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Erodoto e la Magia Occulta

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23/08/2012 - 19.59 <strong>Erodoto</strong> e <strong>la</strong> <strong>Magia</strong> <strong>Occulta</strong><br />

padre? Questo non si può trovare adesso. Va' dunque da tuo padre e digli che quando saranno<br />

trascorsi, dal<strong>la</strong> creazione del mondo, cinquemi<strong>la</strong> cinquecento anni, allora scenderà sul<strong>la</strong> terra<br />

l'unigenito Figlio di Dio fatto uomo, ed egli stesso lo ungerà con questo olio, ed egli risorgerà, e<br />

con l'acqua e con lo Spirito Santo purificherà lui e i suoi discendenti, e allora guarirà da ogni<br />

ma<strong>la</strong>ttia. Ma ora non è possibile che questo avvenga». Udendo queste parole, i patriarchi e i<br />

profeti si rallegrarono grandemente.»<br />

La leggenda viene nominata ancora nel V secolo , in un commento non eretico a Mt 2,1-12,<br />

l'Opus imperfectum In Matthaeum, hom. II 2 (MIGNE, P.G-, LVI, 638):<br />

«Audivi quosdam rererentes de quadam scriptura etsi non certa tamen non destruentendem, sed<br />

potius delectante: quoniam erat gens sita in ipso principio Orientis, iuxta Oceanum, apud quos<br />

ferebatur quaedam scriptura inscripta nomine Seth, de apparitura hac stel<strong>la</strong>, quae per<br />

generationes studiosorum hominun, patribus referentibus filiis suis habebatur deducta...»<br />

I Magi li ritroviamo infine nel Vangelo dello pseudo Matteo , redatto tra l'VIII e il IX secolo ,<br />

ripreso dal Protovangelo di Giacomo.<br />

Non era solo <strong>la</strong> piramide ad indicare il tempo, anzi <strong>la</strong> Sfinge era il monumento segnatempo per<br />

eccellenza. Essa rafforza <strong>la</strong> tesi del<strong>la</strong> configurazione astronomica dei monumenti sul piano di<br />

Giza. La sua esatta età non si conosce e non è stato neppure usato il metodo del<strong>la</strong> datazione al<br />

Carbonio, che potrebbe comunque datare i microrganismi contenuti nel materiale inorganico.<br />

Ma, nonostante tante resistenze non solo di natura scientifica, alcuni studiosi di geologia, di<br />

stratigrafia e di paleontologia sono riusciti a formu<strong>la</strong>re alcune ipotesi attendibili. La Sfinge<br />

appare profondamente corrosa dall’acqua fino al collo, e non si tratta di corrosione dovuta ad una<br />

inondazione del Nilo, perché gli altri monumenti non ne hanno tracce. L’erosione è simile a<br />

quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> pioggia, come di un diluvio, ma tali piogge cessarono di cadere sull’Egitto milioni di<br />

anni prima (7000-5000 anni a.C.). Quando osserviamo una stel<strong>la</strong>, <strong>la</strong> posizione in cui ci appare<br />

non è quel<strong>la</strong> effettiva (angolo di aberrazione); in soli due periodi dell’anno abbiamo le stelle dove<br />

le vediamo: gli equinozi. La Sfinge si trova esattamente lungo l’asse orientale-occidentale del<strong>la</strong><br />

necropoli di Giza, con lo sguardo all’Est vero, all’equinozio di primavera, quindi fornisce un<br />

preciso punto geodetico. Al<strong>la</strong> <strong>la</strong>titudine di Giza, il Sole, nel solstizio d’estate sorge a 28° a Nord<br />

rispetto all’Est, quello d’inverno a 28° a Sud rispetto all’Est. Il Sole percorre il circolo massimo<br />

dell’eclittica e attraversa le dodici costel<strong>la</strong>zioni: i dodici mesi dell’anno. La costel<strong>la</strong>zione che sorge<br />

ad Oriente, immediatamente prima del Sole (posizione eliaca) indica il posto dove sosta e si dice<br />

che esso si fonde o è ospitato nel<strong>la</strong> casa di ciascuna di queste costel<strong>la</strong>zioni. Il percorso del Sole le<br />

attraversa come sono tracciate nel famoso Zodiaco di Dendera dell’alto Egitto nel corso dell’anno<br />

so<strong>la</strong>re. Il sole sorge all’equinozio di primavera sullo sfondo stel<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione del Leone<br />

solo nel 10500 a.C.: <strong>la</strong> Sfinge guarda ad Est vero il suo corrispettivo celeste, il Leone appunto,<br />

all’equinozio di primavera. Sempre e solo nel 10500 a.C. accadde che il disco del sole fu allineato<br />

con lo sguardo del<strong>la</strong> Sfinge, e, alle sue spalle, a Sud, che le tre piramidi coincisero perfettamente<br />

con <strong>la</strong> posizione delle tre stelle del<strong>la</strong> Cintura di Orione sul meridiano di Giza. In questo<br />

complesso monumentale, oltre al<strong>la</strong> Sfinge, vi sono il tempio del<strong>la</strong> Valle, le strade rialzate, il<br />

tempio mortuario, il tempio del<strong>la</strong> Sfinge e le tre piramidi. Questi monumenti erano collegati da<br />

enormi strade sopraelevate. <strong>Erodoto</strong> nel suo viaggio ne vide una: era ancora praticabile. Dal<strong>la</strong><br />

piramide di Micerino partiva una strada che puntava verso l’Est vero. La strada rialzata di<br />

Cheope è rivolta a 14° Nord rispetto all’est vero (Sfinge), a metà tra l’equinozio di primavera ed il<br />

solstizio d’estate. La strada rialzata che parte dal<strong>la</strong> piramide centrale di Chefren punta a 14° a<br />

Sud rispetto all’Est vero, a metà tra l’equinozio di primavera ed il solstizio d’inverno. Il tutto<br />

forma dei “quarti d’intersezione”, usati per seguire il Sole nell’arco dell’anno e scandire così 4 fasi<br />

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