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Catalogo PDF - Tagliacozzo

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anche quando esso volge verso ciò che noi umani<br />

convenzionalmente chiamiamo “fine”.<br />

Con il suo spirito provocatorio, disturbing, e al<br />

tempo stesso profondamente sentimentale - “romantico”<br />

nell’ispirazione letteraria, musicale più<br />

classicamente tedesca ma ancor di più, dal punto<br />

di vista cinematografico, devotamente “viscontiana”<br />

che lo caratterizza - Lars von Trier propone<br />

un moderno affresco di apocalisse, con la sua particolare<br />

attenzione alla qualità femminile, espressa<br />

in particolare nelle finestre sull’animo rappresentate<br />

dalle due sorelle, Justine e Claire, specchio<br />

una dell’altra. Di fronte alla fine del mondo, la solitudine<br />

vissuta al limite della depressione di Justine<br />

(Kirsten Dunst) trova la sua dimensione<br />

ideale: il turbamento che sempre l’accompagna<br />

davanti a un infinito “leopardiano” si acquieta e ritrova<br />

un senso più umano di condivisione con l’altro.<br />

Tra i firmatari negli anni ’90 del manifesto del<br />

cinema DOGMA per un utilizzo nel cinema del digitale<br />

teso, al di là della finzione della messa in<br />

scena, alla rappresentazione delle possibili e diverse<br />

verità del contingente, von Trier anima l’ambiente<br />

naturale artefatto ma spietatamente<br />

autosufficiente che circonda le vite dei protagonisti<br />

reinterpretando l’immaginario pittorico, musicale,<br />

letterario di capolavori dell’arte - da John Everett<br />

Millais a Pieter Bruegel, da Richard Wagner a Caravaggio<br />

- traformandolo gradualmente in soggetto<br />

vivo, agente e dialogante con chi può<br />

finalmente ascoltarlo (Justine e il nipotino e, gradualmente,<br />

Claire). (Veronica Flora)<br />

FESTIVAL E PREMI<br />

Miglior film, migliori scenografie e miglior fotografia alla<br />

24esima edizione degli European Film Awards, l’Oscar<br />

europeo<br />

Kirsten Dunst, miglior attrice al Festival di Cannes 2011<br />

INTRODUCE IL FILM<br />

KATIA IPPASO<br />

(Giornalista, scrittrice, tiene seminari di critica<br />

teatrale, cinematografica e drammaturgia presso<br />

la Sapienza, Università di Roma)<br />

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