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biblioteca di studi di filologia moderna – 17 - Firenze University Press

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a colloQuio con lo scrittore 23<br />

poi teatro e narrazione, e allo stesso tempo saggio, perché la verdad de las<br />

mentiras è appunto un saggio. Questo mi suggerisce l’opportunità <strong>di</strong> commentare<br />

insieme a te un aspetto, o piuttosto, un cambio che mi pare d’aver<br />

notato nella tua opera narrativa negli ultimi decenni, <strong>di</strong>ciamo a partire da<br />

Historia de mayta (1984), anche se una specie <strong>di</strong> precedente potrebbe essere<br />

già la tía Julia y el escribidor. In questo romanzo, rompi un patto che avevi<br />

stabilito con il lettore fin dall’inizio: il patto dell’oggettività. Tu non sei<br />

presente nei tuoi romanzi: i tuoi personaggi vivono avventure molto complesse,<br />

varie, <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi toni, ma tu ti mantieni sempre al margine, te ne lavi<br />

le mani e li lasci agire. E questa obiettività è una forma d’imparzialità.<br />

Eppure, in Historia de mayta si nota un cambiamento molto interessante:<br />

in questo romanzo tu metti in <strong>di</strong>scussione la tua stessa narrazione. Il romanzo<br />

stesso comincia ad essere una questione che il proprio testo narrativo<br />

si pone. Il tuo realismo, il tuo ‘realismo basico’ degli inizi, comincia non<br />

tanto a svanire, quanto piuttosto a trasformarsi in un tema da esaminare.<br />

Possiamo <strong>di</strong>re che il tuo linguaggio narrativo, il tuo linguaggio <strong>di</strong> fiction,<br />

comincia ad avvicinarsi al linguaggio del saggio, perché ti poni domande,<br />

e non solamente riguardo alla scrittura: ad esempio, ne los cuadernos de<br />

don rigoberto (1997) c’è una serie <strong>di</strong> interrogativi che hanno a che fare con<br />

l’arte, e ancor più in elogio de la madrastra (1988), ci sono alcuni capitoli<br />

che sembrano commenti a pitture concrete, vecchi maestri o autori moderni<br />

come Bacon o come il già citato artista peruviano Fernando de Szyszlo. Il<br />

romanzo comincia ad avvicinarsi in modo molto curioso al linguaggio del<br />

saggio, ma il fatto interessante è un altro: la stessa <strong>di</strong>namica si sta sviluppando<br />

in generale in buona parte della narrativa europea e americana, ma<br />

soprattutto europea. Ci sono molti autori che stanno effettuando questo avvicinamento,<br />

proprio come te, e non credo che ci siano influenze reciproche<br />

<strong>–</strong> è semplicemente una coincidenza, <strong>di</strong>rei. Potrei farti molti esempi, tra gli<br />

altri W.G. Sebald, ma soprattutto un altro autore molto conosciuto, il sudafricano<br />

J.M. Coetzee, che nel romanzo elizabeth costello (2003) inserisce<br />

testi totalmente saggistici, su tematiche che lo preoccupano particolarmente<br />

come i <strong>di</strong>ritti degli animali, i cosiddetti animal rights. Ad<strong>di</strong>rittura, questi<br />

testi erano già stati pubblicati a parte proprio come saggi.<br />

In alcuni dei tuoi romanzi recenti, Mario, ho notato questa stessa vicinanza,<br />

questo stesso avvicinamento al linguaggio saggistico, affrontando<br />

temi propri <strong>di</strong> un saggio, e certo questo ha a che fare con la tua produzione<br />

costante in quest’ambito e con i tuoi lavori giornalistici, <strong>di</strong> reportage, alcuni<br />

dei quali raccolti in volumi <strong>di</strong> saggi, che affrontano tematiche d’attualità,<br />

<strong>di</strong> politica, ecc. Cre<strong>di</strong> che questo avvicinamento esista o si tratta <strong>di</strong> un mio<br />

errore d’interpretazione? T’interessa questo tema? Cre<strong>di</strong> che il romanzo si<br />

stia effettivamente avvicinando al saggio?<br />

mVll: il romanzo è un genere che si alimenta <strong>di</strong> tutti gli altri generi:<br />

qualsiasi cosa può essere parte integrante <strong>di</strong> un romanzo <strong>–</strong> la poesia,<br />

il teatro, e ovviamente anche il saggio <strong>–</strong> e questo non è certo un aspetto<br />

che sta sorgendo adesso: c’è <strong>di</strong>etro una tra<strong>di</strong>zione ricchissima. in tutti i<br />

romanzi classici ci sono sempre lunghe <strong>di</strong>gressioni che a volte sono storie

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