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Cavie e chimere - Comune di Parma

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“Appena due anni,” rispose quello, incrociando le mani sulla scrivania “ ma ho fatto<br />

numerosi stage e sono stato il primo nella selezione, peraltro <strong>di</strong>fficilissima, per ottenere<br />

questo posto. E senza raccomandazione: i miei fanno la bidella e lo scultore”<br />

Che simpatico ragazzo.<br />

“Ma dunque, spiegatemi un poʼ: il signore vorrebbe soggiornare qui? Come si chiama?”<br />

I due figli tacevano. Ora toccava a lui.<br />

“Arca<strong>di</strong>o Filimenghi, <strong>di</strong> Costa Martinello, frazione <strong>di</strong> Lido Libero. Questi sono i miei figli,<br />

Attilio e Angelo, e mi hanno consigliato <strong>di</strong> affidarmi a voi perché, non so se lo sapete, ma<br />

entro questa settimana il Po andrà in piena...”<br />

“Certo, certo,” lo interruppe il dottore “ noi siamo fuori pericolo, ma anche abbastanza<br />

vicini alle vostre zone”<br />

“Eh sì, e quin<strong>di</strong> tutto verrà inondato, anche le case. Per evitare qualche trage<strong>di</strong>a, hanno<br />

pensato a questo posto: è al sicuro e ho tutto le cure che servono ad un vecchio <strong>di</strong><br />

ottantʼanni...”<br />

“Ottantʼanni? Caspita, pensavo ne avesse settanta! Si tiene splen<strong>di</strong>damente!”<br />

Arca<strong>di</strong>o sorrise, orgogliosissimo. Ma Attilio mise freno ai convenevoli.<br />

“La signorina allʼingresso ci ha dato praticamente tutte le informazioni necessarie. Lei può<br />

<strong>di</strong>rci <strong>di</strong> più? Non so, sui trattamenti che fate, le me<strong>di</strong>cine che prescrivete... e soprattutto se<br />

questa perfezione non è tutto un inganno...”<br />

Il Dr. Celeste si fece più serio. Si sporse leggermente e si schiarì la voce.<br />

“Immagino che Assunta vi abbia detto quel che solitamente si <strong>di</strong>ce per primo, cioè gli spazi<br />

a <strong>di</strong>sposizione, il costo e le cose essenziali che fanno star bene un nostro pensionante. Io<br />

posso aggiungere solo poche cose, perché la politica del S. Pancrazio è molto semplice,<br />

volutamente facile per non <strong>di</strong>sorientare nessuno, cosa che capita spessissimo e ritengo<br />

sia un errore madornale in unʼistituzione importante come quella ospedaliera.”<br />

Già questo gli fece guadagnare molti punti.<br />

“Il costo, vi è stato detto, è complessivamente <strong>di</strong> € 300 e comprende la camera da letto, il<br />

bagno, i pasti e gli eventuali farmaci che un pensionato avesse la necessità <strong>di</strong> prendere,<br />

nel caso un me<strong>di</strong>co, nel corso della sua permanenza qui, gli riscontrasse un problema<br />

fisico. Noi siamo pagati a parte, quin<strong>di</strong> da voi non pren<strong>di</strong>amo e non preten<strong>di</strong>amo niente,<br />

come è giusto che sia.”<br />

“Come mai così pochi?” domandò Angelo.<br />

“Beh, faccia trecento per duecento e ha già la risposta! Sono a sufficienza per avere un<br />

posto pulito e da mangiare, ovvio non pane e acqua; siamo del parere che far pagare<br />

tanto per prodotti scadenti o non adatti alla sod<strong>di</strong>sfazione dei pensionanti è una follia. Noi<br />

cerchiamo <strong>di</strong> avere lʼessenziale <strong>di</strong> ottima qualità, non spen<strong>di</strong>amo per cose inutili come<br />

attività o giochi per anziani, che pure li o<strong>di</strong>ano, no?”<br />

Arca<strong>di</strong>o annuì, sempre più speranzoso <strong>di</strong> fare una più approfon<strong>di</strong>ta conoscenza con<br />

questʼuomo illuminato. Il quale continuò, con quel modo deciso ma sereno e semplicissimo<br />

da comprendere.<br />

“I pensionanti vengono visitati ogni giorno dai me<strong>di</strong>ci, quin<strong>di</strong> o da me o dai miei colleghi, e<br />

una volta alla settimana anche da psicologi, onde evitare che un pensionante, pur non<br />

manifestando alcun malessere fisico, impazzisca o viva una sgradevole situazione<br />

interiore senza che nessuno lo sappia. Questo non vuol <strong>di</strong>re che a lei, signor Filimenghi, le<br />

toccherà prendere farmaci ogni ora, a caso; se una persona non ha bisogno del lassativo<br />

o del sonnifero o <strong>di</strong> che altro, perché dovremmo darglielo? Sarebbe uno spreco <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> e<br />

danneggerebbe il corpo del poveretto. Prescriveremo un farmaco solo se lo riterremo<br />

opportuno. E non obblighiamo un pensionante ad un trattamento <strong>di</strong> cui non necessita.<br />

Voglio <strong>di</strong>re, uno a settanta, ottantʼanni è vecchio, ma ragiona ancora nella maggior parte<br />

dei casi, non è stupido ed è dotato <strong>di</strong> auto-consapevolezza, capisce cosa è giusto e cosa<br />

sbagliato, non si tratta <strong>di</strong> neonati o <strong>di</strong> animali...”<br />

“A proposito,” lo interruppe Attilio “ il S. Pancrazio ospita anche bambini e animali...”

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