dipinti e disegni antichi arte del xix secolo, moderna e contemporanea
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96<br />
BLOOMSBURY AUCTIONS<br />
108.<br />
Adolfo Tommasi (1851-1933)<br />
su L L A v i A d i fo r n A c e tA (1880-1883)<br />
firmato ‘Adolfo Tommasi’ (in basso a sinistra)<br />
olio su tela<br />
cm 82 x 150<br />
Sul retro: antico c<strong>arte</strong>llino a stampa di Bottega d’Arte Salvetti di Milano per la ‘Mostra di<br />
opere <strong>del</strong>l’800’, tenuta nel 1940, con scritto autore, titolo <strong>del</strong>l’opera, numero di riferimento<br />
e data <strong>del</strong>l’esposizione; altro c<strong>arte</strong>llino a stampa consunto di antica galleria di Bologna, con<br />
scritto autore, titolo e misure. €110000 – €130000<br />
PROVENIENZA:<br />
Bottega d’Arte Salvetti, Milano.<br />
Adolfo Tommasi, già allievo di Carlo Markò, in rapporti di amicizia con Lega e Signorini,<br />
si afferma nel 1880, tra le polemiche, esponendo alla Promotrice di Torino il dipinto Dopo<br />
la brina, singolare e suggestiva opera, espressione di una poetica campestre antiretorica,<br />
strutturata su di una innovativa lucidità visiva e coloristica che in questi anni costituisce uno<br />
dei principali tentativi di rinnovamento <strong>del</strong>la pittura toscana.<br />
Il dipinto qui proposto, riferibile a questi primissimi anni Ottanta, sembra essere una <strong>del</strong>le<br />
prime interpretazioni sul tema <strong>del</strong> treno nel paesaggio in cui il mezzo meccanico pare<br />
compenetrarsi nella prospettiva naturale <strong>del</strong>la campagna, resa con declinazioni e accenti dal<br />
sapore impressionista.<br />
L’alta qualità <strong>del</strong>l’opera è sancita dalla rigorosa unità stilistica che la contraddistingue,<br />
caratterizzata dalla resa mirabile dei dati naturali <strong>del</strong> paesaggio, dove i particolari minuti, pur<br />
dettagliati, sono interpretati per impressione, a rendere l’aria e la luce, la polvere e i vapori<br />
di una scena vibrante che, seppur traendo origine dalla temperie macchiaiola, si sviluppa<br />
secondo declinazioni e accenti personali che sembrano assorbire le più avanzate ricerche<br />
internazionali.<br />
Si conoscono altri <strong>dipinti</strong> su questo tema, di cui uno, Tempo di burrasca in primavera,<br />
passato sul mercato fiorentino da qualche tempo, reca la data 1880. Certamente questo nostro<br />
fu eseguito prima <strong>del</strong> 1884, anno in cui l’Artista presentò all’Esposizione Nazionale di Torino<br />
Il fischio <strong>del</strong> vapore, ora conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma,<br />
dove alla scena scorciata <strong>del</strong>la strada polverosa e <strong>del</strong>la campagna, di piena resa atmosferica,<br />
si sovrappone la nota descrittiva <strong>del</strong>la guardianella dei tacchini in primo piano.<br />
Andrea Baboni