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Trattato di litografia e moderne applicazioni - Toni Pecoraro

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“INVICTA”<br />

MACCHINA ITALIANA LITO – CROMO – OLEOGRAFICA PER LA STAMPA SULLA CARTA<br />

Movimento a rotelle su due corsie con doppio ribordo.<br />

Modello Ditta Nebiolo & C. - Si fabbrica in <strong>di</strong>versi formati<br />

SVILUPPO DELLA LITOGRAFIA<br />

La prima <strong>litografia</strong> che venne fondata col vero carattere <strong>di</strong> stabilimento, fu a Monaco da Hardt, in<br />

associazione allo stesso Senefelder, che ne presero privilegio e sfruttarono il nuovo sistema con fortuna.<br />

Senefelder che copriva la carica <strong>di</strong> Direttore tecnico, non avendo avuto quella sod<strong>di</strong>sfazione morale e<br />

materiale che gli competeva per la sua invenzione, abbandonò lo stabilimento ed offrì il brevetto e l'opera<br />

sua ad altri.<br />

Sorsero così in breve tempo molteplici opifici a Vienna, Francoforte, Berlino, Milano, Venezia, Parigi, ecc.<br />

Questi laboratori ora incoraggiati, ora ostacolati, fra le quali cause, una delle più importanti, furono le vicende<br />

politiche <strong>di</strong> quell'epoca tormentata, andavano però gradatamente imponendosi assorbendo tutte le<br />

preferenze della parte intellettuale del pubblico.<br />

Governi e commissioni scientifiche s'interessavano dell'arte nuova e nelle loro comunicazioni e rapporti, fu<br />

constatato la finezza, l'eleganza e ne consigliarono l'incoraggiamento e l'incremento con sovvenzioni statali.<br />

Il 3 Agosto 1816 vennero presentate all'Accademia <strong>di</strong> Belle Arti dell'Istituto <strong>di</strong> Francia da Engelman, alcune<br />

pregiate litografie eseguite a Molhouse.<br />

Avendone riconosciuto i vantaggi che la nuova industria avrebbe portato all'arte Francese, venne subito<br />

inviato il conte Lasterye a Monaco, con lo scopo <strong>di</strong> prenderne conoscenza esatta, per fondare uno<br />

stabilimento a Parigi.<br />

I suoi lavori non furono resi pubblici, ma nel Giugno dello stesso anno Mougin visitava a Rixheim una<br />

<strong>litografia</strong> come una curiosità industriale, ed entusiasmato dei risultati ottenuti, tornava a Parigi e creava un<br />

opificio, il primo, che presto prendeva vaste proporzioni.<br />

Da quell'epoca Parigi impera senza rivali nella nuova industria, favorita dal concorso e dall'opera del grande<br />

pittore Regnault.<br />

Relativamente in ritardo ad ammetterla, ora è prima a vezzeggiarla, coltivarla, estenderla, richiederle i suoi<br />

tesori e valorizzarla nelle sue produzioni.<br />

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