Dal sabato in edicola a 1 € “Il tempo è l’unico vero capitale che un essere umano ha, e l’unico che non può permettersi di perdere” Thomas Alva Edison www.gazeco.it
I n specialità tutta italiana: si Utratta del “souvenir da tavola”. Quale miglior ricordo se non un prodotto da gustare a tavola per riassaporare il piacere della vacanza appena trascorsa? Quasi sei italiani su dieci infatti rientrando dalle vacanze estive in Italia hanno portato con se un prodotto alimentare tipico del luogo di soggiorno. È quanto emerge da un sondaggio on-line svolto dalla Coldiretti dal quale risulta che il prodotto alimentare caratteristico del territorio come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve è stato preferito dal % degli intervistati. Al secondo posto della classifica di gradimento ci sono i prodotti artigianali locali (ceramica, oggetto in legno, tessuto, ecc.) con il % delle preferenze. Sembrano essere stati ignorati i classici souvenir come cartoline e magliette che sono stati acquistati solo dall’% dei turisti. Consumi Coldiretti – Nei primi sei mesi del +% negli acquisti Economia a tavola vince il “biologico” prodotti biologici sembrano trainare la ripresa dell’economia sulle tavole degli italiani registrando un aumento record del % negli acquisti di ogni famiglia, nel corso di quest’anno. È quanto aff erma in una nota la Coldiretti sulla base dei dati Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) AcNielsen sugli acquisti domestici dei prodotti confezionati nei primi sei mesi del . Da sottolineare le migliori performance registrate con i prodotti per l’infanzia (+%), per il pane e i sostituti (+%) e per i prodotti per la prima colazione (+%). Ad aumentare, inoltre, sono anche tutte le diverse categorie di prodotto come il miele (+%), i lattiero caseari (+%), gli oli (+%) le uova (+ %), la pasta e il riso (+%) e le bevande (+ %). In Italia il biologico sviluppa un giro di aff ari stimato in miliardi di euro attraverso vendite al dettaglio in negozi specializzati, supermercati, vendite dirette delle aziende agricole e mercati degli agricoltori di “campagna amica” (iniziativa promossa da Coldieretti) verso i quali si registra un interesse crescente, per la mancanza di intermediazione che garantisce il miglior rapporto prezzo e qualità. Nel si sono registrati aumenti signifi cativi: si nota il % in più delle aziende agricole attraverso le quali era possibile acquistare direttamente i prodotti, la crescita del % degli agriturismi e il boom dei mercati degli agricoltori evidenziati da Bio Bank, la banca dati informazioni sul biologico in Italia. Questi dati confermano la forte crescita di un segmento della popolazione, Piatti del luogo e stagionali e quindi di una buona fetta di consumatori, che non si accontenta di acquistare biologico, ma che vuole conoscerne anche la provenienza. Per la Coldiretti, di fronte a questa esigenza del consumatore occorre anche intervenire con misure di trasparenza per riconoscere la produzione nazionale introducendo al più presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario, per consentire ai consumatori di fare scelte d’acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto che portano in tavola. In particolare, i principali orientamenti produttivi del biologico italiano (escluse le superfi ci a foraggi, prati e pascoli) riguardano, in ordine di importanza: i cereali, l’olivo, la frutta (compresa quella in guscio), la vite, gli agrumi e gli ortaggi. Sul territorio nazionale si contano . operatori biologici all’inizio del con una riduzione di circa il % rispetto all’anno precedente, mentre sono coltivati a biologico .. ettari che hanno invece registrato una crescita del %. Ed i meriti arrivano alle regioni del sud. Sono proprio la Sicilia, la Puglia e la Basilicata ad avere il primato per superfi ci agricole condotte secondo il metodo biologico e, sempre a Sicilia, Puglia e Calabria va riconosciuto il merito per il maggior numero di aziende agricole biologiche. Per quanto riguarda il nord, lì sono concentrate la maggior parte delle imprese di trasformazione, con il primato dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Menù scolastico a “chilometro 0” on l’inizio del nuovo anno scolastico, arriva nelle scuole italiane Cil menu a “chilometri zero”. Nelle mense verranno serviti piatti elaborati secondo i principi di un’alimentazione equilibrata, ma soprattutto considerando la varietà e la stagionalità di alimenti tipici della regione