Scarica il numero in pdf - Biblioteca digitale - Provincia di Cremona
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Al <strong>di</strong>sotto <strong>di</strong>questo piano siproduce uno stratoerbaceo formato perlopiù<br />
daspecie banali, sebbene non manch<strong>in</strong>o esempi <strong>di</strong>migliore qualità floristi<br />
ca. Così se <strong>di</strong> solito, tra le erbacee, si r<strong>in</strong>vengono Urtica <strong>di</strong>oica, Parietaria<br />
offic<strong>in</strong>alis, S<strong>il</strong>ene alba, Aristobchia clematitis, Glechoma hederacea, Viola<br />
reichenbachiana e Viola odorata, Veronica persica, Solanum dulcamara,<br />
Lamium maculatum, Ajuga reptans, Cruciata laevipes, Oxalisfontana, oltre<br />
a <strong>di</strong>verse gram<strong>in</strong>acee, esistono anche situazioni meglio strutturate che accol<br />
gono parte del corredo floristico deU'ambiente piùschiettamente boschivo.<br />
Compaiono aUora Ranunculus ficaria, Pulmonaria offic<strong>in</strong>alis, Leucojum vernum,<br />
Galanthus nivalis, Veronica chamaedris, Physalis alkekengi, Lamium<br />
orvala, Lamiastrum galeobdolon, V<strong>in</strong>ca m<strong>in</strong>or, Viola hirta e Viola can<strong>in</strong>a,<br />
Fragaria viri<strong>di</strong>s, Alliaria petiolata, lequali, a tratti, danno la misura delle<br />
potenzialità ecologiche e del valore naturalistico, noncompletamente spen<br />
ti, <strong>di</strong> alcuni f<strong>il</strong>ari osiepi arboree, nonostante siano anch'esse mescolate alle<br />
più banali.<br />
Nelcasodescritto nonè <strong>in</strong>frequente trovarela componente arborea costi<br />
tuita da pianted'altofusto che possono, talora,raggiungere anchestature<br />
significative equalche decennio <strong>di</strong>età.Ilpanorama complessivo dellealbe<br />
rature che<strong>in</strong>terrompono glispazi agraridella campagna cremonese si rifa,<br />
tuttavia, generalmente a modelU composti soprattutto dal ceduo.<br />
Lesiepi <strong>in</strong>tercalari ai coltivi sono formate, allora, da ceppaie <strong>di</strong>specie arbo<br />
ree adatte a sopportare questo tipo <strong>di</strong> governo cheprevede<strong>il</strong> taglioparzia<br />
leototaledeipolloni ricacciati dalpiede dell'albero, secondo turni perio<strong>di</strong><br />
ci. Platano e rob<strong>in</strong>ia sonosenz'altro le essenze legnose più <strong>di</strong>ffusamente<br />
governate secondo <strong>il</strong> ceduo a ceppaia, ma lo stessotrattamento è riservato,<br />
<strong>di</strong> norma, ancheall'ontano, al salicee ad altre specie esotiche, come<strong>il</strong> gelso<br />
da carta,l'a<strong>il</strong>anto, losp<strong>in</strong>o <strong>di</strong> Giuda. Ormai rarefatti,i f'lari <strong>di</strong> piante capi<br />
tozzate,cioè sottoposte ad un altro tipo <strong>di</strong> ceduazione cheprevede<strong>il</strong> taglio<br />
del tronco a 2-3 metri <strong>di</strong> altezza, dalla cui estremità l'albero emette i riget<br />
ti annuali,sonoper lopiùformatida gelsi, platani, salicie talvolta anche da<br />
ontani, pioppi, e, soloeccezionalmente, da querce.<br />
Nella campagna cremonese e casalasca nonè <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e imbatters<strong>in</strong>egliulti<br />
mi maestosi f<strong>il</strong>ari <strong>di</strong> gelsi, capitozzati da decenni, che assumono un porta<br />
mentocaratteristico, conferendo al paesaggio un voltoantico e un po' <strong>di</strong>su<br />
sato,macapace <strong>di</strong> suggerire immag<strong>in</strong>i e riflessioni <strong>di</strong> un mondo trascorso <strong>in</strong><br />
cui fronzute cort<strong>in</strong>e ver<strong>di</strong> scan<strong>di</strong>vano fittamente una campagna più varia,<br />
tanto nell'aspetto esteriorequanto nella complessità ecologica.<br />
Le lunghesiepimonospecifiche <strong>di</strong> platano o <strong>di</strong> rob<strong>in</strong>ia o i f<strong>il</strong>ari <strong>di</strong> pioppo<br />
ibrido,cherimangono a cadenzare glispaziagricoli, hanno,<strong>in</strong>fatti, un valo<br />
re naturalistico relativo, poiché ripetono per ampi spazi lo stesso modulo<br />
biocenologico e nonbastano a portare rime<strong>di</strong>oalla monotonia delle colture<br />
erbacee.<br />
Se l'obiettivo è quello<strong>di</strong> ottenereun maggioreequ<strong>il</strong>ibrio ecologico <strong>in</strong> seno<br />
ad un ambienteprofondamente usurato, uno dei pr<strong>in</strong>cipi fondamentali per<br />
perseguirne l'attuazione sta nel riuscire a renderne complessa e variata la<br />
compag<strong>in</strong>e. Soloquesto criterio può garantire la massima amplificazione<br />
della bio<strong>di</strong>versità, ed <strong>il</strong> metodo migliore per conseguirne i risultati è quello<br />
<strong>di</strong> partire dalla componente vegetazionale.<br />
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