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storia, leggende e tradizioni<br />
membri della tribù avevano<br />
l’interesse, la buona disposizione,<br />
il sentimento per<br />
rendersi disponibili ed<br />
impegnarsi affinché questi<br />
processi interiori potessero<br />
aver luogo. Pur essendo<br />
diffuso il rispetto e la consapevolezza<br />
del ruolo centrale<br />
dell’aspetto religioso<br />
nella vita della comunità, i<br />
soggetti “progrediti” nel<br />
contatto col trascendente<br />
erano comunque un numero<br />
molto ristretto. Questi<br />
individui erano guidati in<br />
genere da uno sciamano,<br />
chiamato nella tradizione<br />
celtica druido, che in genere<br />
era colui che deteneva il<br />
maggior grado di collegamento<br />
e la maggiore<br />
Conoscenza. Il loro sforzo<br />
era volto, comunque, a<br />
contaminare in maniera<br />
positiva anche il resto della<br />
compagine sociale o territoriale<br />
attraverso i messaggi<br />
che il Divino faceva giungere<br />
loro. Nasce così l’esigenza<br />
di comporre delle<br />
‘storie’, dei racconti a<br />
sfondo educativo, delle<br />
parabole dal valore simbolico,<br />
che fossero in grado<br />
di interessare e catturare<br />
l’attenzione nelle sere di<br />
condivisione attorno al<br />
fuoco, che già di per sé<br />
rappresentava un centro e<br />
un simbolo del<br />
Divino, in<br />
quanto luminoso,<br />
vivo ed<br />
eternamente<br />
mutevole.<br />
Questi racconti,<br />
oltre ad esaudire<br />
una<br />
necessità didattica<br />
del momento,assunsero<br />
col tempo<br />
una forma codificata,<br />
per<br />
grandi temi,<br />
per così dire,<br />
rivolta all’esplicazione<br />
di<br />
concetti fondamentalirispetto<br />
alla natu-<br />
ra del Divino o alla relazione<br />
dell’uomo con esso. In<br />
questo modo era possibile<br />
conservare nella memoria<br />
della tribù o delle varie<br />
razze il valore di questi<br />
Principi, tramandandoli<br />
direttamente di generazione<br />
in generazione.<br />
E’questa l’origine degli<br />
antichi miti, con le relative<br />
forme di racconto schematico,<br />
che ritroviamo pressoché<br />
identici tra tutte le<br />
popolazioni e tradizioni<br />
culturali del pianeta. Questo<br />
fatto ha suscitato in<br />
tempi recenti grossi interrogativi,<br />
ma la risposta può<br />
essere piuttosto semplice:<br />
questi miti essendo di origine<br />
antichissima risalgono<br />
ai tempi in cui la popolazione<br />
mondiale era molto limitata<br />
e forse risiedeva in<br />
zone limitrofe; oltre a ciò,<br />
l’informazione che arrivava<br />
da ‘oltre’ era tendenzialmente<br />
uniforme, così è<br />
comprensibile che i racconti<br />
fossero omogenei.<br />
Da questi miti hanno preso<br />
forma e vita tutta una serie<br />
di racconti, favole ed aforismi<br />
enigmatici che si sono<br />
poi differenziati per categorie,<br />
i cosiddetti “filoni” e<br />
che arrivano fino a noi, con<br />
lievi modifiche nella struttura.<br />
Quindi, nelle valli dell’entroterra,<br />
viveva ed era<br />
adorato il dio Pen divinità<br />
gli Amici dei Cassè n. 4 luglio 2008