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PIANO DELLE VACCINAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA

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Questo dato è confortante soprattutto perché la pertosse è più grave nei bambini più piccoli; tuttavia,<br />

anche se la pertosse negli adulti ha di solito un decorso non complicato, dati internazionali e<br />

nazionali mostrano come l’infezione in questa fascia di età sia una fonte importante di contagio per i<br />

bambini nel primo anno di vita.<br />

Programma attuale di vaccinazione<br />

Il calendario vaccinale in vigore dal 1999 prevede tre dosi nel primo anno di vita, seguite da un<br />

richiamo a 5-6 anni. La copertura vaccinale per il ciclo primario era già aumentata in maniera<br />

sostanziale a metà degli anni ’90, con l’introduzione dei vaccini acellulari, passando dal 40% circa<br />

nel 1993 all’88% nel 1998. Dal 1998 al 2003, la copertura vaccinale è ulteriormente aumentata sia<br />

in Italia che in Campania, dove è passata dal 70,5% del 1998 al 97,1% del 2003, vs il 95% della<br />

media nazionale. Per quanto riguarda il richiamo a 5-6 anni, non sono disponibili dati attendibili e<br />

aggiornati di copertura vaccinale.<br />

Sia la vaccinazione contro la pertosse che la malattia naturale non conferiscono immunità<br />

permanente; pertanto non è attualmente possibile stabilire per questa malattia un obiettivo di<br />

eliminazione. Il controllo della malattia nei bambini piccoli, che hanno il maggior rischio di<br />

complicanze, rappresenta quindi l’attuale obiettivo primario del programma vaccinale. Considerato<br />

che i bambini e ragazzi più grandi hanno il maggior rischio di malattia e possono essere fonte di<br />

contagio per i bambini più piccoli, va garantita l’offerta della vaccinazione a 5-6 anni e almeno un<br />

ulteriore richiamo a 15-16 anni, in associazione con la vaccinazione antidiftotetano.<br />

Vaccini disponibili<br />

Dal 1999 ad oggi sono stati introdotti in commercio numerosi prodotti combinati a quattro o più<br />

componenti, in cui il vaccino antipertosse acellulare è associato all’antitetanico, all’antidifterico, a<br />

Hib, IPV ed HBV. Tutti questi prodotti sono privi di tiomersale. I prodotti maggiormente utilizzati<br />

in Italia sono attualmente gli esavalenti, che combinano tutti i vaccini sopramenzionati.<br />

E’ inoltre disponibile, come già specificato nei paragrafi inerenti le vaccinazioni antidifterica e<br />

antitetanica, un vaccino contenente un quantitativo antigenico ridotto della componente antipertosse,<br />

in combinazione con la componente antitetanica e con il vaccino antidifterite a ridotto contenuto di<br />

anatossina che deve essere utilizzato specificamente per le vaccinazioni di richiamo negli<br />

adolescenti e adulti e per i bambini che effettuano il primo richiamo oltre il compimento del 6° anno<br />

di età.<br />

Obiettivi del programma di vaccinazione<br />

Mantenimento di elevate coperture vaccinali (> 95%) nei nuovi nati, in accordo con gli obiettivi<br />

previsti dal PSN.<br />

Raggiungimento di elevate coperture (almeno il 90%) a 5-6 anni e a 15-16 anni.<br />

Azioni da intraprendere<br />

Mantenere coperture elevate nei nuovi nati;<br />

Raggiungere coperture elevate in età prescolare;<br />

Offrire attivamente la vaccinazione a 15-16 anni in associazione alla vaccinazione<br />

antidifterica-antitetanica con vaccino dTpa;<br />

Monitorare routinariamente con strumenti adeguati le coperture vaccinali in queste fasce di<br />

età;<br />

Ottenere maggiori informazioni sulla frequenza di malattia tra adolescenti e giovani adulti,<br />

e sulla fonte di infezione dei bambini nel primo anno di vita.<br />

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