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iniziammo a scivolare in direzioni diverse, e in alcuni casi lontano<br />
dalla Dial House.<br />
Andy Palmer (B.A. Nana) fu il primo ad andarsene. Intraprendendo<br />
quello che allora sembrava un comportamento<br />
molto giudizioso, scelse di farsi comprare così da poter ritornare<br />
alle arti visive che aveva abbandonato sette anni prima. Il<br />
mio cuore era bello che spezzato. Un altro sogno sembrava già<br />
essere terminato.<br />
Avendo fondato la Dial House nel 1968 come comunità<br />
aperta, l’abbandono generale non era ciò che desideravo, ma è<br />
quello che successe e dovetti accettarlo. Era già capitato una<br />
volta prima della fine dell’era hippy, ma almeno questa volta<br />
quelli che se ne andarono lo fecero con una sorta di sicurezza<br />
economica.<br />
Nel 1978, contro l’opposizione di alcuni componenti della<br />
band dubbiosi che l’idea fosse diventata “un po’ troppo capitalista”,<br />
avevo fatto pressione per aprire una nostra etichetta,<br />
la Crass Records. Con l’aiuto di John Loder (un mio amico che<br />
aveva creato i Southern Studios, dove avevamo registrato il nostro<br />
primo album), l’etichetta divenne rapidamente una fiorente<br />
attività creativa. Oltre a voler finanziare i nostri stessi<br />
progetti e quelli di altri pensatori radicali, speravo che l’etichetta<br />
potesse assicurare una sicurezza economica per gli abitanti<br />
della Dial House e per chiunque della band decidesse un<br />
giorno di cambiar strada. Il progetto si rivelò inaspettatamente<br />
valido.<br />
Nel corso degli anni fino al nostro scioglimento, la Dial<br />
House e suoi abitanti ebbero un ruolo centrale in quello che la<br />
gente percepiva essere il volto pubblico dei Crass, come se non<br />
potessero esserci l’uno senza l’altra, il che è vero in parte, anche<br />
se non totalmente. Se altri membri della band si crearono<br />
nuove vite, Steve, Gee e io lottammo con l’eredità rimasta.<br />
Non fu facile: continuarono ad arrivare sacchi di lettere, il telefono<br />
non cessava di squillare, visitatori arrivavano a tutte le<br />
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