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Che i playoff siano un “campionato” a parte è<br />

un dato di fatto, che la Mens Sana Montepaschi<br />

abbia disputato l’ultima, decisiva, parte del torneo<br />

in corso, come se fosse in “pre-campionato”<br />

è un altro dato di fatto.<br />

Certe volte <strong>il</strong> contorno serve ad esaltare <strong>il</strong> sapore<br />

di una pietanza e nel caso della squadra biancoverde,<br />

<strong>il</strong> contorno, non desiderato, è stata la<br />

miriade di infortuni che si sono innestati in un<br />

momento nemmeno tra i più fac<strong>il</strong>i dal punto di<br />

vista ambientale, agitato com’era dal divorzio<br />

consumato con Myers.<br />

Quindi <strong>il</strong> contorno poteva r<strong>il</strong>evarsi amarissimo,<br />

spingere l’annata senese verso una direzione inimmaginab<strong>il</strong>e<br />

ad inizio stagione, lontano dalle primissime<br />

piazze in campionato e soprattutto fuori dall’orbita<br />

Euroleague, che comunque nella logica con<br />

cui dovremo giudicare alla fine questa stagione,<br />

non poteva non avere un suo peso specifico.<br />

La realtà, che imponeva alla squadra senese<br />

un cammino quasi immacolato nelle ultime sette<br />

partite, ci ha consegnato non solo la possib<strong>il</strong>ità di<br />

accarezzare fino all’ultimo la speranza di afferrare<br />

<strong>il</strong> secondo posto in classifica, ma soprattutto di<br />

conquistare per la quarta volta consecutiva <strong>il</strong> pass<br />

per la prossima stagione di Euroleague e ancora<br />

più importane ci ha restituito fiducia ed entusiasmo<br />

per la parte finale della stagione.<br />

Certo ora più che mai, ci sarebbe bisogno di<br />

salute, quel tanto che permetta a tanti protagonisti<br />

in maglia biancoverde di tornare su livelli fisici<br />

competitivi, ma purtroppo saldare <strong>il</strong> conto<br />

con la sfortuna non è mai una questione né aritmetica,<br />

né improntata a considerazioni di equità<br />

circa la frequenza e la gravità degli infortuni.<br />

Quello che è importante è comunque vedere una<br />

reazione positiva alle difficoltà e questa, fuori da<br />

ogni dubbio, c’è stata ed i risultati sono davanti<br />

agli occhi di tutti.<br />

Dobbiamo dare atto alla società di essersi<br />

mossa con tempestività e soprattutto centrando<br />

obiettivi qualitativamente apprezzab<strong>il</strong>i, in un contesto<br />

non ricco di grandi individualità.<br />

Negli ultimi giorni di regular season quasi<br />

tutte le maggiori squadre del campionato, da Treviso<br />

a M<strong>il</strong>ano, sono tornate sul mercato per coprire<br />

qualche buco nei propri organici, ma oltre<br />

alla considerazione che quello che si era aperto<br />

nel roster senese non era un buco, ma bensì una<br />

autentica voragine, ce n’è un altro aspetto che è<br />

importante valutare ed è quello del riferimento<br />

La squadra esce<br />

dall’emergenza<br />

con rinforzi mirati<br />

eguarda<br />

con fiducia agli<br />

imminenti playoff<br />

MAURO BINDI<br />

41<br />

basket<br />

MPS, un mix<br />

di esperienza<br />

e gioventù<br />

temporale nel quale la società mensanina ha<br />

posto rimedio ai problemi di organico, rispetto a<br />

chi ha atteso la fine dei vari campionati per tamponare<br />

qualche lacuna.<br />

La migrazione di fine campionato, o per meglio<br />

dire di fine regular season, è uno dei fatti<br />

emergenti e ormai assodati del “nuovo corso” del<br />

basket italiano ed europeo, un prolungamento<br />

stagionale per chi fuori dai giochi per la conquista<br />

dei rispettivi campionati di appartenenza o<br />

fuori dai giochi interni della propria squadra, va<br />

cercare altrove una manciata di soldi e soprattutto<br />

di future opportunità d’ingaggio.<br />

È stato un mercatino marginale come movimenti<br />

e importanza degli stessi fino ad oggi, nella<br />

stagione in corso invece <strong>il</strong> fenomeno si è fatto più<br />

corposo, ma rimane sempre <strong>il</strong> dubbio di una validità<br />

tecnica tutta da verificare, anche perché normalmente<br />

soggetti in grado di poter realmente<br />

cambiare in corsa gli equ<strong>il</strong>ibri di una squadra non<br />

ce ne sono normalmente molti.<br />

In questo panorama sicuramente in evoluzione,<br />

soprattutto sotto l’aspetto della mentalità dei<br />

giocatori, oggi più propensi ad accettare rapporti<br />

anche di brevissima durata e delle stesse società<br />

che non vogliono lasciare nulla di intentato nella<br />

rincorsa dei propri obiettivi, si inquadra la realtà<br />

di una squadra come la Mens Sana che si è trovata<br />

a gestire nell’arco dell’ultimo mese e mezzo<br />

una serie di problematiche che ne hanno rivoluzionato<br />

l’organico in lungo e largo, con la necessità<br />

di dover cercare in un “pozzo” né profondo,<br />

né capiente, le soluzioni per non gettare al vento<br />

un’intera stagione.<br />

Quel mese e mezzo di anticipo con <strong>il</strong> quale la<br />

società biancoverde ha dovuto cominciare la sua<br />

cerca, non è marginale, ha voluto dire anticipare<br />

i tempi rispetto al momento diventato ormai accettato<br />

dei r<strong>il</strong>asci consensuali da parte di alcune<br />

squadre, ha voluto dire soprattutto operare su di<br />

un mercato ancora più ristretto e questo alla luce<br />

dello scenario senese all’indomani dell’ultima partita<br />

disputata da Carlton Myers, che ha segnato<br />

una svolta tecnica all’interno della squadra, è<br />

stato un indubbiamente un problema aggiuntivo.<br />

Oltretutto l’uscita della guardia riminese è<br />

coincisa anche con l’inizio di un travagliatissimo<br />

periodo contraddistinto dall’accavallarsi di infortuni<br />

fortemente penalizzanti per i giocatori coinvolti<br />

e quindi per la squadra, e ciò ha voluto dire<br />

gettarsi in un mare sconosciuto dove, come ha ri-<br />

cordato Ferdinando Minucci, dopo diverso tempo<br />

non sono stati gli agenti a proporre <strong>il</strong> fantomatico<br />

affare, ma bensì la volontà e le capacità del<br />

caso a favorire qualche affare.<br />

Intuizioni sulle quali spesso si sono concentrate<br />

le attenzioni di più squadre e quindi in un sim<strong>il</strong>e<br />

contesto <strong>il</strong> record finale di Siena assume una<br />

sua r<strong>il</strong>evanza assoluta, una sola sconfitta nelle ultime<br />

otto partite, maturata oltretutto a Bologna,<br />

contro un avversario dalle ovvie motivazioni e con<br />

una squadra senese a quel tempo priva di quello<br />

smalto fisico e mentale rispetto al quale si nutrivano<br />

i dubbi più pesanti.

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