29.05.2013 Views

AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata

AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata

AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Gli oggetti erano più o meno disposti su una fila. All’estrema sinistra ce n’era uno<br />

alto almeno trentacinque centimetri. Era una figura umana, dritta in piedi, con le<br />

braccia incrociate alla maniera indiana. La prese e ne saggiò il peso. La parte<br />

inferiore era più sottile e liscia, e aveva nel mezzo un solco che stava a indicare le<br />

due gambe. Nella base, quasi un piedestallo, erano mo<strong>del</strong>lati i piedi, grossi e piatti. Se<br />

la statuetta era stata copiata dal vero, e forse era proprio così, il mo<strong>del</strong>lo doveva<br />

essere stato un Indiano alto con piedi grossi come badili. Che fosse la riproduzione<br />

<strong>del</strong> vecchio capo?<br />

Anche qui, nella testa brillavano alcune gemme: un paio per gli occhi e una, più<br />

grande, al posto <strong>del</strong> naso. E ancora, andato alla finestra, Occhio di Gufo le studiò.<br />

Alla luce <strong>del</strong> giorno sarebbero state di un giallo pallido. Avvicinò il naso <strong>del</strong>la<br />

statuetta alla fronte e ne ricavò una sensazione di freddo: topazi, quindi. Occhio di<br />

Gufo sapeva solo quello sui topazi e sull’impressione che potevano dare. Sorrise con<br />

compiacimento alla scultura mentre la faceva scivolare nella sacca sopra il serpente e<br />

il vaso.<br />

Il pezzo successivo posato sulla mensola era più grottesco, ma in mano pesava<br />

come gli altri. Era una figura tozza, con corte gambe arcuate e una testa da cui<br />

spuntava un paio di corna. I bianchi avrebbero pensato che era un diavolo, ma chi<br />

poteva sapere cos’era o cos’era stato per gli Indiani?<br />

Era attraversata da strisce nere, ruvide al tatto, alternate a strisce d’oro, una<br />

sull’altra da cima a fondo. Forse era stato ricoperto di resina ricavata da un albero<br />

antico, l’abete sempreverde, che gli Indiani consideravano sacro. Sogghignò nel<br />

sentire il peso <strong>del</strong>la cosa grottesca che teneva stretta in mano: parecchi chili e tutta<br />

d’oro! Chissà che quella non fosse la notte di lavoro più proficua che gli fosse mai<br />

capitata!<br />

Nel far cadere anche la terza figura dentro il sacco, si soffermò a dare un’occhiata<br />

al tavolo. Cosa poteva esserci scritto in quel taccuino? Probabilmente qualcosa di<br />

scientifico, per esempio qualcosa che aveva a che fare con gli scavi e il ritrovamento<br />

<strong>del</strong>le statue d’oro. Cope, quel ladro di tombe, credeva forse di arricchirsi, e invece<br />

aveva semplicemente fatto il lavoro pesante per mettere poi tutti i suoi tesori nelle<br />

mani di Occhio di Gufo.<br />

L’oggetto seguente <strong>del</strong>la fila richiese un attimo di studio. Era una massa gibbosa,<br />

in piedi su quattro tozzi mozziconi di gambe. Sbirciando nell’oscurità. Occhio di<br />

Gufo riuscì a distinguere a una <strong>del</strong>le estremità una testa con piccole corna<br />

arricciolate. Un bufalo, ecco cosa raffigurava!<br />

Al tempo degli Indiani, c’erano stati i bufali lì, in quel paese di montagna. La gente<br />

raccontava anche che l’ultimo bufalo <strong>del</strong>la zona era un maschio, che un uomo di<br />

nome Rice aveva ucciso lì intorno poco prima <strong>del</strong> 1810. Occhio di Gufo non<br />

ricordava l’anno esatto, anche se la famiglia Rice gli aveva raccontato la storia un<br />

sacco di volte. La raccontavano con tale ricchezza di particolari e con tanto gusto, che<br />

si sarebbe detto fosse successa l’altro ieri e che tutti loro avessero mangiato a pranzo<br />

una bella bistecca di bufalo. D’accordo, gli Indiani avevano conosciuto il bufalo allo<br />

stesso modo <strong>del</strong> serpente, e questo rendeva l’animale una cosa degna da seppellire<br />

con il loro capo. Via, dentro il sacco con quello. Adesso il sacco cominciava a tirare<br />

per il peso e aveva qualche protuberanza qua e là.<br />

32

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!