AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata
AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata
AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La signorina Finch si schiarì la voce, educatamente. — Va bene! Manderò un<br />
operaio a esaminare la vostra linea, signorina Elva, appena potrò. In questo momento<br />
sono tutti occupatissimi a riparare i guasti provocati dal temporale, ma appena sarà<br />
possibile...<br />
— Cosa farò se questo... individuo chiamerà di nuovo?<br />
— Riattaccate il ricevitore, signorina Elva.<br />
— Ma se continua a chiamare?<br />
— Be’! — disse la signorina Finch con molta pazienza — perché non cercate di<br />
scoprire chi possa essere, signorina Elva? Se ci riuscite noi potremo senz’altro<br />
rivolgerci alle autorità e...<br />
Dopo aver riattaccato il ricevitore, la signorina Keene si distese sui cuscini ancora<br />
in preda alla tensione nervosa e rimase ad ascoltare la signora Phillips che cantava<br />
canzoni d’amore con voce aspra mentre lavava i piatti <strong>del</strong>la colazione. Era chiaro che<br />
la signorina Finch pensava di avere a che fare con una vecchia isterica, vittima <strong>del</strong>le<br />
proprie fantasticherie. Bene, la signorina Finch si sarebbe accorta presto che si<br />
trattava di qualcosa di molto diverso.<br />
— Continuerò a chiamarla, a telefonarle, finché non si sarà ricreduta — disse con<br />
disappunto alla signora Phillips, prima <strong>del</strong> pisolino pomeridiano.<br />
— Certo! Potete fare così — commentò l’infermiera. — Adesso però prendete la<br />
vostra pillola e cercate di riposare.<br />
La signorina Keene si sdraiò in un silenzio pieno di riprovazione, abbandonando le<br />
mani solcate da vene nodose, lungo il corpo, sulle coperte. Erano le due e dieci, e in<br />
quel pomeriggio d’ottobre la casa era silenziosa. Solo dalla stanza vicina veniva il<br />
leggero russare <strong>del</strong>la signora Phillips. «Mi vengono i nervi se penso che nessuno mi<br />
crede» disse fra sé Elva Keene. «Comunque» continuò, serrando le labbra con forza,<br />
«la prossima volta che suona il telefono chiamerò la signora Phillips e la farò<br />
aspettare finché non avrà sentito qualcosa.»<br />
Proprio in quell’istante il telefono suonò.<br />
La signorina Keene sentì un brivido gelido per tutto il corpo. Malgrado fosse<br />
giorno e i raggi <strong>del</strong> sole illuminassero il copriletto variopinto, quegli squilli stridenti<br />
la terrorizzavano. Spinse in dentro il labbro inferiore per fissare meglio la dentiera.<br />
«Devo rispondere?» si chiese, ma prima ancora di formulare qualsiasi pensiero,<br />
allungò la mano e sollevò la cornetta. Emise un sospiro profondo, rumoroso, e<br />
lentamente portò il ricevitore all’orecchio. — Pronto? — disse.<br />
— Pronto? — rispose una voce cavernosa, inanimata.<br />
— Chi parla? — chiese la signorina Keene, cercando di schiarire la voce.<br />
— Pronto?<br />
— Ma chi parla, prego?<br />
— Pronto?<br />
— Chi cercate?<br />
— Pronto?<br />
— Prego...<br />
— Pronto?<br />
8