Ritardi della giustizia civile e ricadute sul sistema economico - Istat.it
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Introduzione<br />
Probabilmente, molte delle cause che approdano in sede giudiziaria,<br />
potrebbero trovare una soluzione più efficiente in forme alternative di<br />
<strong>giustizia</strong> se gli attori fossero informati del fatto che i procedimenti<br />
instaurati possono durare facilmente più di due anni generando costi<br />
che arrivano ad eguagliare il risarcimento stabil<strong>it</strong>o dal giudice.<br />
Una maggiore informazione circa le probabil<strong>it</strong>à d'es<strong>it</strong>o dei procedimenti<br />
instaurati e dei loro costi, in capo a ciascuna delle parti, potrebbe<br />
rappresentare una via efficace per adire forme di conciliazione tra le<br />
parti senza coinvolgere i tribunali.<br />
Strumenti quali la conciliazione e l'arb<strong>it</strong>rato sono ancora scarsamente<br />
utilizzati in Italia, nonostante i benefici d'innegabile interesse che questi<br />
ist<strong>it</strong>uti presentano rispetto alla via giudiziaria: durata certa e molto<br />
ridotta, costi minimi connessi alla tipologia di contenzioso, esecutiv<strong>it</strong>à<br />
<strong>della</strong> decisione. I principali ostacoli all'uso <strong>della</strong> <strong>giustizia</strong> alternativa<br />
sono di due tipi: uno di natura informativa, data l'ancora scarsa conoscenza<br />
di questi strumenti e del loro potenziale, uno di natura culturale,<br />
dovuto all'approccio alla <strong>giustizia</strong> mediamente diffuso nel c<strong>it</strong>tadino<br />
<strong>it</strong>aliano, che vede nel ricorso al <strong>sistema</strong> giudiziario la via per eccellenza<br />
per vedersi riconosciuto in esclusiva un dir<strong>it</strong>to pieno.<br />
Se da una parte le forme di <strong>giustizia</strong> alternativa rappresentano un'innovazione<br />
importante nello scenario giurisdizionale <strong>it</strong>aliano, la stessa cosa<br />
non può dirsi per la riforma del dir<strong>it</strong>to fallimentare.<br />
Le principali cr<strong>it</strong>iche mosse all'attuale <strong>sistema</strong> di crisi d'impresa consistono<br />
nell'inadeguatezza di tali norme nel perseguire obiettivi di tutela dell'occupazione<br />
e di salvataggio d'impresa. La procedura fallimentare s'incentra,<br />
infatti, <strong>sul</strong> processo liquidatorio delle imprese insolventi. Prevale<br />
insomma la caratteristica d'azione di tutela dei cred<strong>it</strong>ori da realizzarsi<br />
attraverso la vend<strong>it</strong>a di tutti i beni d'impresa anziché la conservazione del<br />
patrimonio organizzativo e culturale in grado di far sopravvivere l'impresa<br />
stessa, tutte caratteristiche che derivano fondamentalmente dall'obsolescenza<br />
dell'impianto normativo, risalente al 1942.<br />
L'intera materia è e sarà oggetto di profonde modificazioni che terranno<br />
soprattutto conto <strong>della</strong> legislazione europea in quest'amb<strong>it</strong>o: le procedure<br />
concorsuali saranno unificate e saranno previste due fasi, una<br />
procedura un<strong>it</strong>aria d'insolvenza, a fasi successive e con caratteristiche di<br />
flessibil<strong>it</strong>à, e un'altra cosiddetta anticipatoria <strong>della</strong> prima, in cui, anziché<br />
misurare lo stato di crisi con indici di rilevazione esterna, si lascia facoltà<br />
all'imprend<strong>it</strong>ore di denunciare egli stesso lo stato di crisi al fine di<br />
concordare un piano di risanamento.<br />
Con riferimento al 2003, si evidenzia come la durata media delle procedure<br />
fallimentari si attesta intorno ai sette anni e mezzo, un valore<br />
di circa un anno superiore rispetto alla durata media registrata nel-<br />
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