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<strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>sul</strong> <strong>Federalismo</strong><br />
Simona Calissano<br />
“L’Europa in prima pagina.<br />
Il giornalismo europeista e federalista nel secondo dopoguerra”<br />
referendum francese e olandese <strong>sul</strong>la Costituzione, ha lanciato una profonda riflessione,<br />
il cosiddetto “Piano D” (D come democrazia, dialogo e dibattito) finalizzato al recupero<br />
dell’interesse nei confronti dell’Europa da parte dei cittadini, attraverso lo sviluppo dei<br />
mezzi di comunicazione e d’informazione. La consapevolezza di dover concretizzare la<br />
politica di comunicazione in un programma efficace da parte dell’UE ha spinto la<br />
Comissione ad adottare, nel febbraio 2006, il Libro Bianco su una Politica Europea di<br />
Comunicazione e, nell’ottobre 2007, la comunicazione al Parlamento europeo, al<br />
Consiglio, al Comitato economico sociale e al Comitato delle regioni intitolata “Insieme<br />
per comunicare l’Europa” 2 . In pratica, la Commissione ha proposto un nuovo approccio<br />
teso a realizzare il passaggio da una comunicazione basata <strong>sul</strong>le istituzioni a una<br />
incentrata sui cittadini, attraverso un modello decentrato. Senza entrare nel dettaglio, è<br />
interessante mettere in luce alcuni punti fondamentali del Libro Bianco, dal momento<br />
che alcune di queste riflessioni erano alla base dell’attività d’informazione dei<br />
movimenti per l’unità europea sin dagli esordi del processo d’integrazione; inoltre essi<br />
permettono di cogliere alcuni tratti essenziali dell’attuale atteggiamento dei media,<br />
rilevandone le mancanze, ma anche le possibilità di sviluppo. La Commissione, infatti,<br />
ha sottolineato più volte il ruolo dei media nazionali, attraverso i quali, inevitabilmente,<br />
tutte le informazioni <strong>sul</strong>le tematiche europee vengono “filtrate”. E’ fondamentale,<br />
invece, che i cittadini abbiamo pieno accesso a informazioni comuni se si vuole che essi<br />
comprendano la dimensione europea delle tematiche: in questo senso è necessario<br />
promuovere la cittadinanza europea attiva e il consolidamento di una sfera pubblica<br />
europea.<br />
Come si vedrà più diffusamente in seguito, tematiche come quella della<br />
cittadinanza europea e della necessità di diffusione di canali informativi europei<br />
costituiranno i punti fermi dell’azione dei federalisti e degli europeisti.<br />
La Con<strong>sul</strong>ta Europea del Consiglio Regionale del Piemonte ha dimostrato di<br />
riconoscere pienamente l’importanza dei giornali nel processo di costruzione<br />
comunitaria, finanziando, a partire dal 2000, le ristampe anastatiche di alcune delle<br />
principali riviste federaliste italiane (“L’Unità Europea”, “Popolo Europeo”, “Europa<br />
Nuova”, “Europa Federata”, “Il Giornale del Censimento” e “<strong>Federalismo</strong> Europeo”),<br />
offrendo così nuovo spunti per ulteriori studi. Attualmente non è ancora stata avviata<br />
2 Tutti i citati documenti sono con<strong>sul</strong>tabili <strong>sul</strong> sito dell’Unione Europea, DG comunicazione, al seguente<br />
indirizzo: http://ec.europa.eu/communication_white_paper/index_it.htm.<br />
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