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Cavie e chimere - Comune di Parma

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“Anche più <strong>di</strong> prima” rispose Arca<strong>di</strong>o “Ora so che Clau<strong>di</strong>o aveva ragione, quin<strong>di</strong> non è<br />

pazzo e <strong>di</strong>ce la verità. Ora bisogna solo scoprire cosa gli hanno fatto”<br />

“Vi prego, an<strong>di</strong>amocene <strong>di</strong> qui” pianse Ersilia, che per la prima volta non trovò conforto nel<br />

cinema e nella letteratura. Mai nessunʼimmagine né pagina lʼaveva sconvolta tanto.<br />

Passarono alla porta successiva e vi videro delle gabbie; al loro interno, gatti che in preda<br />

alle convulsioni si gettavano contro le sbarre con strilli umani, alcuni giacevano stesi, con<br />

ogni probabilità morti, e accanto altre gabbie,più piccole, dove dei topi si comportavano<br />

allo stesso modo, correvano allʼimpazzata per quel minuscolo spazio e si spaccavano gli<br />

incisivi, lasciando sul muso tracce <strong>di</strong> sangue che non permetteva loro <strong>di</strong> respirare. Topi e<br />

gatti insieme, a morire per una stessa causa. Lʼuomo.<br />

“An<strong>di</strong>amo via!” singhiozzò Ivo, mano nella mano con Ersilia. Straor<strong>di</strong>nariamente, Luciana<br />

sembrava la più lucida. Gaspare, questa volta, si era impressionato e continuava a<br />

chiedere che cosa avessero quegli esseri così belli da soffrire tanto.<br />

“A cosa pensi?” chiese Arca<strong>di</strong>o, senza smettere <strong>di</strong> fissare quellʼatrocità.<br />

Luciana prese un respiro e voltò le spalle allʼorrido spettacolo.<br />

“Potrei rubare dei documenti, per capire cosa fanno e perché; lo stesso vale per il reparto<br />

dei bambini”<br />

“E perché tu?”<br />

“Perché sono lʼunica che ne sa <strong>di</strong> scienza nel gruppo. Ed quella che si mimetizza meglio,<br />

voi quattro avete proprio qualcosa che non va anche a vedervi in faccia”<br />

“Chi saresti, Cesare... Lobr... Lo... dài, quello dei criminali...!”<br />

Peccato che non ci fossero le sue nipoti.<br />

“Cesare Lombroso? Potrei anche.”<br />

Scapparono velocemente da quellʼinferno, ma già che cʼerano attuarono il piano. Arca<strong>di</strong>o<br />

portò con sé Ivo,Gaspare ed Ersilia allʼaperto. Erano troppo terrorizzati per stare zitti e<br />

collaborare attivamente, tranne Gaspare,che sarebbe stato un ostacolo anche da<br />

immobile.<br />

Allʼinterno,Luciana si mise al bancone dellʼaccettazione, vuoto, e si mise a rovistare tra i<br />

fogli e anche nel computer. Si trattenne dal commentare, soffocò il proprio <strong>di</strong>sgusto e<br />

procedette a rubare informazioni come un pirata. Di colpo, però, un uomo bussò al vetro,<br />

facendola sussultare.<br />

“Scusi, lʼho spaventata?”<br />

Luciana si mise una mano al cuore,che andava più veloce <strong>di</strong> quanto dovuto. Sapeva che<br />

non era un buon segno. Lʼuomo aveva delle buste in mano ed il camice, ed era anche<br />

giovane.<br />

“Dovʼè Leonardo? Lo sostituisce lei?”<br />

Ella esitò un attimo, poi decise <strong>di</strong> tentare la sorte.<br />

“Sì, per oggi sì. Letizia Lo<strong>di</strong>ci, piacere.”<br />

“Okay... non lo sapevo... beh, comunque... sa dovʼè il Dr. Ravèn?”<br />

“Credo che sia nel reparto anziani... oggi non lʼho ancora visto...”<br />

“Ha degli orari strani, quellʼuomo... grazie mille, arrivederci...”<br />

Luciana tirò un sospiro nel vederlo lasciare lʼe<strong>di</strong>ficio ed uscire in giar<strong>di</strong>no. Quin<strong>di</strong> decise<br />

che aveva abbastanza prove, le raccolse alla rinfusa e raggiunse gli amici che<br />

lʼaspettavano fuori.<br />

“Allora?” le fece Ersilia, cercando <strong>di</strong> mettere mano ai fogli. Lei però se li tenne stretti al<br />

petto.<br />

“Non ora. Dobbiamo tornare al reparto; li leggeremo insieme in una camera, dove non<br />

possiamo essere visti né sentiti.”<br />

“Se scoprono che li abbiamo rubati,ci ammazzano” <strong>di</strong>sse Ivo, con le mani fra i pochi capelli<br />

che gli erano rimasti.<br />

“Ammazzati ci finiamo comunque” fu la risposta <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>o “Su, ha ragione Luciana”.<br />

Prese a braccetto Gaspare e guidò il gruppo al reparto. Neanche lì erano al sicuro.

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