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Appunti delle lezioni di MIGLIORAMENTO GENETICO DEGLI ...

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Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari – Facoltà <strong>di</strong> Agraria - Corso <strong>di</strong> Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie<br />

Miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica<br />

____________________________________________________________________________________<br />

Esempio 3.4 Calcoliamo il VR <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo utilizzando i dati dell'esempio 3.3.<br />

q M AA Aa aa<br />

0,3 1220 960 -640 -2240<br />

0,6 80 2640 440 -1760<br />

0,9 -1420 5040 2240 -560<br />

Il VR è anche in<strong>di</strong>cato come valore genotipico ad<strong>di</strong>tivo (A), o più semplicemente<br />

valore ad<strong>di</strong>tivo, e rappresenta la porzione del genotipo che esprime il carattere in<br />

forma ad<strong>di</strong>tiva. Se un animale ha una progenie numerosa, i figli avranno un <strong>di</strong>verso<br />

VR in funzione dell'allele che hanno ricevuto dai genitori. Il valore me<strong>di</strong>o della<br />

progenie sarà perciò la semisomma del VR paterno (At) e <strong>di</strong> quello materno (Am) e<br />

sarà uguale al fenotipo me<strong>di</strong>o; in simboli:<br />

_ _<br />

[6] Pf = Af = 1/2(At + Am)<br />

3.2.4 La deviazione <strong>di</strong> dominanza<br />

Il valore riproduttivo è una parte del valore genotipico (G) <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo; la<br />

restante parte è la deviazione <strong>di</strong> dominanza, se esiste. Nel caso dei due alleli presi<br />

ad esempio in precedenza, la deviazione <strong>di</strong> dominanza deriva dal risultato che si<br />

ottiene quando i due alleli sono presi assieme: se questo è la me<strong>di</strong>a dei singoli<br />

effetti, non c'è deviazione <strong>di</strong> dominanza e pertanto il valore genetico ad<strong>di</strong>tivo A è<br />

uguale a quello complessivo G; altrimenti esiste una interazione fra gli alleli e G è<br />

<strong>di</strong>verso da A, per cui:<br />

[7] G = A + D<br />

cioè il valore genotipico <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduò è dato dalla somma del suo valore ad<strong>di</strong>tivo<br />

e della deviazione <strong>di</strong> dominanza (D).<br />

Esempio 3.5 Ripren<strong>di</strong>amo ora il valore genotipico dell'esempio 3.1 in cui AA =<br />

9000 kg, Aa = 8000 kg e aa = 5000 kg; in questo esempio l'eterozigote presentava<br />

un valore genotipico superiore alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quelli dei due genotipi omozigoti, per<br />

cui la dominanza era stata in<strong>di</strong>cata con h=1000. Calcoliamo ora le tre quantità<br />

G, A e D nell'ipotesi <strong>di</strong> una frequenza <strong>di</strong> a q=0,3; la me<strong>di</strong>a della popolazione M,<br />

calcolata secondo la [4] è <strong>di</strong> kg 8220; il VR (valore ad<strong>di</strong>tivo) è già stato calcolato<br />

ed è riportato nella tabella dell'esempio 3.4 (si noti che la me<strong>di</strong>a. calcolata coma<br />

scostamento dal punto zero arbitrario 7000, è 1220 coincidente con gli attuali<br />

8220 kg):<br />

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