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notiziario di medicina nucleare ed imaging molecolare - AIMN

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Cambiare il rapporto tra aziende <strong>ed</strong> utilizzatori<br />

Giorgio Ascoli<br />

Il titolo è lapidario : tentare <strong>di</strong> invertire una tendenza che tutti negano, ma che è inoppugnabile e riferita<br />

da tutti. Non è una lamentazione, ma una necessità che sento purtroppo da sempre. Quello che scrivo è<br />

assolutamente personale e spero che apra un <strong>di</strong>battito il più ampio possibile su una situazione che almeno<br />

a me sembra comune a molti, ma che nessuno affronta in maniera corale, ma solo personale. Il rapporto<br />

pre e post ven<strong>di</strong>ta con le Aziende che forniscono attrezzature. Non cado certo nella trappola <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re il<br />

doppio atteggiamento tra quello che si promette in fase <strong>di</strong> progettazione e acquisto e quanto si verifica<br />

dopo il montaggio delle apparecchiature. Sarebbe un’offesa a chi legge. Bensì chi<strong>ed</strong>o una riflessione su<br />

quanto normalmente accade dopo l’inizio dell’utilizzo della macchina. Tranne alcuni, non certo solo<br />

fortunati, ma senz’altro più accorti e consapevoli, che hanno creato una struttura <strong>di</strong> fisica sanitaria<br />

de<strong>di</strong>cata e un global service degno <strong>di</strong> essere chiamato tale, tutti gli altri contano nella loro pianta organica<br />

le figure canoniche : <strong>di</strong>rigenti me<strong>di</strong>ci, TSRM, infermieri , OTA e amministrativi. Quando si acquista una<br />

nuova macchina naturalmente si opta per il modello più recente per non trovarselo vecchio al momento<br />

del montaggio. Bene. Dopo la macchina, che arriva vuota, impersonale, certe volte da sviluppare o da<br />

validare, va “riempita” ! E qui iniziano i problemi. Si inizia un braccio <strong>di</strong> ferro per ottenere quel qualcosa<br />

<strong>di</strong> più della settimanella <strong>di</strong> lezione sull’utilizzo sia da parte dei TSRM che dei me<strong>di</strong>ci. Normalmente poi<br />

quel tempo viene anche impiegato dagli specialist per migliorare il settaggio standard della macchina e<br />

ben poco si ottiene in fatto <strong>di</strong> addestramento. Si rimanda il tutto alla seconda settimana in cui si<br />

verificherà il grado <strong>di</strong> pratica e si aggiunge qualche altra nozione.<br />

Non va bene, secondo me. Ognuno <strong>di</strong> noi negli anni della pratica <strong>di</strong>agnostica ha creato protocolli e macro<br />

che servono a meglio sfruttare la attrezzatura e a fornire quel qualcosa <strong>di</strong> personale che ogni<br />

professionista mette nel suo risultato lavorativo. Molte volte però o la non mo<strong>di</strong>ficabilità se non parziale<br />

dei programmi o ad<strong>di</strong>rittura la chiusura completa dei m<strong>ed</strong>esimi non permettono “personalizzazioni” che i<br />

più <strong>di</strong> noi sentono necessarie. In questo preciso momento le Aziende dovrebbero prendere per mano gli<br />

utilizzatori, ascoltarli e dove possibile incentivare queste richieste, perché da questo può derivare un<br />

risultato positivo per le Case m<strong>ed</strong>esime. Ricordo che noi in Ancona suggerimmo una mo<strong>di</strong>fica ad una<br />

gamma camera installata nel 2002 per le guide dei cart portacollimatori, che poi è <strong>di</strong>ventata <strong>di</strong> serie nelle<br />

release successive. Ma pensare che cosa potrebbe venir fuori in termini <strong>di</strong> guadagno per tutti, dal<br />

collaborare, noi utilizzatori e le Aziende, mettendo insieme il sapere comune. E’ ormai datata la mia<br />

richiesta fatta a più Aziende <strong>di</strong> creare degli “Users group” per tipologia <strong>di</strong> macchina, che ciclicamente si<br />

incontrassero almeno una volta all’anno, in occasione del Congresso Nazionale e <strong>di</strong> un altro grosso<br />

evento, per scambiarsi opinioni e programmi, senza aggravio economico per nessuno. Lettera morta fino<br />

ad ora ! Anche l’Industria Farmaceutica potrebbe con gruppi omogenei <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione creare momenti <strong>di</strong><br />

scambio <strong>di</strong> esperienze con la stessa metodologia. Una cosa è ascoltare una relazione impersonale, anche<br />

da oratori più che qualificati, i famosi “simposi satellite” all’ora del lunch nei quali per ragioni <strong>di</strong> tempo è<br />

impossibile personalizzare l’esperienza, e la possibilità <strong>di</strong> usare qualche ora, in gruppi omogenei per<br />

interesse, e affrontare una serie <strong>di</strong> argomenti prec<strong>ed</strong>entemente decisi e programmati. Sono cose semplici,<br />

ma che potrebbero aiutare i tanti che, al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> quei 10 Centri Nazionali in cui si possono sviluppare<br />

esperienze con proprie risorse de<strong>di</strong>cate allo sviluppo <strong>di</strong> macchine e protocolli, si trovano in <strong>di</strong>fficoltà nel<br />

migliorare le proprie performance su macchine sfruttate purtroppo in bassa percentuale. Si aumenterebbe<br />

la omogeneizzazione del lavoro e dei risultati in campo molto più vasto, con beneficio per tutti e<br />

sicuramente per la Me<strong>di</strong>cina Nucleare italiana.<br />

Conto <strong>di</strong> ricevere commenti a quanto scritto e considerazione in linea o <strong>di</strong>fformi da quanto da me esposto,<br />

sulla mailing list dell’<strong>AIMN</strong> o meglio al mio in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica. (g.ascoli@aoumbertoprimo.marche.it)<br />

Sarà mia premura rendere conto dei commenti in una prossima occasione.<br />

<strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare <strong>ed</strong> Imaging Molecolare, n.3, 2005 pag. 8/83

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