Linguistica Romanza Varvaro - Appunti Unict
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<strong>Linguistica</strong> <strong>Romanza</strong><br />
Corso introduttivo<br />
Alberto <strong>Varvaro</strong><br />
Non vennero invece inventati nuovi simboli grafici, fatta eccezione per w e ç.<br />
Il che dimostra quanto la scrittura sia conservatrice. Il sommarsi di interventi<br />
etimologici e di mutamenti fonetici che la grafia non seguiva, ha prodotto un<br />
sempre maggiore distacco tra grafia e pronuncia.<br />
22 I PRIMI TESTI ROMANZI<br />
Nell'alto medioevo la lingua normalmente scritta è il latino, ma può capitare<br />
che, in riferimento alle competenze di chi scrive questi testi tradiscano<br />
fenomeni romanzi. Capita spesso che nomi di luogo o di oggetti avessero di<br />
latino soltanto le desinenze e qualche aggiustamento grafico, ma siano di fatto<br />
romanzi. Il primo caso in cui sia sicuro che chi scrive abbia piena coscienza di<br />
opporre due sistemi linguistici è quello dei Giuramenti di Strasburgo.<br />
Nell'alleanza stipulata tra i due fratelli Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo<br />
contro l'altro fratello, ognuno dei due sovrani aveva usato, per meglio farsi<br />
comprendere la lingua prevalente nell'esercito dell'altro. È importante notare<br />
che fosse chiaro per Ludovico e Carlo quanto diversi fossero dal latino il<br />
francese e il tedesco.<br />
In italiano il primo caso in cui è certo che chi scrive vuole opporre al latino il<br />
volgare come due sistemi distinti è quello della testimonianza capuana del<br />
960, in cui il giudice trascrive nel suo testo latino la testimonianza così come è<br />
stata espressa.<br />
Nella penisola iberica l'uso scritto del volgare appare per la prima volta in un<br />
documento molto modesto in cui un frate annota una lista di formaggi che<br />
aveva concesso in cambio di alcuni lavori.<br />
Verso l'anno mille troviamo, invece, un testo in cui frasi intere romanze si<br />
inseriscono in un testo latino, nelle Glosse emilianensi. Si susseguono poi,<br />
nella storia, testi in cui iniziano a comparire le varie lingue romanze, sia in<br />
compagnia al latino, sia da sole.<br />
23 LE TRADIZIONI SCRITTORIE (LETTERARIE E NON)<br />
La Paleografia è la scienza che studia le scritture, essa è in grado di<br />
individuare con una certa approssimazione il tempo e l'ambiente in cui un<br />
manoscritto è stato prodotto. Ciò è possibile grazie alla natura tradizionale<br />
della scrittura, tanto meglio che nel medioevo le persone in grado di scrivere<br />
erano ben poche e si riunivano negli stessi luoghi, gli scriptoria, in cui si<br />
diffondevano le stesse norme e convenzioni. Così, una volta individuata una<br />
tradizione grafica, basta trovare un testo scritto in quel modo, di cui si sia<br />
certi della provenienza e della datazione per collocare nel tempo e nello<br />
spazio l'intera tradizione.<br />
La constatazione dell'esistenza di scuole di scrittura può indurre a pensare<br />
che esistessero tradizioni riguardo la forma linguistica, e che venissero<br />
tramandate parallelamente. I linguisti si sono interessati a trovare tradizioni<br />
nei testi, ma anche in quelli già datati, collocati geograficamente era difficile<br />
rintracciarne.<br />
Si partiva dall'ipotesi che ogni autore avesse usato la propria varietà locale,<br />
ma si è dovuto ammettere che chi scrive non traduce sulla carta il proprio<br />
idioletto e neanche il dialetto, ma si inserisce in una tradizione più ampia, che<br />
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