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(GINA) 2006 - Global Initiative for Asthma

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con le prove di funzionalità respiratoria (PEF o VEMS) 202.<br />

Tali valori funzionali sono più attendibili dei sintomi nella<br />

valutazione del grado di broncostruzione. Tuttavia la gravità<br />

della sintomatologia può essere un indice più sensibile di<br />

insorgenza di una riacutizzazione, poiché il peggioramento<br />

dei sintomi precede normalmente la caduta dei valori del<br />

PEF 203. Solo in una bassa percentuale di pazienti che<br />

hanno una scarsa percezione dei loro sintomi, si ha un<br />

peggioramento funzionale in assenza di modificazione dei<br />

sintomi. Tale condizione si verifica in particolare nei pazienti<br />

con crisi asmatiche a rischio di morte e soprattutto in quelli<br />

di sesso maschile.<br />

Le strategie per trattare le riacutizzazioni, anche se<br />

generalizzabili, devono essere adattate e sviluppate a livello<br />

locale 204,205. Le riacutizzazioni asmatiche gravi sono<br />

potenzialmente un rischio della vita del paziente e il loro<br />

trattamento richiede un controllo medico continuo. I<br />

pazienti con una riacutizzazione asmatica grave<br />

dovrebbero essere esortati a rivolgersi prontamente al loro<br />

medico curante o a recarsi nel più vicino ospedale. In tutte<br />

queste situazioni, deve esserci un monitoraggio obiettivo<br />

(PEF) della risposta al trattamento per assicurarsi che il<br />

paziente non stia peggiorando o che non richieda un<br />

aumento del trattamento farmacologico.<br />

Cardine della terapia delle riacutizzazioni asmatiche,<br />

nell’ordine in cui dovrebbe essere introdotta in relazione<br />

anche alla gravità, è la ripetuta somministrazione di un β 2 -<br />

agonista a rapida insorgenza d’azione per via inalatoria, la<br />

precoce somministrazione di glucocorticosteroidi per via<br />

sistemica e la somministrazione di ossigeno 202. Gli obiettivi<br />

principali del trattamento delle riacutizzazione asmatiche<br />

sono quelli di rimuovere l’ostruzione delle vie aeree e di<br />

correggere l’ipossiemia nel più breve tempo possibile e<br />

prevenire ulteriori riacutizzazioni asmatiche.<br />

I pazienti ad alto rischio di morte per asma richiedono uno<br />

stretto monitoraggio sanitario e dovrebbero essere<br />

incoraggiati a rivolgersi prontamente al pronto soccorso o<br />

all’ospedale in corso di riacutizzazione. Sono considerati<br />

ad elevato rischio di morte:<br />

• i pazienti che hanno avuto un pregresso episodio di<br />

rischio di morte per asma, che abbia richiesto<br />

l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica206 • i pazienti che abbiano avuto ricoveri in ospedale per<br />

asma o visite d’urgenza in pronto soccorso nel corso<br />

dell’ultimo anno<br />

• i pazienti in terapia in corso, o sospesa di recente, con<br />

glucocorticosteroidi per via sistemica per asma<br />

• i pazienti che non sono in terapia regolare con<br />

glucocorticosteroidi per via inalatoria207 • i pazienti che sovra-utilizzano β2-agonisti a rapida<br />

66 GESTIONE DELL’ASMA E PREVENZIONE<br />

insorgenza d’azione per via inalatoria, specialmente quei<br />

pazienti che utilizzano più di una confezione di<br />

salbutamolo (o equivalenti) al mese208 • i pazienti con malattie mentali o problemi psico-sociali,<br />

inclusi quelli che utilizzano sedativi209 • i pazienti che non seguono il trattamento antiasmatico<br />

prescritto.<br />

La risposta al trattamento è in genere graduale, i pazienti<br />

dovrebbero essere strettamente monitorati utilizzando sia<br />

misure cliniche che obiettive. Per questo motivo, il<br />

trattamento delle riacutizzazioni asmatiche dovrebbe<br />

continuare fino a che parametri obiettivi di funzionalità<br />

respiratoria (PEF o VEMS) ritornino ai migliori valori<br />

osservati in quel soggetto (idealmente) o ad un plateau ed<br />

anche in base a questi parametri può essere <strong>for</strong>mulata la<br />

decisione se ricoverare o dimettere il paziente. I pazienti<br />

che possono essere dimessi in genere rispondono al<br />

trattamento entro le prime 2 ore.<br />

VALUTAZIONE DELLA GRAVITÀ<br />

DELLE RIACUTIZZAZIONI ASMATICHE<br />

Il trattamento viene stabilito sulla base della gravità della<br />

riacutizzazione asmatica (figura 4.4-1). Gli indici di gravità,<br />

in particolare il picco di flusso espiratorio (PEF) 187 (nei<br />

pazienti di età superiore ai cinque anni), la frequenza<br />

cardiaca, la frequenza respiratoria e la pulso-ossimetria 210,<br />

devono essere monitorati durante il trattamento<br />

TRATTAMENTO DOMICILIARE DELLE<br />

RIACUTIZZAZIONI ASMATICHE<br />

La maggior parte dei pazienti con riacutizzazioni asmatiche<br />

gravi dovrebbe essere trattato in un ambiente protetto (come<br />

l’ospedale o il pronto soccorso) dove possono essere<br />

monitorati l’ostruzione bronchiale, la saturazione di ossigeno<br />

e la funzione cardiaca, se possibile.<br />

Le riacutizzazioni più lievi, definite da una riduzione del<br />

PEF ≤ 20%, risvegli notturni e un aumentato uso di farmaci<br />

sintomatici possono essere di solito trattate a domicilio. Se il<br />

paziente migliora con un aumento del broncodilatatore<br />

inalatorio fin dalle prime dosi, non è necessario ricoverarlo in<br />

ambiente ospedaliero, ma sotto indicazione medica può<br />

essere decisa l’introduzione di glucocorticosteroidi sistemici.<br />

È necessario quindi rivalutare la compliance del paziente e la<br />

terapia di mantenimento prescritta per quel paziente.

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