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12<br />

calcio<br />

I giorni che hanno segnato <strong>il</strong> cammino della squadra bianconera dalla nascita a oggi<br />

Sei date per fare la storia<br />

La storia è fatta di episodi e di<br />

numeri, ma soprattutto di date.<br />

Esattamente come quella di una società<br />

sportiva. Ed <strong>il</strong> Siena non fa eccezione.<br />

Senza andare troppo indietro nel<br />

tempo (diciamo dal dopoguerra ad<br />

oggi), quali sono state allora le date<br />

che, nel bene e nel male, hanno segnato<br />

<strong>il</strong> cammino della Vecchia<br />

Robur e che di conseguenza sono rimaste<br />

maggiormente scolpite nella<br />

memoria dei sostenitori bianconeri?<br />

Non tantissime, e per questo ancora<br />

più fac<strong>il</strong>i da ricordare.<br />

La prima è quella del 3 giugno<br />

1956, quando al Motovelodromo<br />

Appio di Roma la Robur di Vinicio<br />

Viani supera per 5 a 1 <strong>il</strong> Chinotto<br />

Neri e torna trionfalmente in serie C<br />

dopo quattro anni di Quarta Serie.<br />

Cinque reti di Gento-Tambani, che<br />

hanno <strong>il</strong> potere di scuotere un ambiente<br />

già incamminato altrimenti<br />

sulla strada dei ricordi. Quelli della<br />

serie B ormai lontani<br />

Tre anni dopo, esattamente <strong>il</strong> 29<br />

giugno 1959, è lo spareggio con<br />

l’Ozo Mantova per salire in serie B ad<br />

accendere l’entusiasmo dei tifosi<br />

bianconeri che in seim<strong>il</strong>a raggiungono<br />

Genova per sostenere la squadra<br />

di Oronzo Pugliese. Ma nel capoluogo<br />

ligure le cose non vanno per <strong>il</strong><br />

verso giusto. Un gol di Fantini al 78’,<br />

spenge infatti le ambizioni di una<br />

città e la gente se ne ritorna malinconicamente<br />

a casa con le bandiere<br />

arrotolate.<br />

Quarant’anni dopo, al culmine di<br />

altretrettante stagioni trascorse fra<br />

Serie D, C2 e C1, Antonio Sala firma<br />

<strong>il</strong> capolavoro di riportare la Robur in<br />

serie B, dalla quale si era separata<br />

nel 1948. Il giorno dell’apoteosi è <strong>il</strong><br />

7 maggio 2000, cioè quello della vittoria<br />

per 2 a 0 sul Sandonà (con reti<br />

di Ghizzani e Pagano) che garantisce<br />

la matematica promozione. Scrive<br />

<strong>Mese</strong>sport nel numero unico approntato<br />

per l’occasione: “La città, e<br />

non solo <strong>il</strong> tradizionale zoccolo duro<br />

dei tifosi, è mob<strong>il</strong>itata per non far<br />

mancare ai propri beniamini <strong>il</strong> sostegno<br />

di cui avranno bisogno. Il colpo<br />

d’occhio del Rastrello, con seim<strong>il</strong>a<br />

sugli spalti ed una coreografia che<br />

mette i brividi... La Vecchia Robur in<br />

soli dodici mesi, è passata dai play<br />

out per restare in C1 alla serie B. Applausi<br />

a tutti”.<br />

Ma la nuova categoria non ammette<br />

distrazioni, e l’anno successivo<br />

<strong>il</strong> rischio di tornare subito nella<br />

terza serie si fa così concreto da produrre<br />

due cambi in corsa nella conduzione<br />

della squadra: Giuseppe Papadopolo<br />

prima , Vincenzo Guerini<br />

dopo e poi di nuovo Papadopulo. Ma<br />

dopo tanta attesa <strong>il</strong> sogno non può<br />

esaurirsi nello spazio di una sola stagione<br />

e così <strong>il</strong> 2 giugno 2002, a parziale<br />

rivincita dello spareggio perso<br />

43 anni prima con l’Ozo Mantova, <strong>il</strong><br />

Siena torna a Genova contro la<br />

Sampdoria e con un gol di Scalzo si<br />

conferma meritatamente in serie B.<br />

La festa, iniziata a Marassi, si conclude<br />

a notte fonda in un Campo ricolmo<br />

di gente come per una seconda<br />

ideale promozione.<br />

Intanto quello che non succede<br />

in cent’anni, tanti quanti ne celebra<br />

<strong>il</strong> club nel 2004, accade in soli 12<br />

mesi: <strong>il</strong> 24 maggio 2003, mentre<br />

dalla Piazza salgono alte le note di<br />

melodie indimenticab<strong>il</strong>i presentate<br />

da Pippo Baudo, ancora una volta a<br />

Marassi, crocevia della storia bianconera,<br />

si materializza contro <strong>il</strong> Genoa<br />

<strong>il</strong> più straordinario dei sogni: <strong>il</strong> Siena<br />

è promosso a sorpresa in serie A,<br />

quando appena due anni prima<br />

avremmo messo tutti la firma per<br />

festeggiare <strong>il</strong> centenario nella serie<br />

cadetta.<br />

La galleria dei ricordi, belli e<br />

brutti, sembra finita qui. Saliti sul<br />

massimo palcoscenico del calcio italiano,<br />

è diffic<strong>il</strong>e aspettarsi di più e di<br />

meglio. Invece no, perché dopo<br />

un’attesa di oltre mezzo secolo, ar-<br />

riva anche <strong>il</strong> momento per “regolare”<br />

i conti con quella Fiorentina che<br />

da sempre ha guardato dall’alto in<br />

basso i cugini senesi. È <strong>il</strong> 20 febbraio<br />

2005, ed oltre 13.000 persone<br />

fanno da cornice ad un ‘evento’, al di<br />

là delle motivazioni storiche abbastanza<br />

forzate, a cui nessuno vuole<br />

mancare. A siglare <strong>il</strong> gol della vittoria<br />

ci pensa un attaccante venuto da<br />

lontano come Tore Andre Flo, norvegese,<br />

e tanto basta per entrare<br />

anche lui nella piccola-grande storia<br />

del calcio senese.<br />

Ma non è finita, perché <strong>il</strong> 17<br />

apr<strong>il</strong>e 2005, nel tentativo di legittimare<br />

la loro presenza fra i grandi del<br />

calcio italiano, arriva anche la prima<br />

vittoriosa impresa da quando m<strong>il</strong>ita<br />

in serie A contro una ‘grande’, la più<br />

grande del momento, se è vero che<br />

scende al Rastrello con lo scudetto<br />

cucito sul petto: <strong>il</strong> M<strong>il</strong>an di Ancelotti<br />

e Galliani.<br />

A seguire, appena tre giorni dopo,<br />

quella non meno importante contro la<br />

Roma all’Olimpico che, per quanto clamorosa,<br />

non regge però <strong>il</strong> confronto<br />

con <strong>il</strong> successo sui rossoneri.<br />

L’elenco delle date da ricordare e<br />

mai dimenticate per ora si ferma<br />

qui, ma chissà se presto o tardi se ne<br />

aggiungeranno altre. Nel tal caso,<br />

solo di segno positivo. ■

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