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sulla “profezia dei tre giorni di buio - Amici della Croce - Altervista

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SUI “TRE GIORNI DI BUIO”<br />

rovinati, e perderanno ogni loro vestigio.<br />

456 76 – Fatta la suddetta operazione, puniti gli empi con morte crudele, demoliti questi indegni luoghi, vi<strong>di</strong> ad un<br />

tratto rasserenare il cielo, ed immantinente dall’altezza <strong>di</strong> esso vi<strong>di</strong> scendere <strong>sulla</strong> terra un maestoso trono, dove<br />

vedevo il santo apostolo san Pietro maestosamente vestito degli abiti pontificali, corteggiato da immenso numero <strong>di</strong><br />

angeli, i quali facevano d’intorno corona, e cantando inni <strong>di</strong> gloria in lode del santo, ossequiandolo qual principe <strong>della</strong><br />

terra. In questo tempo vi<strong>di</strong> nuovamente aprire il cielo e scendere con gran pompa e maestà il glorioso san Paolo, che<br />

con autorevole podestà <strong>di</strong> Dio, in un baleno scorreva tutto il mondo, e incatenava tutti quei maligni spiriti infernali,<br />

e li conduceva avanti al santo apostolo, il quale con il suo autorevole comando li tornò a confinare nelle tenebrose<br />

caverne, donde ne erano usciti. Al comando del santo apostolo san Pietro tutti tornarono nel baratro dell’inferno.<br />

Al momento si vide <strong>sulla</strong> terra apparire un bello splendore, che annunziava la riconciliazione <strong>di</strong> Dio con gli uomini;<br />

dai santi angeli fu condotto il piccolo gregge <strong>di</strong> Gesù Cristo avanti al trono del gran principe san Pietro. Questo<br />

gregge era quel suddetto gregge <strong>di</strong> buoni cristiani, che in tempo del <strong>tre</strong>mendo castigo sarà rifugiato sotto i<br />

misteriosi alberi anzidetti, significati quali gloriosi stendar<strong>di</strong> <strong>della</strong> croce, insegna misteriosa <strong>della</strong> nostra santa<br />

religione cattolica. I misteriosi frutti <strong>dei</strong> suddetti alberi sono i meriti infiniti <strong>di</strong> Gesù crocifisso, che per amore del<br />

genere umano volle essere appeso sopra l’albero <strong>della</strong> croce.<br />

Presentato che fu dai santi angeli il piccolo numero <strong>dei</strong> cristiani avanti al trono del gran principe degli apostoli<br />

san Pietro, tutti quei buoni cristiani gli fecero profonda riverenza, e bene<strong>di</strong>cendo Dio fecero i loro più umili<br />

ringraziamenti a Dio ed al santo apostolo, per aver retto e sostenuto la Chiesa <strong>di</strong> Gesù Cristo e il cristianesimo,<br />

acciò non andasse errato nelle false massime del mondo. Il santo scelse il nuovo pontefice, fu rior<strong>di</strong>nata tutta la<br />

Chiesa secondo i veri dettami del santo Evangelo, si ristabilirono gli or<strong>di</strong>ni religiosi, e tutte le case <strong>dei</strong> cristiani<br />

<strong>di</strong>vennero tante case religiose, tanto era il fervore, lo zelo <strong>della</strong> gloria <strong>di</strong> Dio, che tutto era or<strong>di</strong>nato all’amore <strong>di</strong><br />

Dio e del prossimo. In questa maniera si formò in un momento il trionfo, la gloria, l’onore <strong>della</strong> Chiesa cattolica: da<br />

tutti era acclamata, da tutti stimata, da tutti venerata, tutti si <strong>di</strong>edero alla sequela <strong>di</strong> essa, riconoscendo tutti il<br />

vicario <strong>di</strong> Cristo, il sommo pontefice.<br />

463 77 – Racconto come nello scorso mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 1820, il dì 8, giorno <strong>della</strong> Immacolata Concezione <strong>di</strong> Maria<br />

santissima, per mezzo <strong>di</strong> una illustrazione <strong>di</strong>vina, il Signore mi manifestò l’irritato suo sdegno giustissimo contro<br />

tutto il genere umano, facendomi conoscere l’empietà, l’indegnazione, le enormi ingratitu<strong>di</strong>ni che si commettono<br />

dagli uomini contro la sua <strong>di</strong>vina legge ed il suo santo Evangelo, da ogni sorta <strong>di</strong> persone, tanto ecclesiastiche che<br />

secolari.<br />

Si degnò il Signore <strong>di</strong> inoltrarmi fino negli ampi spazi <strong>della</strong> sua <strong>di</strong>vinità, dove mi <strong>di</strong>ede a vedere ed a conoscere le<br />

infinite sue misericor<strong>di</strong>e e l’eterno suo amore. Qual meraviglia e qual rapimento <strong>di</strong> spirito recasse alla povera anima<br />

l’eterna magnificenza del mio eterno Dio, non mi è al certo possibile il poterlo spiegare, men<strong>tre</strong> era tanta la<br />

grandezza <strong>della</strong> cognizione, che restai rapita nel penetrare tanta magnificenza, che il povero mio intelletto non<br />

poteva arrivare a comprenderlo, ne poteva penetrare simile grandezza.<br />

Dopo aver goduto questo gran bene inenarrabile ed incomprensibile, Dio mi fece conoscere quanto sia<br />

<strong>di</strong>sprezzato dagli uomini questo suo grande amore, mi <strong>di</strong>ede a vedere gli oltraggi sacrileghi che si commettono; in<br />

una parola, in un tratto vi<strong>di</strong> tutte le iniquità che inondano la terra e tutte le abominazioni che si commettono dai<br />

libertini e le forti manovre che si fanno dai nemici <strong>della</strong> nostra santa religione cattolica, che cercano tutte le<br />

maniere <strong>di</strong> poterla del tutto <strong>di</strong>struggere.<br />

, mi <strong>di</strong>ceva l’eterno Dio, .<br />

Ed intanto, facendomi <strong>di</strong>mostrazione <strong>della</strong> sua inesorabile giustizia, mi levò la libertà e la volontà <strong>di</strong> pregare per<br />

questa grande causa.<br />

Oh quale afflizione mi recasse e qual timore mi rendesse il vedere lo sdegno <strong>di</strong> Dio non posso con parole<br />

esprimerlo, il vedere l’iniquità degli uomini e la loro ingratitu<strong>di</strong>ne verso il bene sommo <strong>di</strong> un Dio amante. A confronto<br />

così <strong>di</strong>ssonante fui sopraffatta da un deliquio mortale, che mi ridusse ad agonizzare per molte ore; tornata nei<br />

propri sensi, piena <strong>di</strong> spavento e <strong>di</strong> terrore, per aver veduto Dio sdegnato giustamente contro <strong>di</strong> noi, senza poterlo<br />

76 Parte III: Alla maggior gloria <strong>di</strong> Dio, pagg. 492-493<br />

77 Parte III: Alla maggior gloria <strong>di</strong> Dio, pagg. 502-503<br />

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