PDF N. 30 - Liceo Classico Ragusa

30 IL LICEO CLASSICO OGGI E … DOMANI
Sospendo qui queste osservazioni, perché so di aprire un capitolo doloroso
ma doveroso assieme, sul quale ci si potrà e ci si dovrà confrontare
in altra occasione e con altro tempo a disposizione, come tutti noi auspichiamo.
Mi premeva solo parteciparvi la persuasione che nel nuovo Liceo
Classico dovremmo (e spero dovremo) pur riflettere con sempre maggiore
insistenza sulla questione della didattica delle lingue classiche, che -
ripeto – per me dovrebbero avere uno spazio possibilmente anche maggiore
di quello attuale, ma in uno specifico indirizzo linguisticofilologico
e, comunque, dopo una opportuna rivisitazione delle connesse
metodologie didattiche.
E dovremmo pure verificare un possibile allargamento del nostro sperimentato
campo d’azione, corroborando la nostra proposta grammaticale,
linguistica e letteraria con innesti, opportunamente dosati, di altre discipline
attinenti al mondo antico e alle discipline di nostra competenza,
anche se appare evidente che una intellezione più ampi e più profonda
della classicità esige, ad esempio, docenti diversamente preparati e motivati,
nonché con competenze un po’ più ampie di quelle oggi accettate e
(consentitemi la sincerità) e un po’ meglio accertate di quanto non si stia
ancora facendo, ad esempio nei corsi abilitanti in fase di svolgimento. Gli
insegnanti più seri ne trarrebbero vantaggio e sprone a meglio operare a
beneficio dei loro studenti.
Chiudo la parentesi, non senza prima aver accennato al fatto che bisogna
già oggi (e di più bisognerà farlo per il futuro) trovare il modo di radicare
nei nostri alunni la consapevolezza che il mondo greco-latino è
fondativo della civiltà occidentale, della quale noi tutti siamo partecipi, e
che la mediazione romana ha permesso la creazione dell’Europa ed ha
iniziato la nostra storia culturale e linguistica.
Vedete (e parlo ai tanti giovani docenti che mi onorano della loro attenzione)
quali spazi enormi si aprono per una seria riprogrammazione dei
contenuti culturali mediati da un Liceo Classico rinnovato, che potrebbe
anche – perché no? –ambire a più esaltanti traguardi formativi, se opportunamente
riconsiderato, ma con tutta la delicatezza e la serietà e l’amore
di cui siamo capaci, anzi di cui dovrebbero farsi carico gli ardimentosi
aspiranti demiurghi, ai quali abbiamo più volte accennato.
CHRONOS
QUADERNI DEL LICEO CLASSICO "UMBERTO I"
DI RAGUSA