono per la stampa dei lavori commerciali, morbi<strong>di</strong> e <strong>di</strong> forte colorazione. Si stampano bene puri e<br />
ad<strong>di</strong>zionati. Si annoverano il bruno Wen<strong>di</strong>k, il bruno d'Acaranda ed altri.<br />
La serie dei colori è tanto lunga che si verrebbe quasi a ripetere sempre le medesime parole. Basti <strong>di</strong>re che<br />
se ne creano continuamente, ed anche se sono i medesimi, portano nomi <strong>di</strong>versi secondo la denominazione<br />
che a loro vien data dalle case fabbricanti.<br />
Certo è che fra le tante fabbriche <strong>di</strong> colori, una delle più serie è la secolare Ditta Lorilleux & c., la quale<br />
<strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> mezzi, <strong>di</strong> potenzialità e <strong>di</strong> perfezionamenti, può senza sacrificio sostenere la concorrenza<br />
mon<strong>di</strong>ale, dando ottimi prodotti, ai quali io stesso, nel mio lungo periodo <strong>di</strong> lavoro, detti sempre la preferenza<br />
constatandone alla prova materiale la loro in<strong>di</strong>scutibile superiorità.<br />
SPECCHIETTO DI ADATTAMENTO DEI COLORI PEI VARI LAVORI.<br />
PER MANIFESTI – CARTELLI MURALI<br />
1 giallo <strong>di</strong> cromo<br />
2 terra naturale <strong>di</strong> Siena<br />
3 terra gialla<br />
4 giallo Baltimora<br />
5 rossi universali nelle <strong>di</strong>verse tinte<br />
6 rosso <strong>di</strong> saturno<br />
7 rosso speciale giallastro da avvisi<br />
42<br />
8 rosso speciale carminato da avvisi<br />
9 bleu <strong>di</strong> Parigi<br />
10 bleu acciaio<br />
11 terra calcinata <strong>di</strong> Siena<br />
12 terra d'ombra<br />
13 terra <strong>di</strong> Cassel<br />
14 bleu orientale speciale per avvisi