Blog (pdf) - Maurizio Ferrarotti
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“Oh, I don’t know that wine” disse crollando la testa. “Aaargh” inorridii dentro di me.<br />
Poi, per qualche motivo, cademmo sull’argomento musica, trovando un terreno comune:<br />
“Per me, il Michigan ha sempre significato tre cose: MC5, Stooges e Motown Records”<br />
chiosai col tono di un conferenziere; ogni tanto mi esce, specialmente quando bevo un<br />
po’: ogni volta che esco la sera, in pratica.<br />
“Wow, pietre miliari! Io sono cresciuto a New York ascoltando punk rock. Ramones, The<br />
Clash, Sex Pistols, Buzzcocks, Wayne County & The Electric Chairs, you know what I<br />
mean.” Mi si presentò come Kaz McCue, artista visuale e curatore di mostre, attualmente<br />
insegnante d’arte e fotografia alla Leenalau School di Glen Arbor.<br />
Il suo lavoro, o meglio la sua installazione più conosciuta é Crazy Clown: Portrait of an<br />
American Asshole, ritratto di uno stronzo americano. Portrait consiste nella faccia di Kaz<br />
distorta in un urlo rabbioso, impressa in formato digitale ripetutamente nell’arco di un<br />
metro e ottanta circa; sulla superficie é stata piantata con criterio una serie di pioli e sono<br />
disponibili degli anelli di gomma nera che i fruitori possono tirare al clown coglionazzo.<br />
A ognuno la sua interpretazione. Kaz McCue ora vive là in Michigan e la Grande Mela<br />
bohémien non sembra mancargli. “New York, I love you, but you’re bringing me down.”<br />
...Oggi, Belén ha deposto in aula a Milano al processo Ruby. Era visibilmente innervosita<br />
dai flash dei fotografi, povera stella.<br />
...Domani, finalmente, perché ci hanno veramente scassato la uallera, l’America sceglierà<br />
il suo 45mo presidente. Sono pressoché sicuro che i vug ci scommettano su; non c’é un<br />
reale interesse strategico da parte loro a far eleggere Obama piuttosto che Mitt Romney,<br />
quanto un mero giro di bollette SNAI (dove I sta per Intergalattico.) Obama o Romney,<br />
Bersani o Berlusconi, Socialismo o Neoliberismo, Manchester City o Manchester United,<br />
loro continuerebbero comunque a fare il bello e il cattivo tempo su questa terra. Alla fine,<br />
sono una lobby. La lobby definitiva.<br />
O anche no. Io, per me, credo alla Teoria della Stratificazione Universale. Se i vug sono<br />
diventati - o sono sempre stati - i custodi maleodoranti di questo pianeta, quis custodiet<br />
ipsos custodet? E così via, livello dopo livello, sempre più in alto, Grappa Bocchino<br />
Sigillo Nero come il cosmo, custodi a sua volta custoditi da custodi a sua volta custoditi<br />
da custodi a sua volta viceversa etc.? ExistenZ, TrascendenZ, vaFFanCULenZ...<br />
In America, fino a una certa serata in pizzeria da Flavio a Siesta Key Village (la miglior<br />
pizza della contea) avevo scientificamente glissato la politica. Come una sera a casa dei<br />
nostri ospiti a Traverse City. Siccome sono barcaioli e proprio per ciò spesso rincasano<br />
tardi, io e QIJane avevamo deciso di preparare loro una cena coi controcazzi: stuzzichini<br />
al formaggio e olive, lasagne al forno, cotolette di pollo impanate e fudge al cioccolato. Il<br />
tutto innaffiato di Barbera Chiarlo scovato da Folgarelli’s Market and Wine Shop, una<br />
delle migliori gastronomie del Midwest se non degli Stati Uniti, al prezzo di 13$, direi<br />
modico per gli standard americani. Stavo giusto apprestandomi a sorbirne il primo sorso<br />
quando Catherine, la padrona di casa, fisico slanciato e tonico plasmato da decenni di sci<br />
d’acqua sui laghi della zona, mi sparò a bruciapelo:<br />
“<strong>Maurizio</strong>, che opinione avete voi europei dell’America?” There she goes. Catherine é<br />
repubblicana fino al midollo e fervente luterana. Il tipo che ringrazia Dio prima di ogni<br />
pasto.<br />
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