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8<br />

calcio<br />

In attesa di salvarsi sul campo,<br />

<strong>il</strong> Siena conquista la promozione più bella<br />

Una salvezza di<br />

nome solidarietà<br />

[ Augusto Mattioli ]<br />

“Per favore fate un’offerta per<br />

comprare la campagnola per la missione<br />

di Don Ugo Montagner in Bras<strong>il</strong>e”.<br />

Giovanissime sorridenti e gent<strong>il</strong>i<br />

in occasione della partita<br />

casalinga del Siena contro l’Udinese<br />

rivolgevano questa richiesta agli<br />

spettatori che entravano allo stadio.<br />

Una delle tante iniziative benefiche<br />

che ruotano attorno al calcio della<br />

massima serie. Che ha Siena hanno<br />

un regista, Don Gaetano Rut<strong>il</strong>o, parroco<br />

senese, ma anche, da appassionato<br />

di calcio e di sport in genere<br />

(soprattutto <strong>il</strong> basket del Costone),<br />

uno dei componenti del consiglio<br />

d’amministrazione della società<br />

bianconera .<br />

Sono attività e iniziative che<br />

vanno in controtendenza rispetto ad<br />

una realtà del calcio che appare<br />

sconcertante. Un gioco duro con i<br />

calciatori che rischiano spesso la loro<br />

incolumità, un’atmosfera sempre<br />

più tesa e litigiosa sia in campo che<br />

fuori, tifoserie nelle quali la violenza<br />

Don Rut<strong>il</strong>o dietro a Galliani in occasione di Siena-M<strong>il</strong>an<br />

sembra prevalere, e pesantemente<br />

inquinate dalla politica estrema, cosa<br />

impensab<strong>il</strong>e solo pochi anni fa in uno<br />

stadio di calcio. Per finire agli atteggiamenti<br />

stupidi di giocatori esibizionisti<br />

che si iniettano medicine,<br />

certamente non proibite, ma comunque<br />

tese a raggiungere prestazioni<br />

migliori. Riprendendo tutto<br />

con una telecamera. Un cattivo<br />

esempio che fa credere soprattutto<br />

ai più giovani che sia fac<strong>il</strong>e ottenere<br />

risultati senza troppi sacrifici, ma<br />

solo aiutandosi con sostanze medicinali<br />

proibite e non.<br />

Di fronte a tutto questo c’è però<br />

chi cerca di organizzare cose che<br />

fanno pensare che esiste anche una<br />

faccia diversa, più rassicurante di<br />

questo pianeta calcistico. La faccia<br />

della solidarietà, del gesto di aiuto<br />

verso chi ha bisogno, di chi soprattutto<br />

nei paesi del terzo mondo ogni<br />

giorno lotta con grande difficoltà<br />

per sopravvivere. In America del<br />

sud, in Africa, in Asia, nella parte<br />

meno sv<strong>il</strong>uppata dell’Europa . Senza<br />

dimenticare anche situazioni nel nostro<br />

paese che coinvolgono soprattutto<br />

gli immigrati E qui entra in<br />

scena, per quanto riguarda <strong>il</strong> Siena,<br />

don Gaetano. “Il mio ruolo nel consiglio<br />

d’amministrazione della società<br />

bianconera – spiega - è quello<br />

di occuparmi specificamente delle<br />

varie iniziative relative alla solidarietà.<br />

Devo dire con tutta sincerità<br />

che io non sapevo che nel calcio esistessero<br />

questi aspetti. Ma ho scoperto<br />

che esistono, e sono molte attività<br />

del genere, non solo a Siena”.<br />

Ad essere coinvolti sono le società, i<br />

tifosi, e anche gli stessi giocatori.<br />

Che spesso non pubblicizzano ciò<br />

che fanno. Un lavoro impegnativo<br />

per don Gaetano che, da sacerdote,<br />

deve seguire a Siena le anime di<br />

quattro parrocchie del centro storico.<br />

“Certamente – aggiunge – si potrebbe<br />

fare molto di più. Ma gli impegni<br />

di lavoro non mi mancano. Al<br />

Siena posso dedicare poco tempo .<br />

Ma quello che mi interessa molto<br />

sono proprio queste iniziative per<br />

aiutare gli altri. L’anno scorso ad<br />

esempio fu dedicato agli anziani. E<br />

tutte le società italiane si dettero da<br />

fare per realizzare case di riposo,<br />

una al nord, una al centro e una al<br />

sud. Noi in particolare ci siamo dati<br />

fare con <strong>il</strong> Campansi al quale la società<br />

ha regalato un maxischermo<br />

per gli anziani per vedere la televi-<br />

sione”. L’elenco delle iniziative benefiche<br />

sulle quali ha lavorato Don<br />

Gaetano comprende anche una raccolta<br />

di fondi a favore di una ragazza<br />

che aveva necessità di un intervento<br />

all’anca negli Stati uniti,<br />

l’offerta a suor Ginetta che si occupa<br />

dei poveri a San Girolamo di un<br />

intero camion di vestiti per i poveri,<br />

le adozioni a distanza fatte dal club<br />

di tifosi di Montaperti, la raccolta di<br />

fondi da parte di tifosi di Castellina<br />

per realizzare una scuola alla periferia<br />

di Man<strong>il</strong>a diretta da una suora.<br />

“Questo calcio devo dire che non è<br />

solo violenza. Io sono dentro al<br />

Siena per questo impegno” ricorda<br />

don Gaetano. “ Poi ci sono anche i<br />

giocatori del Siena, di cui non posso<br />

dire <strong>il</strong> nome, che si danno da fare. E<br />

fanno molto. Ad esempio Gattuso<br />

del M<strong>il</strong>an ha una fondazione per fare<br />

beneficenza tanto per parlare di un<br />

giocatore famoso. Molti giocatori<br />

del Siena vengono da me e mi chiedono<br />

come potersi muovere in questo<br />

settore. E fanno delle belle offerte.<br />

È successo a Natale e Pasqua.<br />

Questi giocatori non dobbiamo vederli<br />

solo come dei mercenari e<br />

basta. Ma c’è anche chi pensa a<br />

opere di carattere sociale. Per me è<br />

un’esperienza meravigliosa. Non<br />

avrei mai creduto che lo sport fosse<br />

così. Per questo e per quanto posso,<br />

mi ci impegno. Anche per lanciare un<br />

messaggio positivo”. ■

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