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<strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>sul</strong> <strong>Federalismo</strong><br />
Simona Calissano<br />
“L’Europa in prima pagina.<br />
Il giornalismo europeista e federalista nel secondo dopoguerra”<br />
aumentato, con periodicità fissa, con mutamento della presentazione tipografica ed<br />
illustrazioni” 60 .<br />
Nel frattempo, come si vedrà più diffusamente in seguito, era sorto un Bollettino<br />
del MFE il quale anticipò la nascita di una nuova rivista del movimento, “Europa<br />
Federata”. Da questo momento in poi, “L’Unità Europea” continuerà ad essere<br />
distribuita, con cadenza assai irregolare, come bollettino riservato ai soci della sezione<br />
di Torino. Interrotto alla fine del 1952, uscì nel marzo 1954 come numero speciale in<br />
occasione del secondo congresso regionale del Piemonte, per poi cessare in via<br />
definitiva.<br />
1.2. Ulteriori sviluppi della stampa federalista dopo il lancio del Piano Marshall<br />
e l’avvio del processo d’integrazione europea.<br />
Il 1947 segnò l’inizio della guerra fredda e il lancio del piano Marshall; in Italia,<br />
tale situazione congiunturale provocò la rottura della collaborazione fra democristiani e<br />
socialcomunisti e la nascita di una coalizione centrista retta da De Gasperi: il suo<br />
governo dimostrò un immediato interesse per i progetti di cooperazione europea, non<br />
solo economici ma anche politici, sino a giocare un ruolo importante nella battaglia per<br />
la federazione europea negli anni Cinquanta 61 . Ciò ebbe un riscontro molto significativo<br />
all’interno dello stesso Parlamento, dove, a partire dal 1947, nacquero, <strong>sul</strong>l’onda del<br />
successo dell’inchiesta <strong>sul</strong>l’opinione dei parlamentari circa la federazione europea<br />
promossa da Coudenhove-Kalergi, il Comitato parlamentare italiano per l’unione<br />
europea nell’Assemblea Costituente– voluto da Enzo Giacchero e poi i due gruppi<br />
parlamentari per l’unione europea, presieduti da Giacchero alla Camera e da Parri al<br />
Senato 62 . Questo fu possibile anche grazie a un ulteriore sviluppo, rispetto ai primi<br />
60 Cfr. “L’Unità Europea”, a. IV, n. 1, 10 febbraio 1948, p. 2.<br />
61 Non è qui possibile riassumere in maniera esaustiva il ruolo del governo italiano, specialmente della<br />
figure di De Gasperi e del conte Sforza, e dell’influenza che il MFE e segnatamente Altiero Spinelli<br />
ebbero nell’orientamento prima europeista e poi decisamente federalista del presidente del consiglio<br />
italiano. Si rimanda pertanto all’opera di Daniela Preda, Alcide De Gasperi federalista europeo, Bologna,<br />
Il Mulino, 2004.<br />
62 Il Comitato parlamentare italiano per l’unione europea partecipò alla fondazione dell’Unione<br />
parlamentare europea, sorta a Gstaad nel settembre 1947; va segnalato che i due gruppi parlamentari si<br />
fecero promotori, fra il 1948 e il 1952, di alcune importanti mozioni a favore della federazione europea<br />
(cfr. Sergio Pistone, La lotta del movimento federalista europeo, in I movimenti per l’unità europea 1945-<br />
1954, cit., p. 27.<br />
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