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Catalogo PDF - Tagliacozzo

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Giovedì 16 agosto | CInEMA<br />

Piazzetta Tre Molini, ore 21.15<br />

Diaz<br />

Italia, 2012, 120 min<br />

rEGIA Daniele Vicari<br />

SOGGETTO Daniele Vicari<br />

SCENEGGIATURA Daniele Vicari,<br />

Laura Paolucci<br />

PRODUZIONE Fandango, Le Pacte,<br />

Mandragora Movie.<br />

DISTRIBUZIONE Fandango<br />

FOTOGRAFIA Gherardo Gossi<br />

MONTAGGIO Benni Atria<br />

MUSICHE Teho Teardo<br />

SCENOGRAFIA Marta Maffucci<br />

COSTUMI Roberta Vecchi,<br />

Francesca Vecchi<br />

CAST Claudio Santamaria (Max Flamini), Jennifer<br />

Ulrich (Alma Koch), Elio Germano (Luca Gualtieri),<br />

Davide Iacopini (Marco)<br />

SINOSSI<br />

Diaz è il nome della scuola di Genova, diventata<br />

tristemente celebre nel luglio 2001 in occasione<br />

del Vertice G8.<br />

Il film narra l’intervento della polizia nella scuola<br />

Diaz di Genova, edificio in cui si trovavano i manifestanti<br />

contro il summit internazionale, nella notte<br />

tra il 21 e il 22 luglio 2001. Nelle dichiarazioni, Daniele<br />

Vicari racconta di aver lavorato alla ricostruzione<br />

dei fatti tenendosi strettamente vicino alle<br />

testimonianze e ai resoconti dei processi.<br />

Il film si sviluppa attraverso l’intreccio delle vicende<br />

di alcuni protagonisti. Il regista Vicari ha<br />

spiegato: “Dopo la sentenza di primo grado che<br />

assolveva i vertici della Polizia, con Domenico Procacci<br />

abbiamo avvertito l’urgenza di capire. Una<br />

volta letti gli articoli e visti tutti i documentari, ci<br />

siamo resi conto di quanto questo non bastasse.<br />

Serviva una chiave di lettura, qualcosa che fosse<br />

all’altezza dell’accaduto: la Diaz somiglia a un atto<br />

di guerra e come nelle guerre abbiamo rintracciato<br />

i destini incrociati e la pluralità delle esperienze”.<br />

ABOUT<br />

Tutta la concitazione, l’affanno, l’orrore del penultimo<br />

atto del G8, in un film ammirevole per ambizione<br />

produttiva, controllo del racconto,<br />

accuratezza dell’esecuzione. Tutto ciò che fino a<br />

ieri sapevamo dagli atti giudiziari, dalle inchieste e<br />

dai libri dedicati all’inferno della Diaz, travasato<br />

nelle immagini di un film espanso e corale che aggiorna<br />

la lezione della Battaglia di Algeri di Pontecorvo<br />

o di Z-L’orgia del potere di Costa-Gavras,<br />

all’epoca delle videocamere portatili, dell’informazione<br />

sempre più diffusa e sempre più controllata,<br />

delle verità così scioccanti da sfidare la rappresentazione.<br />

Perché è difficilissimo dare forma a tragedie<br />

come queste senza semplificare i fatti, ricattare<br />

lo spettatore, o viceversa addolcire i toni. E il potente<br />

J’accuse di Daniele Vicari è un’impresa senza<br />

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