Modelli teorici e metodologici nella storia del diritto privato 4
Modelli teorici e metodologici nella storia del diritto privato 4
Modelli teorici e metodologici nella storia del diritto privato 4
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
BONA FIDES<br />
123<br />
nius, ‘quoniam id vitium ignotum Sergio non fuisset, qui illas aedes<br />
vendidisset, nihil fuisse necesse dici nec eum esse deceptum, qui<br />
id, quod emerat, quo iure esset, teneret’. quorsus haec? ut illud intellegas,<br />
non placuisse maioribus nostris astutos.<br />
M. Mario Gratidiano aveva rivenduto a G. Sergio Orata la casa<br />
che quest’ultimo gli aveva alienato pochi anni prima. La casa era gravata<br />
di una servitù, ma <strong>nella</strong> mancipatio Mario non aveva dichiarato<br />
il vincolo, e Orata lo aveva citato in giudizio. I difensori <strong>del</strong>le parti<br />
erano i più grandi oratori <strong>del</strong> loro tempo: di Gratidiano era patronus<br />
M. Antonio (143-87 a.C.), mentre Orata era difeso da L. Licinio<br />
Crasso (140-91 a.C.). Crasso, scrive Cicerone, invocava il ius, ossia la<br />
regola elaborata dai prudentes secondo cui si risponde per la reticentia.<br />
Antonio, invece, invocava l’aequitas, sostenendo che, poiché il vincolo<br />
non era ignoto a Sergio in quanto precedente proprietario <strong>del</strong>la<br />
casa, non era necessaria una espressa dichiarazione <strong>del</strong> vincolo, non<br />
potendosi considerare deceptus chi conosce la condizione giuridica<br />
<strong>del</strong> bene acquistato.<br />
L’interpretazione <strong>del</strong> passo è stata fortemente condizionata dal<br />
preconcetto positivistico di una opposizione tra buona fede e <strong>diritto</strong>.<br />
Si è infatti autorevolmente ritenuto che il testo miri a illustare una<br />
contrapposizione tra ius civile e bona fides, e – poiché in un iudicium<br />
bonae fidei la posizione di Crasso non sarebbe giustificabile – si è sostenuto<br />
che l’azione esperita da Orata dovesse essere non un’actio<br />
empti, come pure ritiene la maggioranza <strong>del</strong>la dottrina 71 , ma l’actio<br />
auctoritatis, originata dalla mancipatio <strong>nella</strong> quale Gratidiano non<br />
aveva dichiarato le servitù, e il processo non un procedimento formulare,<br />
bensì per legis actiones 72 .<br />
71 K. HELDRICH, Das Verschulden beim Vertragsabschluß im klassischen römischen<br />
Recht und in der späteren Rechtsentwicklung, Leipzig, 1924, 4 s.; G. VON BE-<br />
SELER, De iure civili Tullio duce ad naturam revocando. Cicero de officiis III 12. 49-17.<br />
72, in «BIDR», XXXIX, 1931, 333; STEIN, Fault in the Formation of Contract, cit., 9 s.;<br />
A. PEZZANA, Sull’actio empti come azione di garanzia per i vizi <strong>del</strong>la cosa in alcuni testi<br />
di Cicerone, in «BIDR», LXII, 1959, 190; CARDILLI, L’obbligazione di ‘praestare’, cit.,<br />
163 e nt. 148; SOLIDORO MARUOTTI, Gli obblighi di informazione a carico <strong>del</strong> venditore,<br />
cit., 63 ss.<br />
72 TALAMANCA, La bona fides, cit., 146 (e 145 nt. 407). Cfr. anche F. HAYMANN,<br />
Die Haftung des Verkäufers für die Beschaffenheit der Kaufsache, Berlin, 1912, 46 ss.