Oltre la Istituzione. Crisi E Riforma Della Psichiatria (Davide Lasagno).
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44 OLTRE L’ISTITUZIONE. CRISI E RIFORMA DELL’ASSISTENZA PSICHIATRICA A TORINO E IN ITALIA<br />
speciali e differenziali erano quasi il 5%, a Venaria il 9,5%). Un disadattamento<br />
che non era però legato soltanto al<strong>la</strong> minorazione psichica.<br />
Infatti, se le c<strong>la</strong>ssi speciali dovevano essere riservate, secondo quanto<br />
disposto dal<strong>la</strong> legge, ai soggetti con «anormalità somatopsichiche», <strong>la</strong><br />
frequenza di quelle differenziali era aperta anche ai bambini «ipodotati<br />
intellettuali non gravi o con anomalie del comportamento» 67 . È quasi<br />
superfluo sottolineare come criteri del genere potessero comprendere<br />
in pratica qualsiasi tipo di patologia organica e le più diverse forme di<br />
riottosità e di ribellismo giovanili; d’altro canto neppure l’amministrazione<br />
provinciale aveva mai fatto mistero di come <strong>la</strong> maggior parte dei<br />
minori ospitati in istituto vi si trovasse non tanto per via di specifici<br />
disturbi intellettivi o psicologici quanto per il fatto di appartenere a<br />
nuclei familiari composti da immigrati e considerati, forse proprio per<br />
questo, di «carente estrazione socio-ambientale» 68 o incapaci di fornire<br />
«sufficienti garanzie» sul piano educativo.<br />
Così non è forse un caso se nel<strong>la</strong> provincia di Torino l’eccessiva presenza<br />
di bambini figli d’immigrati, in partico<strong>la</strong>re meridionali, all’interno<br />
delle c<strong>la</strong>ssi speciali e differenziali finì col diventare, alle soglie degli<br />
anni Settanta, uno degli argomenti chiave contro quel modello d’istruzione.<br />
Per il momento, tuttavia, niente di tutto ciò era ancora nell’aria;<br />
anzi, nel maggio del 1968 il CIM era giunto addirittura a manifestare<br />
l’esigenza di potenziare i propri dépistages attraverso l’adozione di strumenti<br />
d’indagine che consentissero di monitorare non solo i bambini<br />
ma persino le madri e fin dal<strong>la</strong> gravidanza, in modo tale da poter individuare<br />
i futuri disturbati psichici ben prima che l’obbligo sco<strong>la</strong>stico li<br />
rendesse disponibili per accertamenti sistematici 69 . Un progetto ambizioso<br />
ma destinato, come vedremo, a rimanere incompiuto.<br />
67 D.P.R. 22 dicembre 1967 n. 1518, “Rego<strong>la</strong>mento per l’applicazione del titolo III<br />
del D.P.R. 11 febbraio 1961 n. 264 re<strong>la</strong>tivo ai servizi di medicina sco<strong>la</strong>stica”, art. 30.<br />
In precedenza, per l’assegnazione degli alunni alle c<strong>la</strong>ssi speciali e differenziali si era<br />
fatto riferimento a due circo<strong>la</strong>ri del Ministero del<strong>la</strong> Pubblica Istruzione: <strong>la</strong> n. 4525<br />
del 9 luglio 1962, “Scuole speciali e c<strong>la</strong>ssi differenziali”, e <strong>la</strong> n. 934 del 2 febbraio<br />
1963, “Funzionamento delle scuole elementari speciali e delle c<strong>la</strong>ssi differenziali”.<br />
68 Provincia di Torino, L’assistenza psichiatrica extraospedaliera cit., p. 43.<br />
69 Commissione igiene e sanità per lo studio dell’assistenza psichiatrica in provincia<br />
di Torino, Re<strong>la</strong>zione senza titolo cit., p. 6.