PIANO DELLE VACCINAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA
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Modalità di segnalazione e flusso informativo delle sospette reazioni avverse a vaccino<br />
“I medici e gli altri operatori sanitari sono tenuti a segnalare tutte le sospette reazioni avverse gravi<br />
o inattese di cui vengano a conoscenza nell’ambito della propria attività. Vanno comunque segnalate<br />
tutte le sospette reazioni avverse* osservate, gravi**, non gravi, attese ed inattese*** da tutti i<br />
vaccini…” (DLgs 8 /4/2003 art.4 co.2). Il medico segnalatore potrà essere quindi lo stesso medico<br />
che ha effettuato la vaccinazione, o un pediatra di libera scelta, un MMG, un medico di P.S., etc.<br />
La scheda di segnalazione deve essere trasmessa tempestivamente al Responsabile della<br />
Farmacovigilanza della ASL di appartenenza.<br />
I Responsabili di Farmacovigilanza, previa verifica della completezza e della congruità dei dati,<br />
devono provvedere all’inserimento della segnalazione nella banca dati della rete di<br />
farmacovigilanza nazionale e alla verifica dell’effettivo inoltro del messaggio al Settore<br />
Farmaceutico della regione e all’azienda farmaceutica interessata. L’inserimento in rete va<br />
effettuato entro e non oltre 7 giorni solari dal ricevimento della segnalazione (DM 12/12/2003 art.1<br />
co.4 ; DLgs 8/4/2003 art.4 co. 4 e 5).<br />
Inoltre il responsabile della Farmacovigilanza ha il compito di “comunicare al segnalatore<br />
l’avvenuto inserimento fornendo allo stesso una copia della scheda inserita, completa del codice<br />
numerico rilasciato dal sistema. Il segnalatore avrà l’opportunità di verificare la reazione codificata<br />
e farà riferimento al codice per l’invio di eventuali notizie di aggiornamento” (DM 12/12/2003 art.1<br />
co.4 ). In aggiunta al flusso descritto si ritiene necessario che copia della segnalazione pervenga al<br />
SEP della ASL di appartenenza entro 7 giorni dall’avvenuta segnalazione, a fini statistici.<br />
Sorveglianza degli eventi avversi gravi dopo vaccinazione<br />
Il sistema di sorveglianza ministeriale appena descritto, fondato sulle segnalazioni degli eventi<br />
avversi ha, per ora, una scarsa ricaduta a livello locale, anche perché è un sistema indistinto da<br />
quello per gli altri farmaci.<br />
Si ritiene tuttavia che, per la peculiarità della tematica vaccinale e delle ricadute pratiche che un<br />
evento avverso importante può avere sull’opinione pubblica e sull’organizzazione immediata<br />
dell’offerta vaccinale locale, sia necessario integrare il sistema informativo esistente, con la parziale<br />
modifica dei relativi flussi informativi (all.13).<br />
La Circolare n.400. 2/26V/1961 del 23.03.1995 fissava un tempo massimo di 48 ore perché la<br />
segnalazione dell’evento avverso grave pervenisse dal medico segnalatore al Ministero. La attuale<br />
recente normativa non prende in considerazione modalità differenziate per tali eventi, tranne che<br />
“per tutti i casi di reazioni avverse ad esito fatale il responsabile di farmacovigilanza è comunque<br />
tenuto ad acquisire dal segnalatore una relazione clinica dettagliata da trasmettere al Ministero della<br />
Salute entro quindici giorni solari”. (DLgs 8/4/2003 art. 4 co. 6).<br />
Tanto premesso, per le reazioni avverse gravi è opportuno mantenere il predetto termine di 48 ore<br />
per la segnalazione alla Farmacovigilanza del Ministero così dettagliate: 24 ore per la segnalazione<br />
dal medico segnalatore alla Farmacovigilanza della ASL; 24 ore per l’inserimento dei dati nella rete<br />
di farmacovigilanza nazionale da parte della farmacovigilanza della ASL.<br />
Il responsabile della farmacovigilanza, oltre all’inserimento dei dati nella Rete di Farmacovigilanza<br />
Nazionale, invia (entro 24 ore) copia della segnalazione a reazione avversa grave a vaccino al<br />
Servizio di Epidemiologia e Prevenzione (SEP) della Azienda, con la finalità di valutare a livello<br />
locale la frequenza di tali eventi.<br />
In caso di segnalazione di reazione avversa grave il Servizio di Epidemiologia e Prevenzione esegue<br />
l’indagine epidemiologica, ricercando attivamente tutte le informazioni utili (comprese quelle<br />
anagrafiche), interpellando sia il medico segnalatore che il medico vaccinatore, al fine di garantire<br />
che l’informazione stessa sia la più accurata possibile, rispetto a tempo, luogo e persona.<br />
Il Servizio di Epidemiologia e Prevenzione rapidamente mette a conoscenza dei contenuti<br />
dell’indagine epidemiologica gli operatori del Centro Vaccinale di residenza del soggetto, per<br />
valutare il prosieguo del ciclo vaccinale, il Responsabile della farmacovigilanza, che valuterà la<br />
opportunità di aggiornare i dati nella rete nazionale, e l’OER, che a sua volta concorderà con il<br />
Settore Farmaceutico, sulla base degli elementi conoscitivi acquisiti, eventuali azioni. Tale indagine<br />
conterrà, tra l’altro, la valutazione che si tratti di un caso singolo o di un cluster di casi simili e<br />
l’accertamento dell’esito dell’evento al momento disponibile.<br />
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