AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata
AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata
AA.VV. - Appendici del futuro 8 - ctsbasilicata
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
ancora erano infinitesimali, e che cosa concedevano loro le leggi <strong>del</strong>la taverna e<br />
quelle degli ordini sacri a cui appartenevano? Tic, disse un grande orologio a pendolo<br />
appeso alla parete, tic, tic: anche qui una notte dura dodici ore.<br />
Il Taverniere si aggirava nella sala con quel fare discreto di cui è maestro, quando<br />
vuole. Quelli al bar si misero a cantare. La sala è tanto grande, che la cosa non dà<br />
fastidio, a meno che uno non abbia un orecchio particolarmente fine. Einstein e<br />
Leonardo, che ce l’avevano, erano troppo presi l’uno dall’altro.<br />
«Che cosa significa il sorriso di Monna Lisa e di molte vostre Madonne?»<br />
«Vi dispiacerebbe ripetermi quella melodia di Bach?»<br />
«Come stavate sotto gli Sforza, sotto i Borgia, sotto re Francesco?»<br />
«Come stavate in Svizzera, e con Hitler, e con Roosevelt?»<br />
«Quali fattori fisici vi hanno indotto a pensare che l’uomo poteva volare con le<br />
ali?»<br />
«Che prove ci sono che la Terra gira attorno al Sole, che la velocità <strong>del</strong>la luce è<br />
una quantità finita, che le stelle sono anche soli?»<br />
«Che cosa vi fa dubitare <strong>del</strong> fatto che l’universo ha dei limiti?»<br />
«Ecco, messere, perché non avete analizzato il vostro concetto di spazio-tempo in<br />
questi termini?»<br />
Il Taverniere e la moglie si dissero qualcosa a bassa voce, poi lei andò da Abelardo<br />
ed Eloisa. — Andate di sopra — disse, fra le lacrime che le cadevano sulle guance.<br />
— Avete solo questa notte, ed è già tardi.<br />
Lui alzò gli occhi, e la guardò come se non la vedesse. — Abbiamo preso i voti —<br />
disse a fatica.<br />
Eloisa gli chiuse le labbra con un bacio. — Hai già violato i tuoi altre volte — gli<br />
disse — e abbiamo reso grazie alla bontà di Dio.<br />
— Andate, andate — disse l’ostessa. Li fece alzare quasi a forza. Li vidi andare<br />
via, e li sentii salire le scale.<br />
Poi Leonardo disse: — Dottor Alberto, voi state sprecando il vostro tempo. —<br />
Fece una smorfia, il calice stretto fra le dita nodose. — Non riesco a seguire la vostra<br />
matematica, la vostra logica. Non ho le conoscenze...<br />
Einstein si chinò sul tavolo, e anche la sua voce non era molto ferma. — Avete<br />
l’intelligenza necessaria. E, sì, una menta giovane, senza i paraocchi di quattro secoli<br />
di progresso lungo una sola strada a senso unico... mentre noi che siamo in questa<br />
stanza sappiamo che ce ne sono moltissime, moltissime...<br />
— Non potete spiegarmi in poche ore..<br />
— No, ma potete farvi un’idea generale di quello che intendo, e io credo che voi,<br />
fra tutti quelli che sono vissuti, possiate vedere dove io... dove io sono andato fuori<br />
strada. E da me potreste ri cenere...<br />
Leonardo spalancò gli occhi.<br />
— No.<br />
Era il Taverniere. Era in piedi vicino al nostro tavolo, e non aveva più la sua solita<br />
aria bonaria e gioviale.<br />
— No, signori — ripeté nelle varie lingue. Il suo tono non era duro, solo<br />
dispiaciuto. Ma anche molto fermo. — Temo di dovervi chiedere di cambiare<br />
argomento. Potreste imparare più <strong>del</strong> lecito. Tutti e due.<br />
42