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Appunti delle lezioni di MIGLIORAMENTO GENETICO DEGLI ...

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Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari – Facoltà <strong>di</strong> Agraria - Corso <strong>di</strong> Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie<br />

Miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica<br />

____________________________________________________________________________________<br />

4.2 La stima dell'ere<strong>di</strong>tabilità<br />

I meto<strong>di</strong> per la stima dell'ere<strong>di</strong>tabilità sono in genere complessi e la loro trattazione<br />

particolareggiata esula dagli scopi <strong>di</strong> queste note. In generale essi sono basati sulla<br />

misurazione <strong>di</strong> fenotipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse migliaia <strong>di</strong> animali legati fra loro a due a due dallo<br />

stesso grado <strong>di</strong> parentela.<br />

I due principali meto<strong>di</strong> impiegati per la stima <strong>di</strong> questo parametro sono l’analisi<br />

della varianza fra gruppi <strong>di</strong> mezzi fratelli e la regressione fra parenti.<br />

Il primo metodo si basa sull’analisi della varianza con l’impiego <strong>di</strong> un modello<br />

lineare che comprende, oltre la me<strong>di</strong>a della popolazione (μ), l’effetto residuo (e) che<br />

esprime l’entità degli effetti ambientali casuali, gli effetti paterni (At) e quelli<br />

materni (Am):<br />

[6] y = μ + At + Am + e<br />

la cui stima <strong>delle</strong> varianze è possibile sulla base della covarianza tra fratelli (F) e<br />

mezzi fratelli (MF) come segue:<br />

V(At) = COV (MF); V(Am) = COV(F) - COV(MF)<br />

in quanto (in assenza <strong>di</strong> una quota <strong>di</strong> ambiente comune, come vedremo meglio in<br />

seguito) la variabilità comune dei mezzi fratelli stima la quota <strong>di</strong> varianza <strong>di</strong> origine<br />

paterna, mentre quella materna è stimata dalla <strong>di</strong>fferenza fra covarianza tra fratelli<br />

pieni e mezzi fratelli.<br />

Una volta stimate le varianze, ricordando che i mezzi fratelli hanno in comune 1/4<br />

della varianza genetica ad<strong>di</strong>tiva V(A) (ricor<strong>di</strong>amo che dalla [6] del capitolo 3 si ha<br />

che Af = ½ (At + Am) per cui V(Af) = 1/4V(At) + 1/4V(Am) + esc, dove esc =<br />

effetto <strong>di</strong> segregazione casuale, cioè la quota della variabilità apportata dal crossing<br />

over), è possibile calcolare il valore <strong>di</strong> h 2 con la formula:<br />

[7] h 2 = 4V(At)/ [V(At)+V(Am)+V(e)]<br />

Esempio 4.2 (tratto da Minvielle) Consideriamo l’incremento ponderale me<strong>di</strong>o<br />

giornaliero dalla nascita a 90 kg <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> suini <strong>di</strong> razza Duroc; i dati sono<br />

relativi a 122 padri, a 1099 madri e a 8540 suini.<br />

Con l’impiego della procedura REML dell’analisi gerarchica (cioè le madri sono<br />

classificate entro i padri) della varianza si ottiene:<br />

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