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Sieog 2-2008

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ESAME ECOGRAFICO DEL<br />

SISTEMA NERVOSO CENTRALE<br />

FETALE: LINEE GUIDA PER<br />

L’ESAME DI BASE E PER LA<br />

NEURO SONOGRAFIA FETALE<br />

Ultrasound Obstet Gynecol 2007; 29: 109-116.<br />

Linee Guida stilate sotto il patrocinio dell’ISUOG<br />

Presidente Prof. D. Paladini, Università di Napoli<br />

G. Malinger1,A. Monteagudo2, G. Pilu3, I.Timor-<br />

Tritsch2,A.Toi4 1 Fetal Neurology Clinic, Department of Obstetrics and<br />

Gynecology,Wolfson Medical Center,Tel-Aviv University,<br />

Israel<br />

2 Department of Obstetrics and Gynecology, New York<br />

University School of Medicine, New York, USA<br />

3 Department of Obstetrics and Gynecology, University<br />

of Bologna, Italy<br />

4 Department of Medical Imaging, Mount Sinai Hospital,<br />

University of Toronto, Canada<br />

Traduzione a cura di:<br />

Dott.ssa G. Zabbara<br />

Unità di Medicina Materno Fetale dell’Università di<br />

Torino (Direttore Prof.T.Todros)<br />

INTRODUZIONE<br />

Le anomalie del Sistema Nervoso Centrale (SNC) costituiscono<br />

una delle più comuni patologie malformative<br />

congenite. I difetti del tubo neurale sono le più frequenti<br />

malformazioni del SNC: 1-2 casi ogni 1.000 nati.<br />

L’incidenza delle malformazioni intracraniche con tubo<br />

neurale integro è incerta, poichè probabilmente la maggior<br />

parte di queste non vengono riconosciute alla nascita<br />

e diventano evidenti solo in seguito. Studi di followup<br />

a lungo termine suggeriscono comunque che l’incidenza<br />

potrebbe essere più alta dell’1% (1).<br />

L’ecografia è stata usata per quasi trent’anni come la principale<br />

metodica per diagnosticare le anomalie del SNC<br />

fetale. Lo scopo di queste Linee Guida è di analizzare gli<br />

aspetti tecnici di un approccio ottimale allo studio dell’encefalo<br />

nel corso dell’ecografia che viene effettuata per<br />

valutare l’anatomia fetale; in questo documento le indicazioni<br />

fornite saranno utili allo svolgimento di un esame<br />

di base.<br />

La valutazione dettagliata del SNC fetale (neurosonografia<br />

fetale) è anche possibile ma richiede competenze specifiche<br />

e sofisticate apparecchiature. Questo tipo di esame,<br />

talora integrato con ecografia tridimensionale, è indicato<br />

nelle gravidanze ad aumentato rischio per anomalie<br />

del SNC.<br />

Negli ultimi anni la Risonanza Magnetica fetale è emer-<br />

28<br />

sa come una promettente nuova tecnica che potrebbe<br />

aggiungere importanti informazioni in casi selezionati e<br />

principalmente dopo le 20-22 settimane (2, 3), sebbene<br />

i suoi vantaggi rispetto agli ultrasuoni rimangono oggetto<br />

di discussione (4, 5).<br />

CONSIDERAZIONI GENERALI<br />

Età gestazionale<br />

L’aspetto dell’encefalo e del midollo cambiano completamente<br />

nel corso della gravidanza. Al fine di evitare errori<br />

diagnostici è importante avere familiarità con la normale<br />

morfologia del SNC nelle differenti epoche gestazionali.<br />

La maggior parte degli sforzi per diagnosticare le<br />

anomalie del SNC si concentrano nel secondo trimestre<br />

(6-11). L’esame di base è infatti di solito eseguito intorno<br />

a 20 settimane di età gestazionale. Qualche anomalia<br />

potrebbe essere evidenziata nel primo trimestre e nelle<br />

prime fasi del secondo trimestre.Anche se queste possono<br />

rappresentare una minoranza, di solito sono gravi<br />

e pertanto meritano particolare considerazione. E’ vero<br />

che l’esame precoce richiede competenze specifiche, tuttavia,<br />

è sempre opportuno prestare particolare attenzione<br />

alla testa fetale e al cervello in età precoce. Il vantaggio<br />

di un’ecografia precoce mirata al SNC fetale (14-16<br />

settimane) è che le ossa della teca cranica sono sottili e<br />

il cervello può essere studiato da quasi tutte le angolazioni.<br />

Di solito una soddisfacente valutazione del SNC<br />

fetale può essere ottenuta nel secondo e terzo trimestre<br />

di gravidanza. Nelle fasi finali della gravidanza la visualizzazione<br />

delle strutture intracraniche è spesso ostacolata<br />

dall’ossificazione della teca cranica.<br />

Fattori tecnici<br />

Trasduttori ecografici<br />

Le sonde ecografiche ad alta frequenza aumentano la risoluzione<br />

spaziale ma diminuiscono la penetrazione del<br />

fascio ecografico. La scelta di sonde e di frequenze operative<br />

ottimali è influenzata da numerosi fattori quali: l’habitus<br />

materno, la posizione fetale e l’approccio utilizzato.<br />

La maggior parte degli esami di base sono effettuati<br />

in modo soddisfacente con sonde transaddominali di 3-<br />

5 MHz. La neurosonografia fetale richiede frequentemente<br />

l’esame ecografico transvaginale che è di solito effettuato<br />

con sonde tra 5 e 10 MHz (12-13). L’ecografia 3D<br />

può facilitare l’esame dell’encefalo e della colonna vertebrale<br />

(14-15).<br />

Parametri relativi all’immagine<br />

L’esame ecografico è nella maggior parte dei casi eseguito<br />

con metodica bidimensionale. L’uso dell’armonica<br />

nelle immagini può migliorare la visualizzazione dei dettagli<br />

anatomici più fini soprattutto nelle pazienti con alta<br />

impedenza acustica. Possono essere usati, principalmente<br />

per l’identificazione dei vasi cerebrali, nello studio neurosonografico<br />

il Color e il Power Doppler. E’ necessario<br />

il corretto adeguamento della frequenza di ripetizione degli<br />

impulsi (le principali arterie cerebrali hanno le velo-

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