Scarica il numero in pdf - Biblioteca digitale - Provincia di Cremona
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quenti, talvolta accompagnata dall'a<strong>il</strong>anto, un'altra esotica dal carattere<br />
<strong>in</strong>vadente che, al pari della rob<strong>in</strong>ia, tendea sostituirsi ai consorzi arborei<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>geni quando questi vengono assoggettati a tagli drastici o troppo fre<br />
quenti. Ciò non esclude cheancora varitratti dei ripi<strong>di</strong> versanti che con<br />
trad<strong>di</strong>st<strong>in</strong>guono le scarpate morfologiche rimangano popolati daboschetti<br />
<strong>di</strong>querce, aceri, olmi, pioppi, ornielli, c<strong>il</strong>iegi, carp<strong>in</strong>i, con unricco corteggio<br />
arbustivo che, non <strong>di</strong> rado, rimane anche l'unico elemento residuo <strong>di</strong> arbo<br />
reti ormai atterrati. Quest'ultimo comunquevaconsiderato attentamente per<br />
<strong>il</strong> ruolo preparatorio, che soUtamente assolve, alritomodelbosco. Vi siritro<br />
vano, <strong>in</strong>fatti, quasi tuttele specie che caratterizzano <strong>il</strong> mantello forestale,<br />
sebbene le medesime con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>in</strong> cui si collocano facciano talo<br />
raaumentare <strong>il</strong> cont<strong>in</strong>gente delle specie pioniere, come <strong>il</strong> prugnolo (Prunus<br />
sp<strong>in</strong>osa), larosa selvatica (Rosa can<strong>in</strong>a) o<strong>il</strong> rovo (Rubus ulmifolius).<br />
7.12 Le arboree esotiche<br />
Quando <strong>il</strong>bosco secondario, formato daspecie esotiche, siè sovrapposto da<br />
molto tempo all'orig<strong>in</strong>aria copertura arborea, ovvero, come piùspesso acca<br />
de, sièimpostato susuperiici dest<strong>in</strong>ate adaltro genere <strong>di</strong>coltura ed<strong>in</strong>segui<br />
to abbandonate, o su superfici degradate, allora <strong>il</strong> quadro floristico chelo<br />
caratterizza risulta generalmente povero, perquanto piuttostovariab<strong>il</strong>e.<br />
L'esempiopiù comune<strong>di</strong> tale copertura è rappresentato dal rob<strong>in</strong>eto, ma<br />
non mancanocasi<strong>in</strong> cu<strong>il</strong>'elemento costitutivo delbosco è l'aUanto(AUanthus<br />
altissima) che, tuttavia, accompagna più frequentemente la rob<strong>in</strong>ia o altre<br />
essenze<strong>in</strong><strong>di</strong>gene, formando conessela struttura boschiva.<br />
La rob<strong>in</strong>ia Larob<strong>in</strong>ia (Rob<strong>in</strong>ia pseudacacia) è specie nordamericana <strong>in</strong>trodotta nelle<br />
nostreregioni nel XVII secolo: momentoa partiredal qualeha <strong>in</strong>iziato a<br />
<strong>di</strong>ffondersi <strong>in</strong> modo straord<strong>in</strong>ariamente rapido e massiccio, grazie al suo<br />
comportamento <strong>in</strong>vadente, al suocarattere ubiquitario ed allasuacapacità<br />
pollonante chene determ<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> brevetempo,l'espansione a macchiad'olio,<br />
favorendo laformazione <strong>di</strong>boschetti puri. Tale requisito neha anche decre<br />
tatolafortuna come specie forestale adatta alla produzione <strong>di</strong> ottimolegna<br />
me, ottenutotramiteun governo a ceduoconturno piuttosto breve. Non va<br />
nemmeno sottovalutato, come fattore <strong>di</strong> veloce propagazione, l'apprezza<br />
mento riscosso dalla rob<strong>in</strong>ia, presso gli apicoltori, <strong>in</strong> qualità <strong>di</strong> pianta mellifera<br />
pred<strong>il</strong>etta. Non meraviglia, pertanto, cheoggi questo albero compon<br />
ga da solo la massima parte delle formazioni arboree marg<strong>in</strong>ali della pro<br />
v<strong>in</strong>cia, come lesiepi, i f<strong>il</strong>ari, le fasce boschive <strong>di</strong> contorno ai canali irriguie<br />
<strong>di</strong>colo. Inoltre, <strong>in</strong>molticasi, esso hasostituito, conboschetti <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e secon<br />
daria, precedenti fitocenosi <strong>di</strong>impronta più decisamente autoctona.<br />
Lafrequente ceduazione conferisce alrob<strong>in</strong>eto unastruttura boschiva pura,<br />
<strong>di</strong> statura contenuta e con copertura molto fitta, all'<strong>in</strong>terno della quale si<br />
<strong>in</strong>se<strong>di</strong>ano scarsissime specie arbustive che, talvolta, si riducono al solosam<br />
buconero(Sambucus nigra), nonché erbacee, nellastragrande maggioranza<br />
dei casi assai banali, come Poa trivialis, Parietaria offic<strong>in</strong>alis, Agropyron<br />
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