PIANO DELLE VACCINAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA
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adolescenti e adulti, a tutte le vaccinazioni incluse nel presente piano e fornendo indicazioni<br />
coerenti con le strategie previste dall’ASL;<br />
Concorrere a ridurre i ritardi della somministrazione della prima dose dei singoli cicli<br />
vaccinali;<br />
Contattare e sensibilizzare i “soggetti difficili da raggiungere” in stretta integrazione con i<br />
servizi vaccinali;<br />
Collaborare attivamente al miglioramento della sorveglianza epidemiologica delle malattie<br />
infettive e delle reazioni avverse ai vaccini, segnalando tempestivamente tutti i casi di malattia<br />
infettiva e i casi potenziali di reazioni avverse alle vaccinazioni;<br />
Controllare lo stato immunitario per determinate categorie di soggetti, in occasione delle visite<br />
ambulatoriali/domiciliari: sportivi (antitetanica), operatori sanitari (antitetanica, antiepatite B,<br />
antinfluenzale), soggetti a rischio professionale (antiepatite B, antiepatite A), anziani<br />
(antinfluenzale e antitetanica), soggetti con patologia cronica (antinfluenzale), viaggiatori<br />
(secondo le aree di destinazione);<br />
Somministrare le vaccinazioni raccomandate nell'adulto e nell’anziano (antinfluenzale) a<br />
domicilio o in ambulatorio oppure in residenza protetta al fine di aumentare il livello di<br />
copertura assicurabile direttamente dai Centri Vaccinali Distrettuali.<br />
Al fine di migliorare l’integrazione della varie figure professionali e l’acquisizione di comuni<br />
modalità operative e di approccio alla popolazione è importante, infine, la condivisione delle stesse<br />
modalità formative e di aggiornamento periodico degli operatori dei Centri Vaccinali Distrettuali.<br />
F.5 Il ruolo delle Direzioni Strategiche Aziendali<br />
Le Aziende Sanitarie Locali rappresentano la struttura operativa che consente, a livello locale, la<br />
pratica realizzazione degli obiettivi del presente piano regionale.<br />
La situazione organizzativa nelle 13 AA.SS.LL. della Campania non è omogenea, per cui, per<br />
garantire il raggiungimento dei comuni obiettivi di salute previsti dal piano, è necessario che i<br />
programmi operativi siano adeguati alle specifiche caratteristiche locali, ma, poiché le malattie<br />
prevenibili con vaccinazione possono diffondersi facilmente da un territorio all’altro, tali programmi<br />
devono inserirsi in una strategia regionale coordinata, sicuramente più efficace di numerosi<br />
programmi distinti e economicamente vantaggiosa.<br />
Allo stato, inoltre, non tutte le AA.SS.LL. della Campania hanno raggiunto completamente i livelli<br />
di protezione verso le malattie prevenibili con vaccinazioni: in base ai dati di coperture vaccinali e<br />
di incidenza di malattia si evidenziano differenze locali, interaziendali ma anche interdistrettuali.<br />
Infine la maggior parte delle persone ad alto rischio per malattie prevenibili con vaccinazione non è<br />
adeguatamente raggiunta dall’offerta di vaccinazione.<br />
L’eliminazione delle differenze nella protezione verso queste malattie costituisce una priorità per<br />
perseguire gli obiettivi di salute individuati: ogni persona deve avere le stesse opportunità di essere<br />
protetta dai danni provocati dalle malattie evitabili con le vaccinazioni che rientrano in questo<br />
piano.<br />
Le Direzioni Strategiche Aziendali dovranno garantire il rispetto del principio di equità dell’offerta<br />
vaccinale e i livelli di protezione della popolazione oggi possibili, mettendo in atto un programma<br />
interaziendale/regionale di vaccinazione efficace. Si sottolinea che il programma di vaccinazione e<br />
l’attività di sorveglianza costituiscono dei “servizi essenziali”: devono essere riservate delle risorse<br />
dedicate e non discrezionali alle iniziative necessarie per condurre il programma globale di<br />
promozione delle vaccinazioni.<br />
I Centri Vaccinali della Campania hanno ottenuto grandi risultati con le vaccinazioni obbligatorie,<br />
mentre la capacità di ottenere una consapevole adesione alle vaccinazioni raccomandate non<br />
costituisce ancora patrimonio professionale di tutti gli operatori dei servizi vaccinali. La qualità<br />
degli operatori è il principale punto di forza dei servizi; la loro professionalità deve essere ampliata,<br />
aggiungendo alle competenze, che sono ormai patrimonio consolidato, una maggiore capacità di<br />
informazione e comunicazione, elementi necessari per ottenere una adesione consapevole e un<br />
valido consenso. L’organizzazione dei Centri Vaccinali Distrettuali deve essere sviluppata in modo<br />
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