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biblioteca di studi di filologia moderna – 17 - Firenze University Press

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12 martHa l. canfield<br />

lombiane è una piccola scultura <strong>–</strong> oggi appartenente alla collezione privata<br />

<strong>di</strong> fernando de szyszlo <strong>–</strong> fatta in legno intagliato e bruciato, dal titolo La<br />

porta della notte, realizzata nel 1948, ossia l’anno in cui eielson lascia il<br />

Perù per sempre, scultura che l’autore stesso ha definito come un omaggio<br />

alla Porta del sole, monumento <strong>di</strong> una importante cultura preincaica,<br />

quella tiahuanaca, sviluppatasi tra l’anno 200 e l’anno 1000 d.c. nella zona<br />

del lago titicaca, tra Perù e bolivia. Più tar<strong>di</strong>, ormai in europa, eielson<br />

comincia a sviluppare almeno due serie <strong>di</strong> opere che rimandano, anche<br />

esse, alle culture precolombiane del Perù: la serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti astratti intitolati<br />

Il paesaggio infinito della costa del Perù, realizzati a partire dal 1961<br />

con misti <strong>di</strong> sabbie provenienti dalla costa <strong>di</strong> lima e che lui si era portato<br />

<strong>di</strong>etro senza un progetto definito, e la serie <strong>di</strong> sculture in stoffa, tensioni,<br />

intagli in legno e <strong>di</strong>pinti rappresentando no<strong>di</strong> che lui chiama quipus,<br />

proprio per fare riferimento agli oggetti caratteristici del sistema <strong>di</strong> contabilità<br />

degli inca. i no<strong>di</strong> poi saranno la cifra più caratteristica dell’arte<br />

<strong>di</strong> eielson e continueranno a tornare sotto <strong>di</strong>verse forme nella sua opera<br />

artistica e infine anche in quella letteraria. l’ambiente sociale e politico<br />

del Perù, dalla costa all’amazzonia, risulta invece argomento presente nei<br />

due romanzi scritti da lui: El cuerpo de Giulia-no (1971) e Primera muerte<br />

de María (2002).<br />

da parte sua Vargas llosa, do<strong>di</strong>ci anni più giovane <strong>di</strong> eielson, inizia<br />

la sua narrativa concentrandosi precisamente sull’ambiente sociale <strong>di</strong> lima,<br />

sulle varie classi sociali, la repressione, la violenza politica. già i primi<br />

racconti pubblicati nella raccolta Los jefes (1959) rispecchiano la vita<br />

delle classi popolari nella capitale e la psicologia dei gruppi <strong>di</strong> giovani organizzati<br />

in bande con i propri regolamenti etici ma sempre nella soglia<br />

tra legalità e delinquenza. il suo primo romanzo, La città e i cani (1963),<br />

che gli merita subito un grande apprezzamento almeno in ambito panispanico,<br />

descrive con grande efficacia e drammaticità la vita all’interno<br />

del collegio militare <strong>di</strong> lima leoncio Prado, nel quale è possibile apprezzare<br />

le varie classi sociali che costituiscono l’insieme della popolazione<br />

peruviana, come un microcosmo che riflette esattamente il macrocosmo<br />

peruviano. nel secondo romanzo, La casa verde (1966, Premio rómulo<br />

gallegos 1967), situa l’azione a Piura e racconta i conflitti sociali in questa<br />

zona marginale del Perù, che lui ha conosciuto bene perché lì era vissuto<br />

prima insieme a sua madre e a suo nonno, e nel 1952 con suo zio luis<br />

llosa, mentre frequentava l’ultimo anno della scuola superiore presso il<br />

collegio san miguel de Piura. con il terzo romanzo, Conversazione nella<br />

«Cattedrale» (1969), affronta il tema della <strong>di</strong>ttatura <strong>di</strong> manuel a. odría<br />

in Perù (1948-1956) e della violenta repressione, nonché della corruzione<br />

che contamina tutte le classi sociali. come si vede, dunque, anche l’inizio<br />

letterario <strong>di</strong> Vargas llosa, nonostante le sue appassionate letture <strong>di</strong> narratori<br />

francesi e nordamericani, è legato alla storia e alla configurazione<br />

politica e sociale del proprio paese. e poi, se an<strong>di</strong>amo ancora in<strong>di</strong>etro nel<br />

tempo, vedremo che anche lui, come eielson, aveva sentito subito, ancora<br />

giovanissimo, il fascino del passato preispanico del suo paese, e quello

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