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16 04-10 settembre 2010 PrimoPiano Invii pratiche “ComUnica” per periodo Imprese Individuali Società Totale Invii pratiche “ComUnica” per tipo di a Variazione Nascita impresa senza avvio attività Nascita impresa con immediato avvio attività Cessazione attività Cancellazione dal registro imprese Avvio attività per impresa esistente I dati – La nuova procedura telematica di comunicazione per le imprese Che numeri per ComUnica ogni minuto 5 operazioni N e arrivano mila al giorno sabati e domeniche incluse – più di al minuto – e in quattro mesi hanno quasi raggiunto la quota di un milione. Sono le richieste d’iscrizione, modifica o cancellazione che le imprese e i loro intermediari – notai, commercialisti, professionisti d’impresa, associazioni di categoria – hanno inviato tra aprile e luglio alle Camere di commercio tramite ComUnica, la procedura telematica che da aprile scorso va utilizzata obbligatoriamente per dialogare con il registro delle imprese delle Camere e gli archivi pubblici La modalità è obbligatoria dal ° aprile Un solo portale per tutti gli enti al ° aprile la Comunicazione Unica è la sola modalità possibile per depositare Dl’iscrizione di una nuova impresa o le variazioni di imprese già esistenti. Tutte le imprese, individuali e società, per presentare le proprie domande di iscrizione e variazione destinate a registro delle imprese, Inps, Inail, agenzia delle entrate, albo delle imprese, artigiane e al Ministero del Lavoro devono utilizzare il nuovo strumento (articolo della legge del ) che permette di presentare le domande e denunce di competenza di tutti gli enti coinvolti, attraverso un unico deposito al Registro delle Imprese, da eff ettuare esclusivamente con modalità telematica e con la fi rma digitale. La procedura prevede l’utilizzo di un software gratuito che guida l’utente nella compilazione della modulistica della comunicazione unica e la ricevuta rilasciata vale come titolo per l’inizio attività. s.c. FERRUCCIO DARDANELLO di Inps, Inail e agenzia delle entrate. La comunicazione unica ha accompagnato la nascita di . imprese, oltre mila delle quali (il %) immediatamente operative. Altre . pratiche sono invece state inviate per comunicare una qualche variazione dello stato dell’impresa agli enti interessati. Tra questi – oltre le Camere di commercio, cui va necessariamente inviata la pratica – l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto . comunicazioni, l’Inps complessivamente ., l’Inail .. A utilizzare di più “ComUnica” sono state le società (che hanno inviato il ,% di tutte le pratiche giunte agli sportelli virtuali delle Camere di commercio). Gli utenti più attivi sono stati i professionisti incaricati dalle imprese (commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro e gli altri professionisti a ciò autorizzati) che hanno cliccato . volte per spedire il fascicolo elettronico (il ,% dei casi), seguiti dai notai (,% di tutte le pratiche del periodo). SANTA COLELLA Servizio – Il 66% per le variazioni L’11% di pratiche per avvio attività . imprese e . società hanno inviato pratiche attraverso co- mUnica in questi primi quattro mesi. Il % l’ha utilizzata per uffi cializzare una variazione e l’% per la nascita dell’impresa con immediato avvio attività. Premesso che una pratica può interessare e quindi essere inviata a diversi enti, si nota che tutte le . (%) è arrivata al registro delle imprese della camera di commercio, il % all’agenzia delle entrate, il ,% agli uffi ci Inps autonomi, il ,% all’albo artigiani, il ,% all’Inail e l’,% all’inps dipendenti. Nel ,% il soggetto dichiarante è un professionista incaricato, il ,% sono notai, delegati al ,%, rappresentati legai al ,% e al ,% la quota di amministratori e titolari. s.c. Dardanello – Presidente Unioncamere “Strumento essenziale per la semplifi cazione” l Presidente di Unioncamere, Ferruccio Darda- Inello ha commentato i dati giunti dopo i primi quattro mesi di attività della procedura telematica. “Dalla data di avvio al luglio sono state oltre . le pratiche inviate alle Camere di Commercio il che ci conferma quanto le aziende, soprattutto piccole e medie, considerino essenziale questo nuovo strumento di snellimento delle pratiche burocratiche e di semplifi cazione amministrativa. Il passaggio alla nuova procedura gestita dalle Camere di commercio – ha proseguito – è stato come imboccare una corsia preferenziale in una giornata di traffi co, e scoprire che è aperta a tutti e non si blocca mai. È un esempio di Pubblica amministrazione che sa semplifi care, che innova e che si dimostra più effi ciente e