01.06.2013 Views

Cavie e chimere - Comune di Parma

Cavie e chimere - Comune di Parma

Cavie e chimere - Comune di Parma

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

“E tu sei Napoleone”<br />

Il Corso e Arca<strong>di</strong>o si guardarono. Beh, mica tutti gli abitanti della Corsica, dal ʻ700 in poi,<br />

sono Napoleone! Ma il Magro era un tipo un poʼ speciale, che se gli veniva il pirlo si<br />

metteva a urlare a squarciagola per gli argini del Po. Quin<strong>di</strong>, per non smentirsi, il vecchio<br />

partigiano tornò a cavalcare la bicicletta con lʼantico vigore, lasciando la scena sotto le<br />

note <strong>di</strong> Bella ciao.<br />

I due compari non commentarono; tanto, il loro parere era lo stesso. Quello era pazzo e<br />

lʼavrebbero trovato morto <strong>di</strong> infarto in casa; in un ospedale avrebbe perso lʼidea <strong>di</strong> se<br />

stesso che aveva, ossia <strong>di</strong> eroe nazionale. Loro, invece,avevano passato una vita a<br />

cercare <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticare cosa si prova a vivere durante una guerra, senza riuscirci del tutto;<br />

e come i vecchi pensionati che erano, passarono ad un <strong>di</strong>scorso più conveniente. Ad<br />

esempio, il Po.<br />

Il colonnello che conduceva il meteo aveva detto che sulla penisola sarebbe arrivata<br />

presto una pretur... pertertu... “Nonno, perturbazione!” lo aiutava Anna. Ecco, quella roba lì<br />

stava arrivando in Italia, portando con sé cattivo tempo. Infatti, il clima sembrava<br />

impazzito, furioso. Non faceva freddo, per essere novembre, ed ogni tanto tirava unʼaria<br />

forte e tiepida. E nel giro <strong>di</strong> una settimana, la Liguria era stata completamente allagata ed<br />

ora si temeva per il Piemonte e per tutte le regioni attraversate dal Grande Fiume. Se le<br />

città non si erano ancora allagate, i torrenti si erano gonfiati ed alcuni si erano ad<strong>di</strong>rittura<br />

spinti oltre i propri letti. Il Po minacciava, tutto nero e violento, sotto il ponte grigio e solido;<br />

il cielo sembrava annunciare lʼApocalisse. E Lido Libero stava proprio sul ciglio della sua<br />

riva lombarda.<br />

“Eh, lo so...morrirremo tutti...” commentò il Corso, con quella erre che non si capiva una<br />

mazza quando parlava veloce.<br />

Arca<strong>di</strong>o si fece un segno apotropaico “Oh,Corso, semmai muori te. Io voglio vivere ancora<br />

un poʼ, almeno per sapere se il Governo cade. Ho fatto voto <strong>di</strong> morire soltanto dopo<br />

Andreotti”<br />

Il Corso rise “Ah, allorra ti tocca aspettarre che vengano gli alieni!”<br />

“Ah, io non ci credo... mica sono scemi e vengono qui a conquistarci tutti... hanno <strong>di</strong><br />

meglio da fare. Le mie nipoti mi hanno fatto guardare un programma che ne parlava e<br />

<strong>di</strong>ceva che loro sono già qui.”<br />

“Non è verro. Hai visto in girro degli omini verr<strong>di</strong> con gli occhi grran<strong>di</strong> e la testa grrossa? Io<br />

non li ho mai visti e quelli che li hanno visti sono tutti pazzi o ubrriachi.”<br />

Arca<strong>di</strong>o non rispose. Guardò il cielo e notò che, sotto le nubi che sʼaddensavano sul Po,<br />

stava salutando il sole; inoltre, avevano già oltrepassato il cartello col nome del paese e il<br />

fiume non era basso.<br />

“Oh, Corso, è meglio tornare. Ci sono <strong>di</strong> quei matti in giro...”<br />

“... e fanno del male alla poverra gente...”<br />

Aggrappandosi lʼuno allʼaltro, fecero <strong>di</strong>etrofront. Non bisognava fidarsi <strong>di</strong> nessuno,<br />

soprattutto su degli argini non illuminati. Lʼavrebbero detto alla prossima riunione<br />

citta<strong>di</strong>na: vogliamo i lampioni.<br />

Dʼun tratto, videro una luce alle loro spalle e poi un verso fasti<strong>di</strong>oso. Unʼauto suonava<br />

ripetutamente il clacson e faceva lampeggiare i fanali, dopo aver rallentato un poco.<br />

Arca<strong>di</strong>o e il Corso zoppicarono sul ciglio della strada, scancherando il <strong>di</strong>aletto contro quel<br />

giovane delinquente con la macchina nuova e la ra<strong>di</strong>o al massimo che era stato così<br />

maleducato. Gioventù bruciata.<br />

I due si chinarono per guardare in faccia quel teppistello e insegnargli le buone maniere<br />

con le persone anziane. Lʼauto si fermò ed abbassò il finestrino. Un uomo con i capelli<br />

rasati e la giacca a vento verde militare li guardò alzando un sopracciglio.<br />

“Paʼ, ti sembra normale? Ciao, Corso”<br />

Arca<strong>di</strong>o si appoggiò al fianco della macchina, mentre il Corso salutava lʼuomo con un<br />

sorriso molto dolce.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!