Storia di Partinico - Blog di Giuseppe Casarrubea
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(b) Panormo-Hiccara 16, Parthenico 7, Aquis segestanis 12, Drepanis 14. E in<br />
altro luogo viene a descrivere: 6 Hiccaris per maritima loca Drepanum usque<br />
m.p. 46. Sic Parthenico 12 ad Aquas Parthinicenses 16 Drepanis 18. 13<br />
(c) <strong>Storia</strong> <strong>di</strong> Sicilia, Dec. I Libr. 7, fog. 141<br />
(d) Fazello, fogl. 139, fogl. 142, Dec. I<br />
7<br />
S’egli è vero ciò che si legge fra i storici: che il Castello de’ Sicoli<br />
<strong>di</strong>stava dalla sua <strong>Partinico</strong> lungi un miglio, si accorda bene<br />
riconoscerlo piuttosto su la vetta della nostra montagna denominata<br />
la Baronessa, rimpetto appunto <strong>di</strong> Elima, dalla parte <strong>di</strong><br />
mezzodì e poco men che una lega da quella lungi. Ci portan a<br />
credere ciò per altro benanco parecchi fondamentali monumenti<br />
vetusti ivi esistenti a dì nostri e, fra l’altre antichità, un collo ossia<br />
bocca <strong>di</strong> cisterna <strong>di</strong> bianco marmo scovertasi a caso l’anno<br />
1800 or passato, ròsa alquanto dall’uso del logoramento del canape<br />
della secchia con cui verisimilmente da questi abitatori attingevansi<br />
in essa dell’acque e colla stessa guida riconoscer piuttosto<br />
<strong>Partinico</strong> nella prossima sottoposta pianura <strong>di</strong> S. Catrini (o,<br />
come altri vogliono, S. Margarita o Margaritella) ovvero dove<br />
attualmente fiorisce, come sotto <strong>di</strong>remo, amendue cotesti siti, <strong>di</strong>stanti<br />
un miglio circa dal suddetto Castello.<br />
In verità, le antichissime evidenti reliquie, l’invecchiati rovinosi<br />
avanzi coverti alcuni tutti <strong>di</strong> edere, tronchi e spineti, unitamente<br />
alle circostanze immancabili, ci portano più sennatamente a ravvisar<br />
l’abitato e il Castello colà, che alla marina <strong>di</strong> San Cataldo e<br />
lungo Elima, molto più che il priore D’Amico, ai tempi <strong>di</strong> Carlo<br />
V Imperatore nel XVIII (sic) secolo, ci assicura: il Casale <strong>di</strong> S.<br />
Margarita essere stato abitato da n. 200 anime e 70 fuochi(a).<br />
Cheché ne <strong>di</strong>cono altrimenti alcuni, che opinano questo casale<br />
essere stato il Borgetto (attuale vicina terra alla nostra città),<br />
imperocché questa terra sin dal principio del passato secolo 18°<br />
non formava altro che umili capanne e rarissime casette villerecce,<br />
e dependenti le loro anime dalla giuris<strong>di</strong>zione della nostra<br />
Madrice, ed abbiamo ancora de’ nostri padri viventi, che se ne<br />
ricordano, la formazione <strong>di</strong> quella terra, prima<br />
(a) Lex. Topog. <strong>di</strong> Sic. Parthenicum par. 2 fol. 74. Fazello ancora nel Val <strong>di</strong> Mazara<br />
pone Sala <strong>di</strong> <strong>Partinico</strong> fuochi n. 70 nel 1548. Dec. 2 Libr. 10 fol. 601. Tradusse<br />
l’Abate D. Martino La Farina quello stesso che stampò vari tomi <strong>di</strong> trage<strong>di</strong>e<br />
antiche d’uomini dotti <strong>di</strong> cui io ne ho un tomo<br />
13 Bisogna correggere in: Panormo-Hiccara 16, Parthenico 8, Aquis segestanis 12, Drepanis<br />
14. inoltre: iter ab Hiccaris per maritima loca Drepanum usque m.p. 46. Sic Parthenico 12<br />
ad Aquas Perticianenses 16 Drepanis 18<br />
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