di residenza, per insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni. Lo ha annunciato la Coldiretti impegnata, con il Ministero dell’Istruzione, a promuovere il progetto “educazione alla campagna amica”, che prevede nel corso dell’anno ben prodotti agroalimentari tradizionali nelle mense scolastiche. Tra questi prevalgono i . diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da . verdure fresche e lavorate, salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, formaggi, bevande e prodotti di origine animale. Tra le regioni che presentano la più ricca biodiversità a tavola, si classifi ca al primo posto la Toscana con specialità, mentre la Puglia ne off re , meglio della Basilicata e della Valle D’Aosta con . A.M. ALICIA MILIA Nuovo brand Big Mac all’italiana i chiama Mc Italy ed è Sla combinazione tra la più grande catena dei fast food al mondo, Mc Donald appunto, e i prodotti tipici alimentari italiani. Il brand si piega al gusto del belpaese introducendo i prodotti Doc italiani come l’olio extravergine di oliva, Asiago Dop, Bresaola della Valtellina Igp, pancetta della Val Venosta, grano saraceno, mozzarella, cipolle di Tropea e carciofi romani. a.m. Secondo i dati raccolti dalla Coldiretti, nonostante la situazione di crisi, appena un italiano su dieci ha rinunciato a qualsiasi tipo di ricordo della vacanza. Dalla mozzarella di bufala in Campania al formaggio Asiago in Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele nelle montagne del Friuli, dal vino Barolo del Piemonte alla fontina in valle d’Aosta, dal limoncello campano al caciocavallo del Molise, sono solo alcuni dei souvenir più richiesti dai turisti. <strong>La</strong> tendenza è favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verificata nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, feste e sagre di ogni tipo. Quest’anno più che mai è stato scelto dagli italiani il turismo enogastronomico confermandosi il vero motore della vacanza made in Italy. L’Italia è l’unico paese al mondo che, secondo la Coldiretti, può 25 settembre 01 ottobre 2010 Prodotti tipici – Sono diventati il regalo delle vacanze Il souvenir da mangiare specialità del Belpaese 11 contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e . specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica ( vini Doc, Docg e Igt). Queste specialità nostrane quest’anno sono state direttamente acquistate nella grande varietà dei percorsi turistici legati all’enogastronomia in molte città e località turistiche: diciottomila agriturismi, mila tra frantoi e cantine, oltre mercati degli agricoltori in cui assaporare i prodotti alimentari dai produttori senza intermediazioni. Questa è stata un’opportunità anche per i turisti stranieri che hanno portato a casa souvenir esclusivi e di qualità. a.m. Il sondaggio – Si tiene conto più della qualità I cibi locali preferiti alle grandi marche uasi due terzi degli italiani preferiscono con- Qsumare prodotti alimentari locali piuttosto che i cibi prodotti dalle grandi marche. Sono ancora pochi gli italiani che non si lasciano ingannare dal marchio industriale e ripongono fi ducia nei prodotti del proprio territorio. A dimostrarlo sono le percentuali: il % degli intervistati dalla Coldiretti in collaborazione con la Swg, preferisce il cibo locale ed il % degli italiani invece scelgono quello delle grandi aziende con business extraterritoriali. Il % ha dichiarato inoltre di tener conto esclusivamente della qualità, mentre il % solo del prezzo. Tra le motivazioni di acquisto spicca la genuinità (%), seguita dal risparmio (%) e dal gusto (%). Coldiretti, con questa ricerca, ha messo in risalto il successo delle esperienze di vendita Foto volff _fotolia dei prodotti locali rispetto a quello delle multinazionali della ristorazione, come ad esempio McDonald’s. <strong>La</strong> preferenza del prodotto legato al territorio si sta diff ondendo anche grazie alle esigenze legate all’esperienza di vendita. Il % degli intervistati ha infatti dichiarato di acquistare direttamente dal produttore almeno qualche volta nel corso dell’anno, mentre l’% degli italiani invece ha dichiarato di acquistare regolarmente cibo dai produttori. Quest’anno le piccole imprese che si occupano sia della produzione che della vendita dei prodotti hanno riscontrato una leggera crescita: la spesa attraverso le cantine, le bancarelle e altri posti specializzati, ha superato i miliardi di euro coinvolgendo mila imprese agricole. a.m.