You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
12 25 settembre<br />
01 ottobre 2010 Formazione<br />
Università – Ben candidati alle selezioni<br />
Veterinaria Bari<br />
iscrizioni<br />
in 2 anni +75%<br />
Domande in aumento anche da altre<br />
regioni: merito dei posti in più ai<br />
quiz resi possibili dal riconoscimento<br />
comunitario di qualità e dalle buone<br />
prospettive occupazionali<br />
L<br />
ontano dagli appalti pilotati e dal mercato<br />
delle protesi c’è una medicina, in Puglia,<br />
che attira sempre più aspiranti nuove leve.<br />
Studenti freschi di diploma superiore, che sognano<br />
di indossare il camice del veterinario ogni<br />
anno più numerosi, come dimostrano i livelli di<br />
partecipazione ai test di ingresso registrati lo<br />
scorso sei settembre. Cinquecentotrentanove<br />
candidati si sono cimentati con i quiz selettivi,<br />
per conquistare cento posti da matricola nel<br />
corso di laurea in Medicina Veterinaria. Detratta<br />
l’inevitabile percentuale dei rinunciatari, si sono<br />
presentati il % dei giovani che si erano<br />
prenotati per la prova nei tempi stabili dall’Università.<br />
A parità di posti messi a concorso dalla<br />
facoltà (a cui si aggiungono i cinque riservati agli<br />
extracomunitari), lo scorso anno si candidarono<br />
in e l’anno prima le domande furono . Ciò<br />
vuol dire che nell’arco di tre anni accademici il<br />
livello di attrattività della facoltà veterinaria è<br />
cresciuto del %, con un balzo in avanti del %<br />
tra i livelli di partecipazione attuali e quelli dello<br />
scorso anno. I numeri, secondo il preside Canio<br />
Buonavoglia, rivelano un interesse che continua<br />
ad aumentare, nella platea dei giovani in cerca<br />
di un futuro dopo l’Università.<br />
Il numero delle immatricolazioni è stato autorizzato,<br />
come sempre, dal ministero dell’Università,<br />
che ha approvato la proposta della facoltà<br />
usando il criterio di verifi ca, per l’assegnazione<br />
dei posti in tutte le sedi italiane, dell’approvazione<br />
a livello europeo (di cui riferiamo più dettagliatamente<br />
nell’articolo in basso, ndr). Al<br />
contrario, nelle facoltà non approvate, lo stesso<br />
ministero ha tagliato parecchi posti per le immatricolazioni<br />
ed ha annunciato che, a partire dal<br />
, non sarà consentito attivare i corsi di laurea<br />
in Medicina Veterinaria in tutte quelle sedi<br />
sprovviste del riconoscimento europeo. Questa<br />
circostanza, in termini di credito accademico,<br />
rivaluta le quotazioni della facoltà barese e attrae<br />
in Puglia molti studenti provenienti da altre<br />
regioni d’Italia. Ma quali prospettive di lavoro<br />
hanno i futuri veterinari? L’ultimo rapporto re-<br />
alizzato da Nomisma sulla professione medico<br />
veterinaria ha riportato i risultati delle interviste<br />
realizzate su un campione di laureati negli ultimi<br />
anni. Il ,% dei veterinari interpellati ha dichiarato<br />
di lavorare da solo, mentre il ,% lo fa<br />
in collaborazione con uno o più colleghi e il %<br />
è organico in uno studio associato. Solo lo ,%<br />
sono veterinari dipendenti. Ma nel erano<br />
il % a dichiarare di lavorare da solo ed il %<br />
Studenti impegnati nelle esercitazioni di microbiologia CANIO BUONAVOGLIA<br />
con collaboratori o in associazione con altri. In<br />
cinque anni, quindi, i professionisti totalmente<br />
autonomi sono calati dal a meno del %,<br />
mentre gli associati, al contrario, sono aumentati,<br />
complessivamente, dal al ,%. Il lavoro<br />
di gruppo, dunque, sembra essere la prospettiva<br />
anche per le nuove leve di veterinari, anche<br />
in ragione dell’esigenza sempre più manifesta<br />
di acquisire una forte specializzazione. Sempre<br />
Nomisma, nel citato rapporto sullo stato della<br />
professione, rivela che il settore in cui i veterinari<br />
lavorano meno da soli è quello degli animali<br />
da compagnia, con un ,% di professionisti totalmente<br />
autonomi, contro un % che si avvale<br />
della collaborazione di altri colleghi. Al contrario,<br />
i veterinari impegnati nel campo degli animali<br />
da reddito, risultano i più autonomi in assoluto<br />
(il ,%) ma, in linea generale, gli operatori<br />
del Sud sono quelli maggiormente refrattari al<br />
lavoro autonomo, con una quota del % di veterinari<br />
meridionali solitari. Gli esperti del settore<br />
discutono da tempo se, per lo sviluppo futuro<br />
della professione, sia preferibile incoraggiare la<br />
realizzazione di strutture in cui lavorino più veterinari,<br />
ognuno con diff erenti specializzazioni<br />
o, piuttosto, il classico ambulatorio, affi dato alla<br />
direzione di un veterinario generico in contatto<br />
con altri colleghi per le prestazioni specialistiche.<br />
Un po’ quello che avviene con i medici di<br />
famiglia, nel campo della sanità pubblica. Nel<br />
frattempo, i futuri veterinari sperano nella Puglia<br />
come un trampolino di lancio e un motore<br />
di sviluppo.<br />
LUCA BARILE<br />
In Italia – Solo facoltà certifi cate<br />
L’unica al Sud<br />
col bollino UE<br />
l biglietto di presentazione<br />
Iè una certifi cazione europea<br />
sulla didattica di eccellenza.<br />
Strutture, docenti e programmi<br />
in linea con gli standard<br />
comunitari, fanno della facoltà<br />
barese di Medicina Veterinaria<br />
l’unica nel Meridione e una delle<br />
sette sedi italiane approvate<br />
dall’European Association of<br />
Establishments for Veterinary<br />
Education, l’associazione europea<br />
degli stabilimenti per<br />
l’istruzione dei veterinari Istruzione<br />
(EAEVE).<br />
Non si tratta di un semplice<br />
riconoscimento formale e autoreferenziale,<br />
ma una vera e<br />
propria certifi cazione di conformità<br />
agli standard stabiliti<br />
dall’Unione europea sulla qualità<br />
delle strutture preposte alla<br />
didattica in campo veterinario,<br />
che viene rilasciata da organismi<br />
europei a seguito dei controlli<br />
affi dati ad appositi organi<br />
ispettivi. L’Associazione Eaeve,<br />
fondata nel , ha la propria<br />
sede giuridica a Maisons Alfort,<br />
in Francia e gli uffi ci amministrativi<br />
dapprima a Bruxelles,<br />
in Belgio, poi trasferiti, alla fi ne<br />
del a Vienna, in Austria.<br />
L’attività di questo ente è<br />
fi nalizzata a sostenere, promuovere<br />
e sviluppare la formazione<br />
veterinaria in Europa,<br />
attraverso una serie di attività<br />
di verifi ca, ma anche formative<br />
e informative, a cominciare dal<br />
monitoraggio del livello di attuazione<br />
delle norme minime<br />
stabilite nel programma di studio<br />
per i veterinari nell’Unione<br />
Europea, con la direttiva comunitaria<br />
numero del .