meno costosa. Il successo di questi primi mesi – ha aggiunto – è stato possibile grazie al grande lavoro di formazione svolto dal sistema camerale insieme a Inps, Inail e agenzia delle entrate e alla collaborazione con il mondo dei professionisti. Il loro contributo è indispensabile per affi ancare le imprese in un sistema amministrativo complesso”. s.c. Classifi ca di Confar e costi per fa Città Top . Ravenna . Reggio Emilia .Prato .Rimini .Forlì-Cesena .Pistoia .Modena .Lucca .Arezzo .Piacenza Facilità di fare imp dell’Italia, pa (Variabili considerate da avvio d’impresa concessione di licenze edilizie assunzione personale trasferimento di una proprietà ottenere credito proteggere gli investimenti pagare imposte e contributi commercio estero soluzione giudiziale delle contr chiusura dell’impresa Facilità di fare impresa
adempimento rtigianato su tempi are impresa Città Flop .Bari .Crotone .Taranto .Cosenza .Vibo Valencia .Isernia .Reggio Calabria .Campobasso .Roma .Catanzaro presa: le posizioni aesi considerati ll’indice Doing Business) ° ° ° immobiliare ° ° ° ° ° roversie commerciali ° ° ° PrimoPiano 04-10 settembre 2010 Confartigianato – Bari e Taranto nella Flop 10 per tempi lunghi e costi elevati Ma qui al Sud fare impresa resta ancora... un’impresa! Il nuovo servizio semplifi ca gli adempimenti di start-up, ma non è suffi ciente a eliminare tutte le barriere burocratiche che scoraggiano gli aspiranti imprenditori Inizio attività Scia per la Dia i chiarimenti del Ministero proposito dei tempi di avvio d’impresa, A il Ministero dello Sviluppo Economico con la circolare n. del agosto ha fornito i primi chiarimenti sulla segnalazione certifi cata di inizio attività, che dovrebbe migliorare i risultati ottenuti con la Comunicazione Unica. Come segnalato da Giorgio Guerrini “con l’attuazione concreta del provvedimento un imprenditore può aprire una impresa e poi vengono fatti i controlli” la Scia prende quindi il posto della Dia (dichiarazione inizio attività). L’attività imprenditoriale che si intende iniziare, può essere avviata lo stesso giorno della segnalazione e l’amministrazione competente ha giorni di tempo per procedere alla verifi ca delle certifi cazioni, poste a corredo della comunicazione di inizio attività. Nel caso in cui gli organi preposti alla sorveglianza dovessero verifi care irregolarità possono bloccare l’attività, qualora entro i termini fi ssati dall’amministrazione stessa non si sia proceduto alla regolarizzazione della pratica. Trascorsi giorni, l’amministrazione può agire: mediante provvedimenti in autotutela; mediante la procedura interdittiva, purché sia verifi cato che siano state rese dichiarazioni false; mediante la procedura interdittiva, ma solo in presenza del pericolo di un danno per il patrimonio artistico, per l’ambiente e la sicurezza e previo accertamento dell’impossibilità di tutelare tali interessi, mediante adeguamento dell’attività. s.c. Confartigianato denuncia Per tre settori i vantaggi non ci sono ei tre settori (gelateria artigiana, dell’ac- Nconciatura e dell’edilizia, con specializzazione nel recupero di inerti) esaminati dallo studio rimangono fuori dall’ambito di “ComUnica” delle procedure necessarie per avviare l’impresa. Di queste ben sono costose procedure cartacee e solo una benefi cia di un procedimento online. Per procedimenti è necessaria l’autorizzazione espressa da parte della Pubblica Amministrazione. In dettaglio, l’indagine di Confartigianato mette in evidenza che per l’apertura di un’attività di acconciatore sono necessari – nel caso più complesso – procedimenti, di cui solo rientrano nell’ambito della Comunicazione Unica. Rimangono esclusi dai procedimenti semplifi cati di iscrizione unica al registro imprese, albo artigiani, agenzia delle entrate, inail e inps altri procedimenti, per dei quali è prevista solo la procedura cartacea mentre solo per è prevista la procedura on-line. In casi è necessaria una autorizzazione espressa da parte della Pubblica Amministrazione. Per l’avvio di una gelateria artigianale i procedimenti rilevati sono , di cui ben sono al di fuori dell’ambito di “ComUnica”. Per la gelateria nessuno degli altri procedimenti sono gestibili on-line. Condizioni analoghe si riscontrano per una impresa edile specializzata nel recupero degli inerti: l’avvio dell’attività richiede adempimenti: rimangono al di fuori dell’ambito di “ComUnica”, di cui nessuno è gestibile on-line. In questo settore salgono a i procedimenti che necessitano di una autorizzazione espressa da parte della pubblica amministrazione. s.c. La denuncia – Il presidente Giorgio Guerrini “Differenze