Termoli - sito in costruzione

Termoli 2010 - Qui centrosinistra
Una riunione alla quale non hanno
preso parte gli esponenti
di Costruire Democrazia
Caterina ha chiesto del tempo per parlare con gli iscritti e con Di Pietro della candidatura
L’Idv ascolta e il Pd... aspetta
COME se fosse una puutata
del Grande Fratello
adesso toccherà agli altri
"inquilini della casa" (in
questo caso ideologicamente
rappresentata dalla
coalizione di centrosinistra)
decidere se quel
nome dovrà andare in nomination
(cioè alle elezioni
comunali), o se, al contrario,
dovrà essere sbattuto
fuori dalla porta.
E come se si trattasse
di un parto è iniziata la
lunga notte di "doglie" per
il Partito Democratico.
Domani, con tutta probabilità,
si saprà il risultato
del "confessionale" indetto
dai vertici dell’Italia
dei Valori con i propri
rappresentanti.
Le "doglie" dovrebbero
finire domani quando, nel
bene o nel male, si sapranno
le decisioni dei
rappresentanti dell’Italia
dei Valori.
La giornata, infatti, è
iniziata con la convocazione
del tavolo politico fatta
Ieri il tavolo tra i partiti della coalizione
Proposto il nome di Antonio D’Ambrosio
dal segretario del Partito
Democratico, Danilo
Leva. Una convocazione
che era stata annunciata
dallo stesso Leva durante
la serata di giovedì, al
termine dell’assemblea
degli iscritti che aveva
sancito la "candidatura"
di D’Ambrosio.
«L’obiettivo è quello di
Parla Massimo Romano, presidente di Costruire Democrazia
«Decideremo solo sul nome
ufficiale del tavolo politico»
«L’ABBIAMO detto circa
un mese fa: non abbiamo
intenzione di partecipare
al tavolo politico
ma ci riserveremo di
decidere sul nome che
uscirà da quel tavolo politico.
E mi sembra che
allo stato dei fatti il tavolo
non abbia prodotto
alcun nome ufficiale».
Liquida in questo
modo la domanda sulla
loro non partecipazione
Massimo Romano
al tavolo politico che si è
tenuto nella giornata di
ieri Massimo Romano,
presidente di «Costruire
Democrazia».
Il movimento politicoculturale
era stato invitato
a partecipare ai lavori
della riunione di coalizione
che si è tenuta
nella giornata di ieri.
Degli esponenti del movimento,
però, nessuno è
stato presente alla riu-
nione.
«Per noi il nome è
quello di Filippo Monaco
- ha continuato Romano
riferendosi alla conferenza
stampa nella quale
il senatore Giuseppe
Astore aveva annunciato
la partecipazione del
movimento accanto al
nome dell’ex vicesindaco
di Termoli - non credo
che si saranno ripensamenti»,
taglia corto Romano
impegnato nel pomeriggio
di ieri in un incontro
con i rappresentanti
della sua lista, il
senatore Astore e, appunto,
quel Filippo Monaco
che con la sua autocandidatura
da un lato
ha unito una parte del
centrosinistra ma
dall’altro lato ha finito di
spaccare quel Partito
Democratico che adesso
sta provando la "carta
D’Ambrosio".
«Spero - ha concluso il
consigliere regionale ex
IdV - che si ritrovi l’unità
del centrosinistra soprattutto
alla luce del
fatto che a spaccarsi,
adesso, è stato il centrodestra».
Mic. Bev.
riunire il centrosinistra.
Dato che il centrodestra è
spaccato sarebbe da pazzi
non andare tutti insieme»,
era stata la conside-
razione di una larga parte
degli addetti ai lavori. E
così è stato: tra le rimostranze
di una parte degli
iscritti che avrebbero appoggiato
il nome di Filip-
po Monaco, al tavolo politico
è stato portato quello
di D’Ambrosio.
E così è stato: al tavolo
politico di ieri mattina il
nome è stato posto all’attenzione
degli altri colleghi
di partito. Una riunione
dove, però, hanno preso
parte, oltre a Leva e
Totaro, solo Mauro Natalini
(coordinatore di Sinistra
e Libertà) e Giuseppe
Caterina (coordinatore
dell’Italia dei Valori).
Non hanno preso parte
al tavolo, invece, gli esponenti
di «Costruire Democrazia».
Il segretario del
Pd, Danilo Leva, aveva
affermato, alla fine
dell’assemblea degli
iscritti dell’altra sera, la
volontà di coinvolgere gli
esponenti del movimento
politico e culturale.
Oggi la giornata decisiva
per le sorti della coalizione
di centrosinistra al
Comune di Termoli.
Michela Bevilacqua
Le considerazioni dell’ex coordinatore dell’ufficio politico
Designato all’unanimità,
«ma l’Idv non mi accetta»
LUI si dice tranquillo, ma
le parole soppesate e il
tono serio con il quale
parla per telefono fanno
intendere tutt’altro. E ha
ragione dato che quella
che si sta giocando in
queste ore è la partita più
importante per Antonio
D’Ambrosio. Nominato
alla quasi unanimità
dall’assemblea degli
iscritti del Pd, l’ex coordinatore
dell’ufficio politico
dei democratici sta aspettando
il "verdetto finale".
Come in una sorta di
«Grande Fratello» della
politica, D’Ambrosio sta
aspettando che qualcuno
gli comunichi se sarà lui
il ’nominato’ per andare
alle elezioni contro Remo
Di Giandomenico, Antonio
Di Brino e Antonio
Fasciano. «Mi ha
fatto piacere essere designato
alla quasi unanimità
e che la dirigenza
del partito mi dia il suo
sostegno», ha affermato
D’Ambrosio. Il problema
di fondo, in questo momento,
non è neanche
tanto la candidatura di
Filippo Monaco quanto
il parere dell’Italia dei
Valori che, è inutile na-
scondercelo, non ha mai
visto di buon occhio la
candidatura dell’esponente
del Pd. «L’IdV non accetta
il mio nome - ha affermato
D’Ambrosio - vediamo
quello che succederà.
Il tavolo è stato sospeso
perché il partito di Di
Pietro deve parlare con i
suoi. Mi sembra strano.
Non capisco il motivo per
il quale stanno perdendo
tutto questo tempo». E
Antonio D’Ambrosio
mentre D’Ambrosio parla
e le lancette dell’orologio
corrono inesorabili e veloci,
nella sede di via Cannarsa
del Pd, dopo la sospensione
del tavolo politico,
i vertici si sono riuniti
per tracciare il punto
della situazione. «E’ probabile
- ha concluso
D’Ambrosio - che tutto si
deciderà nella giornata di
domani (oggi, ndr)».
Mic. Bev.