Scarica il numero in pdf - Biblioteca digitale - Provincia di Cremona
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Foto 17:<br />
In questa morta fluviale <strong>in</strong><br />
avanzato stato <strong>di</strong> <strong>in</strong>terrimen<br />
to è ben visib<strong>il</strong>e la successio<br />
ne vegetazionale che dal bosco<br />
ripario passa alle bordure<br />
<strong>in</strong>terne (cannetoe tifeto)f<strong>in</strong>o<br />
al lam<strong>in</strong>elo ed al lemncto che<br />
coprono quasi totalmente lo<br />
specchio d'acqua.<br />
rea leconsentono <strong>di</strong>affermarsi rapidamente su suoli soggetti a sommersio<br />
ne stagionale, dando orig<strong>in</strong>e a cenosi forestali abbastanza fitte, perlopiù<br />
monospecifiche espesso coetanee. Siimposta così un bosco <strong>di</strong>altezza gene<br />
ralmente contenuta (da 10-12 mf<strong>in</strong>o a circa 20 m), dom<strong>in</strong>ato da un piano<br />
arboreo enormalmente privo <strong>di</strong> stratificazione se non verso imarg<strong>in</strong>i onel<br />
lechiarie. Prende, <strong>in</strong>vece, importanza all'<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> queste ultime lostrato<br />
erbaceo formato da alte erbe e da specie a portamento scandente, capace <strong>di</strong><br />
coperture assaielevate e quasi sempre prossime al 100%.<br />
Poiché <strong>il</strong> saliceto può <strong>di</strong>rsi la cenosi forestale maggiormente rappresentata<br />
e<strong>di</strong>ffusa sul territorio prov<strong>in</strong>ciale, la sua composizione floristica appare mol<br />
to variegata, tanto che la volontà <strong>di</strong> darne la descrizione si deve ridurre ad<br />
un'<strong>il</strong>lustrazione <strong>di</strong>me<strong>di</strong>a, segnalando a parte le maggiori variazioni osser<br />
vab<strong>il</strong>i sul territorio.<br />
Lo strato arbustivo appare sempre molto contenuto e costituito <strong>il</strong> piùdelle<br />
volte da soggetti sparsi <strong>di</strong> sambuco nero (Sambucus nigra), sangu<strong>in</strong>ello<br />
(Comus sangu<strong>in</strong>ea), amorfa (Amorpha fruticosa) e, talvolta, <strong>di</strong>pallon d<strong>in</strong>eve<br />
(Viburnum opulus), mentre l'es<strong>il</strong>e rovo bluastro (Rubus caesius) può forma<br />
re coperture <strong>di</strong> una certa consistenza.<br />
Le specie rampicanti sono generalmente ridotte al luppolo (Humulus lupulus),<br />
alla brionia (Bryonia <strong>di</strong>oica) ed alla dulcamara (Solanum dulcamara)<br />
che, però, possono talvolta assumere una r<strong>il</strong>evanza tutt'altro che trascura<br />
b<strong>il</strong>e. I saliceti crescenti lungo l'asta fluviale padana ospitano, <strong>in</strong>vece, altre<br />
tre specie rampicanti <strong>di</strong>orig<strong>in</strong>e esotica che hanno ormai preso <strong>il</strong> sopravvento<br />
suquelle nostrane: <strong>il</strong>luppolo giapponese (Humulus scandens), <strong>il</strong>glic<strong>in</strong>e tube<br />
roso (Apios americana) e lo zucch<strong>in</strong>o americano (Sicyos angulatus).<br />
Quest'ultimo, <strong>in</strong>particolar modo, <strong>di</strong>viene dom<strong>in</strong>ante suogni altraspecie con<br />
<strong>di</strong>zionando <strong>in</strong>modo pesantissimo la strutturadella cenosi arborea. Potendo,<br />
<strong>in</strong>fatti, arrampicarsi per alcuni metri, ricopre con lesue fronde gli alberi più<br />
giovani che, spesso, si schiantano sotto l'eccessivo peso. Nelle radureassu<br />
me, al contrario, unportamento reptante costituendo masse vegetali molto<br />
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