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L'isola di cemento - James G. Ballard.pdf - Autistici/Inventati

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Quando sentì una goccia <strong>di</strong> pioggia sul collo ritornò verso la Jaguar. Ora il sole era coperto da una nuvola<br />

che si faceva sempre più scura; sul centro <strong>di</strong> Londra stava già piovendo forte. Appena fu entrato<br />

nell'auto l'acquazzone si scatenò su tutta l'isola, con folate gonfie d'acqua che facevano mulinare l'erba<br />

livellandola verso il suolo. Le auto per strada erano sferzate dalla pioggia: i fari attraversavano la liquida<br />

oscurità. Maitland si ritrovò nuovamente seduto sul <strong>di</strong>vano posteriore a osservare la pioggia che batteva<br />

sul vetro a pochi centimetri dalla sua faccia. Contemplava il nubifragio passivamente, accontentandosi <strong>di</strong><br />

avere se non altro quel riparo striminzito. La pioggia batteva sul cofano rimbalzando oltre il parabrezza<br />

aperto, e qualche spruzzo lo raggiunse in viso.<br />

"Forza!" Strattonando <strong>di</strong> proposito la gamba dolorante, Maitland aprì la portiera posteriore. La pioggià<br />

grigia gli sferzava la testa inzuppandogli i vestiti laceri, mentre Maitland cercava <strong>di</strong> sollevare la gamba<br />

per tirarla fuori e lottava con la stampella, facendola cadere due volte. Attraversò lo spiazzo dello<br />

sfasciacarrozze con le gocce che lo colpivano come proiettili attraverso il tessuto leggero della giacca e<br />

dei pantaloni. Camminando con la testa girata verso l'alto, cercava <strong>di</strong> bere più pioggia possibile.<br />

Incespicò sui copertoni lisi cadendo in ginocchio, ma senza perdere tempo raccolse il cofano che aveva<br />

notato in precedenza, si rimise in pie<strong>di</strong> e, incurante della pioggia che gli staffilava la pelle intirizzita e la<br />

fasciatura ormai su<strong>di</strong>cia della mano, lo trascinò verso la Jaguar. Quin<strong>di</strong> lo sollevò sul cofano motore e lo<br />

incastrò a rovescio nel parabrezza rotto. Si raddrizzò quando vide il rivolo d'acqua che cominciava a<br />

scorrere sul metallo oleoso andando a cadere sulla plancia. Reggendosi alla stampella, Maitland lanciò a<br />

se stesso un urlo silenzioso, da folle che esulta nel mezzo del <strong>di</strong>luvio. I vestiti fra<strong>di</strong>ci gli aderivano al<br />

corpo come la carcassa <strong>di</strong> un animale. Risalì in auto e si allungò sopra il se<strong>di</strong>le del conducente col<br />

canestro dell'acqua, cercando <strong>di</strong> intercettare il ruscello irregolare che scendeva lungo il cofano<br />

capovolto. La pioggia <strong>di</strong>minuì quando nel contenitore c'era al massimo un quarto <strong>di</strong> litro d'acqua<br />

schiumosa, ma cinque minuti dopo ricominciò a cadere abbondante e continua. Mezz'ora dopo, quando<br />

l'acquazzone cessò, Maitland aveva raccolto un canestro pieno. Per tutto quel tempo, proteso in avanti<br />

coi vestiti fra<strong>di</strong>ci, le mani indolenzite che armeggiavano ininterrottamente, Maitland aveva continuato a<br />

parlare a voce alta, semicosciente del fatto che in quei monologhi faceva rientrare sia Catherine sia<br />

Helen Fairfax, qualche volta imitandone le voci, e consentendo loro <strong>di</strong> rinfacciargli la sua inettitu<strong>di</strong>ne.<br />

Per tenersi sveglio stendeva volontariamente la gamba ferita, in qualche modo identificando il dolore<br />

con l'immagine mentale delle due donne.<br />

"Bene... è quasi pieno, cerca <strong>di</strong> non tagliarti la bocca con quella maledetta plastica. Mica male, un litro<br />

d'acqua. Basterà per un paio <strong>di</strong> giorni. Certo, a Catherine non farebbe molta impressione... le<br />

sembrerebbe solo uno scherzo un po' pesante. 'Sai, caro, hai sempre avuto l'abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> correre<br />

troppo...' Vorrei vedere lei qui, però... quanto avrebbe resistito?... Esperimento interessante. Aspetta un<br />

attimo, Maitland... per lei si sarebbero fermati. Trenta secon<strong>di</strong> su quell'autostrada e ci sarebbe stato un<br />

tamponamento lungo fino a Westway. Ma cosa <strong>di</strong>avolo <strong>di</strong>co, adesso?<br />

Perché dovresti biasimarli, Maitland? Sta spiovendo... devo uscire da quest'isola, prima che le forze mi<br />

abbandonino. Ho mal <strong>di</strong> testa, potrebbe essere una commozione cerebrale... calma tu, gambaccia<br />

schifosa..." Quando il sole riapparve, con i raggi che scorrevano come un pettine invisibile sull'erba<br />

incolta, Maitland rabbrividì nei vestiti bagnati. Bevve con moderazione dal canestro: l'acqua piovana era<br />

ben gassata ma insipida, e a Maitland venne il dubbio <strong>di</strong> aver subito una leggera lesione cerebrale che gli<br />

inibiva il gusto. Sentiva la sua forza fisica proseguire lungo un gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> inequivocabile <strong>di</strong>scesa.<br />

Disinteressandosi dell'acqua che aveva fatto tanta fatica a raccogliere, scese dall'auto e riaprì il<br />

bagagliaio. Si strappò <strong>di</strong> dosso la giacca e la camicia. Gli stracci bagnati caddero dalle sue mani in una<br />

pozza d'acqua fangosa. Dall'incidente erano passate poco più <strong>di</strong> ventiquattr'ore, eppure la pelle delle<br />

braccia e del petto gli era fiorita in un giar<strong>di</strong>no multicolore <strong>di</strong> livi<strong>di</strong>, abrasioni ed ematomi. Maitland<br />

indossò la camicia da sera <strong>di</strong> scorta e si abbottonò lo smoking, rialzandone il colletto; poi gettò il<br />

portafoglio nel bagagliaio e chiuse il cofano a chiave.<br />

Malgrado il sole si sentiva intirizzito: nel tentativo <strong>di</strong> riscaldarsi, spinse il turacciolo verso il basso e<br />

cominciò a sorseggiare il Borgogna. Trascorse l'ora successiva facendo la spola tra lo spiazzo dello<br />

sfasciacarrozze e la scarpata, trasportando tutti i copertoni e i paraurti che poté trovare. La zona attorno<br />

alle auto si trasformò rapidamente in un acquitrino dove scivolava come uno spaventapasseri dallo<br />

smoking infangato. L'ultimo sole della giornata ricadeva sull'erba facendo sembrare gli steli ancor più<br />

elevati nell'aria. Quella crescita lussureggiante parve a Maitland un tentativo quasi cosciente <strong>di</strong><br />

sommergerlo. Cominciò a sistemare i copertoni su per la scarpata, togliendo accuratamente la terra con

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