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mance o il teatro politico. Sapevano a malapena suonare, un<br />

aspetto che per i Crass non è mai stato rilevante.<br />

Così come per molte avanguardie artistiche e culturali come<br />

il dadaismo, per i Crass la musica non era che un mezzo<br />

d’espressione come qualunque altro. Era lo strumento attraverso<br />

il quale far circolare progetti del tutto utopici e, proprio<br />

per questo, raggiungibili.<br />

La pace nel mondo può essere un buon motivo per fare musica,<br />

ma i Crass erano anche consapevoli, soprattutto dopo lo<br />

scoppio della guerra delle Falkland, che i limiti di una band<br />

erano enormi. Hanno sempre fatto in modo che il pubblico si<br />

sentisse direttamente coinvolto dalle loro dichiarazioni e dalle<br />

idee che facevano circolare incessantemente attraverso centinaia<br />

di volantini, fanzine, manifesti e slogan. Nel tentativo di<br />

superare il concetto di spettacolo e spettatore, le esibizioni dei<br />

Crass si avvicinavano a forme di teatro politico nelle quali obbligavano<br />

il pubblico a scontarsi con i propri limiti, invece che<br />

trattarlo come un consumatore passivo della controcultura. È<br />

un punto importante che ci riporta all’idea di “immediatismo”<br />

di Hakim Bey, quando parla del teatro:<br />

Anche così, tuttavia, il teatro occupa un posto molto più elevato<br />

nella scala immaginativa di altri e più recenti media, come<br />

il cinema. Perlomeno, in teatro, gli attori e gli spettatori<br />

sono fisicamente presenti nello stesso spazio e ciò permette la<br />

creazione di ciò che Peter Brook chiama “l’invisibile catena<br />

d’oro”, la famosa magia del teatro. Con il film invece la catena<br />

è spezzata. Sempre uguale a se stesso, il film nega in realtà al<br />

proprio pubblico di partecipare.<br />

Il profondo malessere che trapela dai loro testi – con richiami<br />

continui alla responsabilità di ognuno di fronte alla miseria e<br />

all’oppressione –, così come gli attacchi spietati contro certe<br />

persone o gruppi, non sono altro che disperati e impellenti<br />

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