intollerabili il Governo intervenga” impensabile che un’impresa è favorita se “È si trova in provincia di Ravenna e sfavorita se è in provincia di Catanzaro, la concorrenza non è leale perché non dipende dalle capacità ma dalla sorte”. Così il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, ha commentato i dati dell’Uffi - cio studi dell’organizzazione su tempi e costi per fare impresa, facendo notare che “non siamo un Paese a taglia unica perché ci sono moltissime diff erenze nell’adozione di provvedimenti non solo fra regioni ma anche fra province della stessa regione”. introduzione di ComU- L’ nica va nella direzione della semplifi cazione degli adempimenti burocratici nella fase di start-up di impresa, ma non è suffi ciente ad eliminare tutte le barriere burocratiche che scoraggiano gli aspiranti imprenditori. Lo evidenzia uno studio prodotto nel corso del dalla Confartigianato da cui si evincono le diffi coltà proprio di questa fase iniziale. Ma non è così dappertutto: ci sono province in cui si trovano condizioni più favorevoli. È il caso di Ravenna, Reggio Emilia e Prato dove la pubblica amministrazione è “amica” delle imprese e casi invece come Catanzaro, Roma e Campobasso in cui si registra l’ambiente più diffi cile per metter su un’azienda. La classifi ca è stata stilata dall’Uffi cio studi di Confartigianato che, per ciascun territorio provinciale, ha misurato la qualità di alcuni servizi pubblici – come, ad esempio, la possibilità di eff ettuare pagamenti on-line – necessari per avviare e gestire un’attività imprenditoriale. E così Ravenna, Reggio Emilia e Prato hanno guadagnano i primi tre posti per il contesto più adatto alle attività produttive. All’altro capo della classifi ca, il capoluogo calabrese, la capitale e il capoluogo del Molise sono state le province italiane con il maggiore peso di burocrazia a carico delle aziende. Bari è al esimo posto. Nello specifi co il costo complessivo della burocrazia a carico delle imprese per le aziende dei settori manifatturiero, costruzioni e servizi è di . milioni di euro l’anno, pari a circa un punto di PIL, equivalente ad un costo medio per azienda di . euro. E la quota maggiore di questi oneri, pari al ,%, è a carico delle microimprese con meno di dieci dipendenti. Tutto ciò condanna l’Italia al penultimo posto tra le economie avanzate per la facilità di fare 17 impresa. Solo la Grecia fa peggio di noi. Nella classifi ca mondiale il nostro Paese occupa la esima posizione. Le peggiori performances della penisola si riscontrano per la soluzione giudiziale delle controversie commerciali (esimo posto), seguite dai tempi di pagamento di imposte e contributi (esimo posto), dall’assunzione personale (esimo posto), dal trasferimento di una proprietà immobiliare (esimo posto), dall’accesso al credito (esimo posto) e dalla concessione di licenze edilizie (esimo posto). Per quanto riguarda i tempi di avvio di una nuova impresa, il nostro Paese si colloca al esimo posto nel mondo. La posizione per lo start-up di impresa è arretrata nell’ambito delle economie avanzate: l’Italia si classifica al esimo posto tra le economie Ocse. E proprio sul fronte dell’avvio d’impresa, Confartigianato ripone speranze nella riforma contenuta nella manovra economica che prevede la Segnalazione Certificata d’Inizio Attività. La cosiddetta SCIA dovrebbe migliorare i risultati ottenuti dalla Comunicazione Unica. Con la Comunicazione Unica si avvia una impresa in giorni con una riduzione superiore ai giorni; i tempi medi oscillano tra il minimo di giorni del Nord Ovest e il massimo di giorni di Sud e Isole. Confartigianato ha inoltre condotto una rilevazione sul campo che ha portato ad individuare le procedure minime necessarie per l’avvio di un’impresa nei settori della gelateria artigiana, dell’acconciatura e dell’edilizia, con specializzazione nel recupero di inerti. L’analisi mette in evidenza l’ancora elevato numero di pratiche da gestire in fase di avvio e l’insuffi ciente utilizzo da parte delle Pubbliche Amministrazioni di tecnologie in rete. s.c. Per equiparare le situazioni, Guerrini chiede al governo di “dare attuazione concreta al provvedimento contenuto in Finanziaria sulla segnalazione certifi cata di inizio di attività (Scia), per cui un imprenditore apre un’impresa e poi vengono fatti i controlli”. “Tutti i comuni devono recepire questa norma ma l’Italia è strana – ha concluso – le cose decise hanno tempi biblici di attuazione. Il governo, invece, deve dare massima priorità perché serve ad aiutare i giovani e agganciare la ripresa”. s.c. GIORGIO GUERRINI
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