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Cavie e chimere - Comune di Parma

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A Clau<strong>di</strong>o non era toccata questa sorte; forse, una anche peggiore. E chissà se<br />

lʼavrebbero mai più rivisto.<br />

Quel pomeriggio, tornarono sul campo <strong>di</strong> battaglia per rimettere al loro posto le pagine<br />

rubate. Tuttavia, decisero <strong>di</strong> <strong>di</strong>vidersi, unʼidea più intelligente: Luciana e Ivo riportarono la<br />

documentazione al reparto animali, mentre Arca<strong>di</strong>o ed Ersilia si occuparono <strong>di</strong> quello dei<br />

bambini. Gaspare fu costretto a rimanere in camera, perché da assente era molto più utile;<br />

la scelta non lo offese, anzi. Quel freddo non gli faceva affatto bene alle ossa.<br />

“Ci troviamo tutti allʼingresso del nostro reparto, <strong>di</strong>ciamo... fra unʼoretta massimo?” <strong>di</strong>sse<br />

Luciana. Gli altri assentirono.<br />

Così, tenendosi stretto Ivo, che neanche era entrato e già piagnucolava, sfruttò le proprie<br />

doti recitative e tornò al banco dellʼaccettazione per gli animali. Ma non aveva pensato ad<br />

un dettaglio: ora al banco era seduto Leonardo, un ragazzo alto, gobbo e smilzo con gli<br />

occhiali da miope, tutto vestito <strong>di</strong> nero, il camice abbandonato su un appen<strong>di</strong>abiti alle sue<br />

spalle.<br />

“E ora?” fece Ivo, ritraendosi il più possibile verso la porta, per scappare “Non dovevamo<br />

farlo... non dovevamo farlo... sono cose troppo gran<strong>di</strong> per noi, siamo degli stupi<strong>di</strong> vecchi...”<br />

Luciana lo prese per il bavero della giacca e lo attaccò al muro<br />

“Queste sono cose che facciamo noi essere umani e noi vecchi siamo esseri umani prima<br />

<strong>di</strong> tutto, non smetteremo <strong>di</strong> esserlo neanche da cremati, capito? Gli orrori umani non sono<br />

mai troppo gran<strong>di</strong> per noi e purtroppo nemmeno per le nostre vittime che sono anche<br />

nostri fratelli, gli animali. Dobbiamo fare qualcosa, capisci? Se ci fermiamo ora, con ogni<br />

probabilità ci finiremo noi sotto i ferri ed io non voglio. Sono vecchia e ho avuto un infarto,<br />

ma ho ancora un briciolo <strong>di</strong> speranza <strong>di</strong> poter vivere ancora e bene.”<br />

Ivo singhiozzò piano, asciugandosi il naso con la manica della giacca. Non parlava, ma<br />

fissava Luciana con gli stessi occhi che dovevano aver avuto quei conigli <strong>di</strong> fronte ai propri<br />

seviziatori.<br />

Ma ora serviva un piano, e non avevano il tempo <strong>di</strong> organizzarne uno. Luciana <strong>di</strong>sse<br />

allʼamico <strong>di</strong> starsene buono in un angolo lì allʼingresso; si sarebbe arrangiata lei in qualche<br />

modo.<br />

Or<strong>di</strong>nando le carte fra le mani, si <strong>di</strong>resse verso il bancone con una sicurezza che non<br />

aveva. Lasciò i plico <strong>di</strong> fogli sotto gli occhi <strong>di</strong> Leonardo e cercò <strong>di</strong> misurare la voce affinché<br />

non se ne sentisse il tremolio.<br />

“Queste sono gli ultimi risultati. Per favore, mettili nella busta dovʼerano”<br />

Leonardo alzò pigramente gli occhi, ma sembrò un attimo sorpreso <strong>di</strong> trovarsi davanti<br />

quella signora in giacca e con una cuffia <strong>di</strong> lana rossa in testa.<br />

“Scusi, lei chi è?<br />

“Letizia Lo<strong>di</strong>ci, collega” rispose Luciana. Terribile risposta.<br />

E Leonardo, ovviamente, non apparve molto persuaso.<br />

“E quel signore è con lei?”<br />

Luciana si girò. Ivo, invece <strong>di</strong> stare al suo posto, si era messo a girare per lʼingresso con<br />

aria curiosa.<br />

“Sì... devo riportarlo al reparto anziani... sai come sono fatti... e spero che dopo la<br />

pensione non ci finisca io in un posto del genere!” replicò, tentando lʼumorismo. Che<br />

sembrò pure funzionare: il ragazzo sorrise e rispose<br />

“Ah, non glielo augurerei per nulla al mondo! Ho sentito che hanno appena avuto un<br />

vecchio un poʼ <strong>di</strong>fficile... gli hanno fatto la lobotomia e pace... oggi dovrebbero averlo<br />

<strong>di</strong>messo”<br />

Luciana impallidì. Senza saperlo, Leonardo le aveva detto tutto e anche <strong>di</strong> più. Allora si<br />

girò e chiamò Ivo. Era sparito.<br />

“Scusa, hai visto il vecchio che stava con me?”<br />

Il ragazzo alzò gli occhi, ma subito li riabbassò verso i documenti.

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