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notiziario di medicina nucleare ed imaging molecolare - AIMN

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Centro Stu<strong>di</strong>. Attività, quest’ultima, non solo piacevolmente percepita da chi viene da lui condotto in<br />

qualche ristorantino <strong>di</strong> Perugia e <strong>di</strong>ntorni, ma anche utilmente coniugata con quella me<strong>di</strong>co <strong>nucleare</strong>:<br />

pochi <strong>di</strong>menticano i rinfreschi ai suoi Convegni nonché la cucina e i vini dell’albergo, “Le tre vaselle” a<br />

Torgiano, che ospitava i partecipanti al Congresso Nazionale della SIBMN che lui organizzò a Perugia.<br />

A Pisa, Monasterio costruisce, per energia <strong>di</strong> iniziativa e valentia sua e dei collaboratori, una Scuola che<br />

presto <strong>di</strong>viene il centro propulsore della Me<strong>di</strong>cina Nucleare in Italia. Con lui lavorano persone del calibro<br />

<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Bianchi e Romano Bianchi, poi Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare e Responsabile del<br />

Centro Regionale <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare, subito illustratisi per gli stu<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oisotopici <strong>di</strong> funzione renale;<br />

Carlo Giuntini e Attilio Maseri pionieri, rispettivamente, negli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>co-nucleari dell'apparato<br />

respiratorio e del circolo coronarico. E, soprattutto, Luigi Donato. Che <strong>di</strong>re <strong>di</strong> Donato, che non sia già<br />

troppo noto? Donato unisce eccezionali qualità scientifiche (era già internazionalmente noto come uno<br />

dei padri della car<strong>di</strong>ologia <strong>nucleare</strong> prima ancora <strong>di</strong> conseguire la libera docenza in Patologia Me<strong>di</strong>ca che<br />

è, mi pare, del 1958) a gran<strong>di</strong> capacità organizzative che ha mostrato anche nella <strong>di</strong>rezione dell'Istituto <strong>di</strong><br />

Fisiologia Clinica del CNR. Vera fucina, questa, <strong>di</strong> cultura scientifica non soltanto me<strong>di</strong>co-<strong>nucleare</strong>: vi si<br />

formeranno, fra gli altri, M.G.Toni, poi Professore Associato <strong>di</strong> "Diagnostica clinica ra<strong>di</strong>oisotopica" <strong>ed</strong><br />

immaturamente scomparso e Ferruccio Fazio, Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare, che nel S.Raffaele a<br />

Milano e<strong>di</strong>ficherà uno dei più bei Centri me<strong>di</strong>co-nucleari italiani e battezzerà la prima PET installata in<br />

Italia; <strong>di</strong>verrà nel 1994 Presidente dell'<strong>AIMN</strong>. Per non parlare dell'azione da protagonista svolta da<br />

Donato sia nella Società scientifica (la SIBMN, <strong>di</strong> cui e' stato per lunghi anni segretario e Presidente per<br />

due tornate, nel 1976-'78, e nel 1978-'81) che nella pubblicistica societaria. E anche se ha poi preferito<br />

seguire l'alveo della Me<strong>di</strong>cina Interna nonché assumere le responsabilità a tutti note nella politica<br />

nazionale della ricerca, e' a Donato che si deve se Pisa e' rimasta per una generazione punto <strong>di</strong> riferimento<br />

della Me<strong>di</strong>cina Nucleare Italiana <strong>ed</strong> e' sempre stata la s<strong>ed</strong>e della SIBMN e, fino a pochi anni fa, anche<br />

quella dell’<strong>AIMN</strong>. Quante volte ho frequentato, per i miei impegni societari, i locali <strong>di</strong> quella s<strong>ed</strong>e,<br />

suggestivi per l’e<strong>di</strong>ficio antico <strong>ed</strong> i bei soffitti a volta! Ne ho nostalgia, anche perché Pisa offre, oltre ai<br />

tesori d’arte, vari aspetti piacevoli (devo proprio a Donato, ad esempio, la conoscenza della ribollita e del<br />

baccalà <strong>di</strong> “Bruno a porta Lucca”). Monasterio e Donato sono anche, insieme, gli Autori <strong>di</strong> quel Trattato<br />

"I ra<strong>di</strong>oisotopi nell'indagine me<strong>di</strong>ca" (Minerva Me<strong>di</strong>ca, Torino, 1960) <strong>di</strong> cui ho ampiamente detto nella<br />

prec<strong>ed</strong>ente puntata: per tanti anni "livre de chevet" dei me<strong>di</strong>ci nucleari, ancora utile per ciò che attiene<br />

allo stu<strong>di</strong>o dei metabolismi, alla teoria dei traccianti e al trattamento matematico dei dati. L’<strong>AIMN</strong> ha<br />

riconosciuto il debito che la me<strong>di</strong>cina <strong>nucleare</strong> ha verso Donato facendo <strong>di</strong> Lui il primo dei suoi Soci<br />

Onorari.<br />

Sempre nel decennio 50-60 altri Istituti universitari internistici attivano centri, sezioni, laboratori <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina Nucleare: nella Clinica Me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Bologna (Prof. Sotgiu) si forma L.L. Barbieri; nella<br />

Patologia Me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> G. Melli a Milano lavora C. Giustina che poi proseguirà in campo internistico<br />

<strong>di</strong>venendo Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Patologia Me<strong>di</strong>ca a Brescia; G. Di Pietrantoni opera nella Patologia Me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />

Genova (Direttore: A. Fieschi). A Padova attorno a M. Austoni si raccolgono in Semeiotica Me<strong>di</strong>ca<br />

Corrado Macrì, che <strong>di</strong>verra' Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare nella stessa Universita': un gentiluomo che ci<br />

ha lasciati dopo lunga sofferenza e che è da tutti rimpianto non solo per le sue qualità professionali, ma<br />

anche per quelle umane. Ne ha raccolto l’ere<strong>di</strong>tà Bui, il valoroso artefice e gestore delle attività<br />

telematiche dell’<strong>AIMN</strong>. Nello stesso vali<strong>di</strong>ssimo gruppo si sono formati D. Ziliotto, che sarà l'autore del<br />

primo estensivo (<strong>ed</strong> accurato) trattato italiano <strong>di</strong> <strong>imaging</strong> scintigrafico; A. Vianello Dri, Primario a<br />

Vicenza; Giorgio Ferlin, che univa notevoli doti scientifiche (suo è il metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delle paratiroi<strong>di</strong><br />

con sottrazione, che ha rivoluzionato le possibilità della me<strong>di</strong>cina <strong>nucleare</strong> in questo campo) a gran<strong>di</strong><br />

capacità organizzative, che gli hanno permesso <strong>di</strong> realizzare a Castelfranco Veneto uno dei primi e più<br />

importanti centri PET italiani; H. Wagner Jr. venne <strong>di</strong>rettamente da Maui (isole Hawai) ad<br />

inaugurarglielo. Attivissimo nella vita societaria, fu il principale artefice, con G. Mad<strong>ed</strong>du, della riunione<br />

dei me<strong>di</strong>ci nucleari nell’<strong>AIMN</strong>, della quale è stato il primo Presidente. Era uomo <strong>di</strong> carattere franco e<br />

schietto (poteva a volte essere molto duro nei suoi giu<strong>di</strong>zi) e <strong>di</strong> grande coraggio. Prossimo alla fine, e<br />

consapevole <strong>di</strong> esserlo, andò lo stesso al Congresso mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> Berlino per rispetto dei propri doveri (era<br />

<strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare <strong>ed</strong> Imaging Molecolare, n.3, 2005 pag. 44/83

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